.... creare consenso con il dissenso ....

22.07.2017 00:20 E’ vero, innegabile , evidente che il soggetto trattato nel libro della Sapienza , prima lettura di questa XVI domenica del Tempo Ordinario , è Dio ….. ma può essere anche l’uomo … ognuno di noi fratelli cristiani se, ….. se in noi c’è Dio , se noi siamo o facciamo da “ contenitore “ di Dio . Quel proclamato “ … non c’è Dio fuori di te … “ può divenire una frase conclusa da un punto esclamativo …. può divenire una esclamazione …. un dato di fatto che dice la presenza di Dio in me … in ognuno di noi fratelli cristiani . E non solo … se così è dice , dunque afferma anche l’esistenza di Dio , ne afferma l’esistenza nell’uomo , nell’umanità e in ciò che ad essa fa da contorno : la creazione , ciò che la creatura ( l’uomo ) per volontà di Dio , amministra …. è scritto nella Genesi ( 1,26 ) : “ …. Dio disse – facciamo l’uomo … e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo , sul bestiame , su tutte le bestie selvatiche e sui tutti i rettili che strisciano sulla terra … - “ . Dio dunque è in me creatura e in ciò che amministro : la creazione , che a me uomo , da Dio ( che è presente in me ) è affidata , è stata per suo volere a me affidata . Non può non essere in me Dio , se sono creatura , perché sono fatto ( a sua detta ) a sua immagine e somiglianza , ed essendo Lui il Creatore io sono frutto del suo creare , del suo creato , cioè sono sua parte perché da lui , sono uscito , sono stato plasmato dalle sue mani e pensato dalla sua mente . Se il Creatore è in me allora la mia “ cura “ , come si legge nel libro sapienziale , la mia impronta , si estende su tutte le cose , sono cioè riconoscibile , come Dio è riconosciuto . Si riconosce Dio per la creazione e l’uomo per la cura verso la creazione , quel suo sapere essere all’altezza di curare , amministrare il ricevuto , il dono , perché il ricevuto , il dono è tale e quale all’uomo ….. l’ uomo è parte della creazione , l’uomo è creatura . Dunque l’uomo essendo parte della creazione , sua parte, è riconoscibile , identificabile , ciò significa essere identificato , avere , possedere un’identità che mi distingue come uomo , mi fa essere ciò che sono . Dunque Dio in me , la sua presenza in me mi fa essere vero , mi fa essere me stesso , diverso da altri e diverso da Dio , perché Dio che è diversità ( come la creazione è diversità ) non ama chi copia , chi imita ,l’omologo ma chi si distingue , cioè chi fa valere attraverso la sua libertà, la sua identità . Questo stato di grazia , cioè il manifestare la propria identità , è fonte di gioia , di godimento , di soddisfazione , di realizzazione ed in questo , in questo stato di grazia chi ne gode manifesta Dio . Gioia , godimento , soddisfazione , realizzazione sono modi diversi di dire amore , sono sinonimi dell’amore , tanto che mi permetto di usare il motto di un sacerdote di questa diocesi che ha affermato : “ …. se possiederete la carità , manifesterete il Signore …. “ per dire che Dio sta dunque nella nostra gioia , nel nostro godimento , nella nostra soddisfazione , nella nostra realizzazione e , attraverso questo nostro stato di grazia si manifesta : “ … erano assidui nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nell’unione fraterna , nella frazione del pane e nelle preghiere . Tutti coloro che erano diventati credenti stavano insieme e tenevano ogni cosa in comune …… Ogni giorno ….. spezzavano insieme il pane a casa prendendo i pasti con letizia ….. godendo la simpatia di tutto il popolo …. “ si legge nel libro degli Atti degli Apostoli (2,42-47 ) e , si legge ancora in Atti ( 11,26 ) “ …. ad Antiochia per la prima volta i discepoli furono chiamati Cristiani …. “ . L’identità è sempre la stessa come la sua fonte è sempre la stessa . C’è da chiedersi se ciò è eroico , se ciò è virtuoso ….. direi di no …. è quell’esercizio di potere che il libro della Sapienza (12, 13.16-19 ) attribuisce a Dio e che dunque di riflesso è presente e possibile all’uomo . Abbiamo sentito proclamare : “ Padrone della forza , tu giudichi con mitezza e ci governi con molta indulgenza, perché , quando vuoi , tu eserciti il potere … “ …… Come esercita il potere Dio ? Secondo la sua Parola , perché tale è il libro della Sapienza “ … dopo i peccati, tu concedi il pentimento …. “ . Vedete fratelli cristiani come il definirsi cristiani sia impegnativo , sia un programma di vita , sia una scelta di vita …. definirsi cristiani cioè seguaci di Cristo significa testimoniare i suoi insegnamenti e la parola testimonianza non identifica colui che racconta in una assemblea parrocchiale o di un gruppo ecclesiale la sua esperienza di vita comunitaria no ….. testimoni , nella prima comunità cristiana erano chiamati coloro che manifestavano il Cristo ( l’amore ) sino a patirne le estreme conseguenze : la carcerazione , la tortura , la morte . Il cristianesimo , essere definiti dagli altri cristiani, significa oggi , ma come d’altra parte ieri , essere giudicati negativamente dagli uomini e positivamente da Dio : “ Beati voi ,quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame a causa del Figlio dell’uomo …. “ sono parole attribuite a Gesù nel capitolo 6 ( 22 ) del vangelo di Luca . Essere cristiani , definirsi cristiani significa dunque liberamente e radicalmente consegnarsi alla ghettizzazione , Gesù è lapidario : “ ….. Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi …. “ (Lc.6,26) … il cristianesimo non è dunque ricerca del consenso , ricerca del consenso a tutti i costi …. ecco perché il cristianesimo è il piccolo resto , i pochi dei molti , nominato spesso , spessissimo nell’Antico Testamento tanto da non avere spazio per le citazioni . In fondo il Libro della Sapienza ci spinge ad operare una scelta ,a dimostrare un’acquisita maturità e la consapevolezza di riconoscere nel creato il peso del nostro specifico ruolo , di esercitare la nostra libertà e dimostrare di essere creature fatte ad immagine e somiglianza di Dio cioè capaci anche noi di creare secondo le nostre possibilità ….. creare consenso con il dissenso , attraverso il dissenso ….. mai Gesù asseconda , mai insegna ad assecondare ma chiede la maturità e la libertà di una scelta : “ …. sia invece il vostro parlare si,si ; no, no ; il di più viene dal maligno … “ … e questo è dissenso radicale … proprio perché non è compromesso .