DOPO OROPA, LA CARITAS, IL SEMINARIO: CHI PARLA E’ LICENZIATO

09.05.2015 10:34

Ricevo a mezzo RR quanto segue:

 “Nel quadro del normale avvicendamento dei professionisti (???!!!!) che collaborano con il Seminario vescovile di Biella la informiamo che il Consiglio di amministrazione del Seminario ha definito con unanimità, di affidare l’incarico di assistenza tecnica per il patrimonio immobiliare al Geom…. A decorrere dal 15 maggio 2015. Nel ringraziarlo della collaborazione e dell’impegno fin qui prestato la preghiamo voler fornire al Geom… la massima collaborazione nella fase di passaggio delle consegne. Gradisca i nostri migliori saluti”.

Su carta intestata e a firma del Rettore del Seminario

Questa è la risposta di chi è incapace al dialogo e al governo e dei suoi ministri. Questa lettera l’aspettavo da tempo era già in nuce in quella che lei eccellenza reverendissima mi aveva inviato tempo fa e resa pubblica agli amici di Chiesa controcorrnete (lettera di avvertimento e di minacce); io l’ho annunciata il 26 gennaio di quest’anno, si legga nel sito il pezzo dal titolo “Da un eretico, un analisi oscena”. Il sapore della vendetta è dolce ma amaro, la travolgerà, come travolgerà chi ha ordito questo allontanamento o “normale avvicendamento”, come il frasario tecnico diplomatico suggerisce. Eccellenza reverendissima lei contro le parole stesse che il papa ha pronunciato in Sardegna lo scorso anno, togliendo lavoro, mina, attacca la dignità di un lavoratore (questa è la terza volta che fa terra bruciata intorno a me) malgrado ciò la invito a dare lavoro non a pensionati come continua a fare, ma a giovani, e anche in questa farsa del “normale avvicendamento” (cioè la sua personale vendetta) poteva cercare chi è all’inizio della professione, non certamente chi è prossimo alla pensione (non me ne voglia il collega). Sono felice dell’esclusione perché è tale, a cui mi ha sottoposto, è una GRAZIA oggi, per un cristiano avere meno sicurezze, e posso dirle con sincerità che ho pena  per le sue sicurezze mondane a cui è aggrappato, tra cui la vendetta, ha fatto della vendetta una sicurezza e ciò non le fa onore, e Dio abbia pietà di lei. Non ha avuto neppure il coraggio di firmare quella lettera, ma in fondo  ha chi mette la faccia per lei, e non sono più colpevoli. Chi non accetta la dialettica e ad essa si sottrae, perché incapace a sostenerla e colpisce sotto la cintura, beh me lo lasci dire dimostra di essere un mezzo uomo. Con oggi cessa ogni rapporto formale con lei, ma sempre in comunione di fede. Troverà le chiavi del seminario e l’apri cancello nella sua cassetta delle lettere, faccia almeno da portinaio e la riporti al loro posto in portineria. Oggi mi sento come S Francesco, nudo e libero, e ringrazio il Signore, non ho più di che coprirmi e assaporo la gioia di sentirmi libero, a me il Signore provvederà come al passero e per questo ringrazio.