FRATERNITA', PATERNITA', FAMIGLIARITA',COMUNITA': LA SINTESI... RR

06.06.2015 10:41

Riporto per voi cari amici di Chiesa controcorrente, il finale della lettera RR (NATURALMENTE) inviatami dal cda del seminario in risposta ad una mia consegnata in portineria sotto la forma di raccomandata a mano a seguito del “normale avvicendamento”:

“La preghiamo di voler procedere, appena possibile e con comportamento costruttivo, ai passaggi di consegna, e d’inviare ai nostri uffici tutta la documentazione di pertinenza e proprietà del seminario”

E’ indirizzata all’egregio signore Giordano geom Andrea via Italia, 21 13900 Biella, l’ultima RR inviatami dal cda del seminario vescovile di Biella. Ma no, sono prete e  da quella gente che lo compone e di cui cinque sono preti (confratelli) e due laici pretendo il mio titolo di chierico “don”. E’ firmata la lettera dal (potrei dire) egregio signore Bona PierGiuseppe che si fregia del titolo di rettore, la firma è fotocopiata come il timbro dell’ente sotto il profilo della forma: una boiata che rappresenta tutta l’attenzione di questa povera gente… Neppure l’originale! Ora mi rivolgo al superiore generale di questa farsa fatta di lettere raccomandate, quello che con gli altri preti che compongono il cda del seminario, ogni domenica (un tempo dal pulpito) da un ambone centro di potere, inibiscono il santo popolo di Dio (è veramente la religione oppio dei popoli Marx docet) con parole che sulla loro bocca non hanno nessun significato: fraternità, paternità, famigliarità, comunità, persona, rapporto… sacerdotale e non. In fondo veramente Gesù vi ha inchiodato su una porta: “dicono e non fanno”. Di questi fa parte anche l’egregio signore Mana vescovo Gabriele, che approva le raccomandate, approva la forma, riesce a confondere i rapporti con la forma perché incapace di rapporto e rapporti umani. La verità di questa penosa farsa è che questa gente ha la coda di paglia, nessuno si è preso la briga di chiamarmi, hanno paura, è gente che deve andarsene perché incapace di rapporti, meschini e arroganti si nascondono dietro un pezzo di carta recapitato dalle poste italiane. Egregi signori Mana e Bona il mio comportamento è sempre stato costruttivo a differenza del vostro che è sempre stato distruttivo, cioè, molto poco costruttivo. Faccio notare cari amici di Chiesa controcorrente quanto questa gente senta forte il desiderio di proprietà… è mio, il mio tesoro… l’anello di Gollum… “proprietà del seminario”. Anni fa quando fui incaricato di gestire i beni del seminario, la documentazione giaceva presso un noto professionista cittadino, (mai, dico mai, avvicendato) il quale ha fatto aspettare per anni ai signori che oggi siedono nel cda, quella documentazione. Ma si sa, il mondo dei preti fa preferenze, vive di preferenze, le preferenze sono all’ordine del giorno, soprattutto se si è borghesi benpensanti, famosi e se si hanno soldi. Per concludere non gradisco affatto i vostri “migliori saluti”, è vergognoso che l’egregio signore Mana vescovo Gabriele che si pregia nelle visite pastorali di essere padre e pastore alla fine per conferire con un suo prete scelga la via della RR (RACCOMANDATA CON RICEVUTA DI RITORNO).

P S Faccio notare che la lettera è datata 26 maggio 2015, data “della seduta odierna “ del cda,  il 26 maggio il clero, in accordo con Monsignor Gabriele Mana si è ritrovato presso la Congregazione di S Filippo Neri alle ore 9,30 per la festa liturgica di S Filippo Neri (ora media, meditazione, silenzio, la condivisione, come da programma scritto) per poi proseguire a pranzo alle ore 12,30. Ma chi si è riunito del cda il giorno 26 maggio?