.... fate attenzione ...

02.12.2017 00:45 Fratelli ascoltiamo e ancor più meditiamo bene e a fondo le parole che Paolo ci rivolge nella sua prima lettera ai Corinti in questa prima domenica di Avvento . Paolo scrive che ci è stata data , in Cristo , da Dio , la grazia . La grazia è il particolare favore che Dio concede all’uomo , ma a quale uomo ? A me , ad ognuno di noi ! Il particolare favore che Dio concede all’uomo , e che l’uomo ottiene è la vita di grazia cioè la vita divina che viene conferita nel battesimo …. lì in quel luogo e in quel preciso momento , attimo , il battezzato diviene figlio di Dio ,dunque in Dio diviene Dio , perché gli è conferita la vita divina … Quell’uomo da quel momento viene “ … arricchito …“ come scrive Paolo …. “ … arricchito di tutti i doni …. “ specifica Paolo . Ma quali sono questi doni ? ( …. Uso questo sostantivo , dono , il cui uso in questi giorni sarà inflazionato ….. ) . Quali sono i doni di cui l’uomo è da Dio arricchito ? Paolo ne indica due : la parola e la conoscenza …. che trovano sintesi in una sola parola : libertà . Conoscere e trasmettere …. esprimere conoscenza attraverso la parola è dunque libertà . Il Figlio di Dio , il Cristo …. e , un figlio di Dio ,nella fattispecie io , noi ….. tutti noi battezzati , coloro cioè a cui è conferita la vita di grazia , la vita divina , che è il più grande dono che Dio può concedere , ebbene chi riceve la vita divina è libero come Dio è libertà … cioè trasmette , esprime con la parola , libertà cioè Dio . Ma la Parola che Paolo intende è anche il Cristo ,il Verbo , il Verbo di Dio , che si incarna in un uomo : “ …. e il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi … “ leggiamo nel prologo di Giovanni ( 1,14 ) . La parola è Parola con la P maiuscola , è il Cristo incarnato , che trasmette la parola del Padre , ma è anche parola dell’uomo con la p minuscola che come il Cristo , perché entrambi figli ( cioè battezzati ) sentono forte il dovere di trasmettere la parola del Padre . Trasmettere la Parola , significa trasmettere conoscenza e nella fattispecie la Sapienza che è somma conoscenza . La Parola di cui parla Paolo ,in un altro passo della sua prima lettera ai Corinti ( 2,7-10 ) è “ …. Sapienza divina …. misteriosa, che è rimasta nascosta e che Dio ha preordinato prima dei secoli per la nostra gloria ….. “ e continuando , Paolo , nel suo pedagogico ed ispirato ragionamento scrive ai Corinti che “ …. nessuno dei dominatori di questo mondo ha potuto conoscerla … “ . La Parola dunque , il Cristo , non è per i dominatori , ma per coloro che dai dominatori sono sottomessi ….. i cristiani , i battezzati , coloro che hanno sì chinato il capo e si sono consegnati … ma alla conoscenza , anzi alla somma conoscenza alla Sapienza ma non , e mai ai dominatori di questo mondo . Sapienza questo sostantivo femminile è correlato all’aggettivo sapido che è ciò che ha …… e che quindi dà gusto ….. il saporito , il sapore , che sa …. ciò che insaporisce . Il Cristo che possiede la somma conoscenza cioè la Sapienza , che è Sapienza , che incarna la Sapienza , che è Parola , dà gusto , conferisce gusto , sapore alla vita , rende alla vita gusto , il gusto di vivere ….. la libertà . La libertà , la conoscenza , la sapienza , la verità non sono visibili ….. è provato , è indiscutibile , lapalissiano …. nessun microscopio o telescopio possono fotografare , catturare , rappresentare la libertà , la conoscenza , la sapienza , la verità …. nessuno strumento scientifico ne prova l’esistenza, eppure Dio ….. prima , attraverso al profeta Isaia ( 64,3 ) e in seguito a Paolo (1 Cor.2,7-10 ) ci insegna che “ … quelle cose che occhio non vide , né orecchio udì , né mai entrarono in cuore d’uomo , queste ha preparato Dio per coloro che lo amano …… “ . Mentre, in questi giorni prossimi venturi, noi prepareremo ( legittimamente ) i nostri doni pensiamo per un attimo al dono , la Parola , madre , principio e origine di tutti i doni di cui Dio largamente ci ha fatto oggetto …. che ha in noi seminato ….. in primis la vita divina … quel potere chiamare Dio ,Padre …..papà . Paolo sempre nella seconda lettura scrive ( perché si sia edotti ) che a noi , grazie alla testimonianza di Cristo , che oggi , con la nostra presenza , dichiariamo di attendere vegliando “ … non manca più alcun carisma … “ . Questa affermazione significa che a noi Dio , attraverso i sacramenti , conferisce tutti i suoi doni …. a nostro personale vantaggio e a vantaggio di tutta la comunità dei battezzati ….. la Chiesa . Questi doni daranno sapore , gusto , alla vita nostra e di tutta la comunità ma , soprattutto , come scrive Paolo , ci renderanno “ …. saldi sino alla fine , irreprensibili …. “ …. e questo modo di essere è frutto della fede , perché come sostiene Paolo nella seconda lettura poc’anzi proclamata “ ….. Dio è degno di fede … “ cioè ne è l’origine , mentre noi ne siamo i prosecutori,i successori ,gli eredi , i seguaci , gli allievi . In conclusione si comprende , comprendiamo fratelli cristiani , perché Gesù , esorta , nel brano di Vangelo che abbiamo ascoltato e proclamato , di vegliare , di fare attenzione “ …. fate attenzione , vegliate … “ ripetendo “ vegliate “ per ben tre volte in poche righe . Il tempo a cui andiamo incontro , e che oggi ha il suo inizio ( l’Avvento ) è tempo di Dio , tempo per Dio e tempo con Dio ….. tempo per riporre in Dio la nostra totale fiducia , la nostra piena adesione per riceverne i doni che la sua infinita magnanimità largamente elargisce …. iniziamo bene il tempo … secondo l’invito : “…… fate attenzione … “ .