..... con che spirito ... con che corpo

14.01.2018 10:35 Come dobbiamo leggere , con che spirito avremmo dovuto ascoltare il brano che poc’anzi è stato proclamato , tratto dalla prima lettera che Paolo scrive alla comunità di Corinto e che la liturgia della Parola ci propone in questa seconda domenica del Tempo Ordinario ? E come dobbiamo interpretarlo , perché la Parola ( con la P maiuscola ) è da interpretare , tradurre , rendere comprensibile , studiare , meditare , scoprire , svelare … svelare ciò che reca in sé … cioè , sintetizzando , cosa vuol dire a me la Parola ? Cosa vuol farmi apprendere e comprendere ? Cosa a me è indirizzato , rivolto ? L’ascolto , l’ascolto attento, sistematico , presuppone l’interpretazione …. l’interpretazione di ciò che si ascolta attraverso la meditazione e di seguito l’assimilazione di ciò che si ascolta …. ben tradotto dalla parola latina “ ruminatio “ che altro non è che l’atto con cui i ruminanti immettono cibo nello stomaco per poi rigurgitarlo e rimasticarlo per poterlo digerire ….. per trarne quelle sostanze che permettono di vivere : per trarre l’essenziale del vivere , la forza per vivere . Dunque l’atteggiamento richiesto per accostarsi alla liturgia della Parola è appunto l’ascolto attento , quindi la “ ruminatio “ ovvero la rivisitazione dell’ascolto per trarne ciò che …. per me , per noi , è essenziale per vivere la fede e vivere di fede . Il tema che Paolo tratta in questo brano , rivolgendosi alla comunità cristiana di Corinto , è il corpo . Paolo afferma che il corpo è per il Signore …. e se è per il Signore , per l’Altro , non per me , non è mio , nostro , non ci appartiene perché già finalizzato a …. L’amore stesso è così , nell’atto sponsale il mio corpo è per l’altro , così come l’altro corpo è per me , in un reciproco scambio che ben è specificato dal Cristo nel comandamento dell’amore …. ama il prossimo tuo come te stesso …. la sintesi dell’amore , dell’atto sponsale … che è anche corpo , perché l’uomo , la persona , il cristiano è composto , sempre secondo gli scritti di Paolo ( ovvero canonica Parola di Dio ) di corpo , anima e spirito . Dunque se è per l’altro il nostro corpo , è un danno o una limitazione alla nostra libertà questo non appartenersi ? No , perché siamo liberi comunque di usare il nostro corpo , anche diversamente per ciò per cui è stato creato …. Usare ? Si usare e non dico solo usare il nostro corpo ma affermo usare sino ad abusare del nostro corpo , portarlo … cioè spingerlo oltre i suoi limiti , sottoporlo a ciò per cui non è fatto . Vogliamo nasconderci dietro ad un dito ? Possiamo affermare che questo problema non ci tocca ,perché noi non siamo impuri …. impuri sono solo coloro che eccedono …. io no , io conduco una vita normale …. è la farisaica cantilena che si sente sciorinare nei confessionali quando i buoni cristiani li frequentano …. una volta , massimo due volte all’anno ( per le festività del S. Natale e della S. Pasqua ) . No fratelli cristiani , siamo tutti impuri , proprio tutti ,come siamo farisei , ( e magari fossimo pubblicani ) …. tutti , ministri compresi e tutti eccediamo cioè abusiamo del nostro corpo , gli chiediamo ciò che è al disopra delle sue possibilità , ciò che per cui non è stato creato . Facciamo un esempio concreto ? Il lavoro …. sì …. siano onesti e sinceri , il lavoro è il primo abuso . Lavoriamo , o meglio ancora il sistema ci obbliga a lavorare ( con il nostro benestare ) oltre a ciò che il nostro corpo può sopportare . Si muore di lavoro , ci si ammala di lavoro , attraverso l’ansia , lo stress , la fatica, l’ambiente …. Il lavoro , quando è fuori controllo , è impuro per il nostro corpo . Dico questo in questa terra , nella terra biellese , la nostra terra dove il lavoro è sempre stato considerato divino , sino a divenire un idolo da adorare ….. a che prò ? Se fuori controllo , il lavoro , è impuro per il nostro corpo , gli effetti del troppo lavoro sul nostro corpo sono fin troppi evidenti , evidentissimi , le generazioni passate , a causa del lavoro , portano impresse nei loro corpi mutilazioni visibili , altre non visibili … le più gravi . Il lavoro oggi poi si impone neanche più come l’idolo , ma come un dittatore , separa le famiglie , le smembra per sfruttare l’individuo attraverso l’illusione , ne chiede l’anima , oltre che il corpo e ne annienta lo spirito . Il lavoro sviluppa l’eccessiva considerazione di se stessi , l’uso strumentale degli altri , lo sfruttamento , l’indifferenza , l’egoismo , separa …. mai unisce , illude , impone la rivalità e la concorrenza alla collaborazione . Questi temi sono affrontati dalla Sacra scrittura , tutta la Scrittura è tesa e sottesa all’attenzione all’uomo , alla creatura , alla persona , dunque al corpo “ … tempio dello Spirito …. “ scrive Paolo ; realtà , carne : “ …. ricevuto da Dio …” ci ricorda ancora l’Apostolo . Quando , perché corpo , riteniamo di esserci fatti da soli , con un atto di umiltà ….. andiamo a rileggere le parole dell’Apostolo , Parola di Dio : “ …. non appartenete a voi stessi …. “ . Queste parole dovrebbero fare scendere una calma piatta , una bonaccia , in noi stessi …. Posso dire , di me stesso “ sono “ ma non “ io sono “ perché da me , da me stesso , non posso essere , nè divenire …. ho bisogno di altri per esistere e di altro e dell’Altro . Solo se comprendo il valore del mio corpo ne ho rispetto …. ed è quello che non faccio . Porto alla vostra attenzione un altro esempio perché non è solo la dedizione al lavoro che lo danneggia il corpo …. anche l’uso del cibo ( e non dico smodato ) lo danneggia …. l’abbandonarsi , cioè non disciplinare i sensi danneggia il corpo . Rispetto il mio corpo quando ne comprendo il valore , ecco perché Paolo scrive : “ …. siete stati comprati a caro prezzo … “ . Valiamo fratelli cristiani , il nostro corpo ha un valore , un valore incalcolabile non per noi , ma per Dio , il creatore sì ….. Quale ? Il sacrificio di Cristo , del figlio di Dio che morendo ha aperto al nostro corpo la strada della risurrezione , lo abbiamo sentito proclamare poc’anzi : “ … Dio che ha risuscitato il Signore , risusciterà anche noi con la sua potenza …. “ . Il nostro corpo da mortale diverrà corpo glorioso dunque corpo eterno . Siamo chiamati ad amministrare il nostro corpo e di prestare attenzione a quello dell’altro , di chi ci è prossimo , di colui o coloro che dividono oggi il nostro spazio vitale . La Chiesa da secoli propone un disciplinato percorso , regole millenarie di vita , che suggeriscono il cammino in direzione della purezza …. è la vita cristiana quel “ ….. ricapitolare tutte le cose in Cristo … “ che sempre l’Apostolo suggerisce . Concludo , perché mi sono accorto di essermi dilungato oltre misura …. ( i miei figli mi accuserebbero di essere prolisso ) …. Nella liturgia esequiale , il defunto ( per la Chiesa colui che ha portato a termine la sua missione ) viene incensato e asperso con acqua benedetta . Sono gesti che la Chiesa dedica al corpo . L’incensazione è il segno del rispetto dovuto e voluto dalla Santa Madre Chiesa , sposa del Cristo in quanto il corpo è tempio dello Spirito (Paolo lo scrive nella sua lettera ai Corinti ) e l’aspersione è impartita a ricordo del battesimo segno dell’appartenenza di quel corpo alla Santa Madre Chiesa che è terrena e celeste , dunque una appartenenza eterna … possiamo dire segno di una dignità acquisita e confermata . Questi sono i gesti e i segni con cui la Chiesa rende onore , omaggio ….. gloria …. alla dignità del nostro corpo … questi …. Ma quali gesti e quale considerazione noi riserviamo al nostro corpo ? Chi ha orecchi per intendere intenda ……