messo ...... sotto !

27.11.2017 15:41 Fratelli quando leggiamo , nella seconda lettura di questa XXXIV domenica (solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo ) la parola sottomissione , subito dobbiamo domandare a noi stessi se siamo sottomessi a qualcuno e se sia giusto sottomettersi . La sottomissione è la riduzione allo stato di obbedienza al proprio dominio , questo è indubbio , ma alla base dell’atto deve esserci la libertà , cioè la non coercizione …. e poi bisogna valutare il dominio , la sua natura . Mi sottometto al dominio , se la mia sottomissione è adesione , cioè un atto libero , libero e meditato, pensato … scelto . Il mettersi sotto , è dipendente , deve essere dipendente dalla mia volontà , dalla mia libera volontà , dalla mia totale adesione all’atto , alla mia scelta di quell’atto , altrimenti sono sottomesso solo per forma …. anche di fatto ….. ma non di sostanza . Il coercitivo sottomettermi è solo appiccicato a me , non è parte di me , non mi appartiene , non è con me una sola cosa , non è unità . Perché lo sia , perché sia unità , è necessaria la mia libera scelta , la mia totale adesione , che è essenziale e sappiamo che l’essenziale è invisibile agli occhi , dunque posso anche sottomettermi coercitivamente ma non essenzialmente . Posso anche apparire sottomesso per difesa , dunque mantenere un sano distacco dall’atto , cioè essere realmente . Il contrario di apparire è dunque essere realmente e il sottomettersi , non implica necessariamente l’annullarsi . Il mio dominio , cioè ciò a cui liberamente mi sottometto , ciò che scelgo , deve essere per forza l’altro da me . Io non posso essere il mio dominio , perché non mi appartengo , perché non mi sono creato …. e non può essere neppure l’altro , il mio simile , perché anch’egli non si è creato e non può crearsi , né mi ha creato …. dunque il mio dominio deve essere colui che ha fatto essere me e il mio simile , colui che mi ha creato e che crea le condizioni affinchè si sia , si esista . Ad abbundantiam è chiaro , cristallino che il mio dominio non può essere di pietra , di metallo o di legno perché quella materia non ha un’anima è inanimata , non risponde alle mie domande , alle mie richieste , alle mie invocazioni , alle miei aspettative , al mio affidamento . Il mio dominio è dunque colui che mi ha creato , che mi fa essere , esistere e colui che propone se stesso , non impone …. propone …. cioè dialoga . La Sacra Scrittura , che ogni giorno e più volte al giorno è proposta dalla Liturgia è il dialogo che il mio dominio mi propone , un dialogo che è proposta …. dialogo , non monologo …. la Parola letta attende, lei stessa , una risposta , perché quella Parola , la Parola è il mio dominio , è ciò a cui mi sottopongo perché in essa c’è sapienza e intelligenza , esperienza e saggezza ….. tutto ciò che è utile alla mia esistenza , lunga o corta che sia . Il mio dominio a cui liberamente mi sottometto , cioè a cui riconosco il ruolo di guida dunque mi parla continuamente affinchè io cresca in sapienza ed intelligenza in esperienza e saggezza perché con lui , con il mio dominio , mi possa confrontare …….. mai …. mai pensa di dominarmi . Mai il mio dominio esercita un potere o il potere per prevalere … mai … il mio dominio , semina , e largamente semina sapienza ed intelligenza e non solo , il mio dominio è lui stesso il seme seminato che muore affinchè germinando lui io possa crescere in sapienza ed intelligenza, in esperienza e saggezza . Assurdo , ma possibile , sarebbe non sottomettersi al dominio . Assurdo perché quel sottomettersi è riconoscere che il mio dominio mi ama e chi ama si sottomette , si mette sotto all’altro perché la disponibilità e la libertà sono principio di fecondità … non si genera se non ci si sottomette se non ci si mette sotto all’altro , non ci si consegna all’altro . L’atto della sottomissione , libero , ragionato è l’amore , è l’atto sponsale ….. da cui l’essere , un essere , un altro essere …. il divenire , l’avvenire , l’avvento , l’evento . Il mio dominio è dunque il tutto , l’omnicomprensivo , Colui che accetta la mia sottomissione , perché anch’esso è sottomesso , la reciprocità trinitaria è sottomissione , dipendenza l’uno dall’altro . In quella dipendenza in quel rapporto c’è il tutto …. nel tutto , tutto è presente , dunque nulla è dimenticato , neppure il mistero , cioè l’ancora non conosciuto , l’inconoscibile , che sarà svelato e diverrà conoscibile ma quando ? A questa domanda risponde Agostino , S.Agostino : “ …. ci hai fatti per te , o Signore , e il nostro cuore è senza pace fino quando non riposa in te … “ . Il mio dominio , il nostro dominio fratelli cristiani è il riposare nel Signore , sempre …. ogni giorno , e per sempre perché l’eternità per noi fratelli inizia con il nostro concepimento . Quando vedrò il mio dominio ? Se vivo già la vita eterna lo vedo già adesso , lo vedo già ora il mio dominio , lo vediamo già adesso fratelli cristiani ma come e in che modo ? Lo specifica S.Paolo nella sua prima lettera ai Corinti ( 13,12 ) : “ … ora vediamo come in uno specchio , in maniera confusa ….. “ e ancora Paolo ci informa che quando sarà il momento : “ … vedremo faccia a faccia . Ora conosco in modo imperfetto , ma allora conoscerò perfettamente … “ . Nel mio dominio a cui mi sottopongo , nel nostro dominio fratelli cristiani a cui ci sottoponiamo c’è dunque tutto ….. e quel tutto altro non è che la Tradizione … ciò che è stato , è , e sarà … la Tradizione , che Paolo identifica con le parole proclamate : ” …. perché Dio sia tutto in tutti … “ .