GENDER...

03.06.2015 08:43

Venerdì scorso presso la Chiesa di Ronco di Cossato ho assistito a una conferenza del prof Giannino Piana esperto di morale (questo lo è veramente rispetto al nostro) sul dibattuto tema del gender. Interessante e tante grazie a don Mario Marchiori sempre attento all’attualità dei temi e alla sua capacità di proporre autorevoli conferenzieri, mi spendo per far notare che mentre don Mario regalava alla diocesi questa conferenza, la diocesi ne proponeva una “nostrana” sulla vita di un santo tenuta da un padre della Congregazione di cui il santo è stato fondatore. Questo non lo dico per sostenere che questa era meglio di quella o viceversa, ma per evidenziare che mentre quella sul santo aveva l’imprimatur della diocesi, quindi è stata frequentata da preti, in questa che non aveva l’imprimatur  i preti erano sei di cui uno era l’organizzatore e degli altri cinque uno (insigne teologo) veniva da fuori diocesi. Non era presente neppure un diacono, mentre erano presenti alcuni insegnanti di religione, ripeto per un tema che scuote le coscienze e che scandalizza tanto la casta sacerdotale quanto  quella diaconale, diciamo i ministri ordinati, o più volgarmente gli addetti ai lavori. Assenti anche i “guru”, le apparizioni dei quelli sono a macchia di leopardo, cioè a seconda delle opportunità, dell’opportunismo. Inesistenti le top model, questa per loro era una sfilata di serie b o forse di promozione, all’esterno della Chiesa mancavano quelli che stanno in piedi nelle piazze a leggere un libro, che in questo frangente avrebbero potuto istruirsi per comprendere, assenti i borghesi benpensanti, quelli che gremiscono e occupano le prime file se gli eventi sono sotto l’egida dell’istituzione, della forma, del formalismo, tanto amato e praticato da monsignore. L’assenza di questa gente in conferenze di questo tipo denota e denuncia la paura nell’affrontare il tema. Questa gente poi vanta di rappresentare la Chiesa, così che spesso questa viene accusata di oscurantismo e  di avere paura, è ciò che scriveva il cardinale Ballestrero sulla decisione di far prelevare campioni di tessuto sindonico per la datazione al carbonio14: fu permesso per dire al mondo scientifico che la Chiesa non aveva paura, né la si poteva accusare di avere paura dei risultati scientifici né dell’aperto confronto. Ma qui signori miei siamo a Biella nel made in Biella, questa gente non ha bisogno di ascoltare o comprendere, ha già la verità in tasca, è abituata a far suonare le sirene delle fabbriche perché tutti si ritirino in esse. Ma dove vivono questi?... Nel paese dei balocchi direbbe Collodi o nel paese delle Meraviglie direbbe..  il vangelo invece li obbliga ad una scelta: o Dio o Cesare, e questi con la moneta ben stretta nel pugno hanno scelto, scelgono, sceglieranno Cesare che è sempre il paese dei balocchi, e il paese delle meraviglie, ma scegliendo questi, giureranno o forse s’illuderanno di aver scelto Dio, infatti se li si osserva bene hanno il naso lungo come pinocchio.