Potenza e venuta

04.08.2017 23:24 Vi ripropongo , fratelli cristiani , queste parole tratte dalla seconda lettera di San Pietro apostolo proposta oggi dalla liturgia , nella festa della Trasfigurzione del Signore : “ Carissimi ,vi abbiamo fatto conoscere la potenze e la venuta del Signore nostro Gesù Cristo , non perché siamo andati dietro a favole artificiosamente inventate ma perché siamo stati testimoni oculari della sua grandezza …. “ . Gli apostoli allora, in quel tempo , nel loro tempo sono stati testimoni diretti di quella che Pietro definisce “ potenza “ e “ venuta “ …. oggi fratelli cristiani , nel nostro tempo quei testimoni siamo noi che , ricevuta dalla bi-millenaria Tradizione quella testimonianza , l’abbiamo accolta qual è : “ …. non come parola di uomini , ma qual è veramente , quale parola di Dio , che opera in voi credenti …. “ . Dunque secondo le Parole che Paolo scrive alla comunità di Tessalonica nella sua prima lettera ( 2,13 ) …. abbiamo accolto , siamo in grado di accogliere la “ potenza “ e la “ venuta “. I nostri occhi …. i nostri sensi hanno colto , potenza e venuta del Signore che come ricorda Pietro nella sua missiva , appena proclamata , è : “ solidissima … parola dei profeti … “ e ancora “ …. lampada che brilla in un luogo oscuro ,finchè non spunti il giorno e non sorga nei vostri cuori la stella del mattino … “ . Ora dobbiamo speculare per capire , fratelli cristiani , cosa intende Pietro per potenza e venuta . Don Divo Barsotti , mistico del secolo scorso , più di quarant’anni orsono durante un corso di esercizi spirituali affermò : “ … il nome - Io – è di Dio , ma è questo quello che implica la rivelazione profetica “ ( che è poi quello che Pietro indica come solidissima …. parola dei profeti … “ : Dio persona , che nel rapporto con te fa sì che tu divenga persona , cioè un soggetto capace di libertà , un soggetto cioè capace di responsabilità morale , un soggetto capace di essere santo , un soggetto cioè che – è – che non si identifica più alla creazione , né si identifica più alla storia . Nella misura che Dio si rivolge a te e ti chiama , tu stesso emergi da tutta la creazione , dall’unità della creazione , emergi anche dall’unità della storia , emergi dall’unità della nazione . L’uomo è il - tu - a cui Dio si rivolge , acquista un nome , un nome suo , soltanto perchè Dio glielo dona , altrimenti l’uomo al di fuori della storia non è comprensibile . Questo che cosa vuol dire ? “ si chiede don Divo “ … Che non abbiamo un nome , che non abbiamo una nostra personalità , non abbiamo nulla di proprio : infatti avere qualcosa di proprio , essere persona vuol dire un assoluto ma chi fra gli uomini può essere un assoluto , se non in rapporto a Dio stesso che mi ama ? Ecco perché la vita religiosa dell’Ebraismo si inizia sempre da una vocazione : Dio che è l’Io assoluto fa sì che tu divenga un – tu – nei suoi rapporti ,Egli ti chiama per nome … “ e prosegue ancora il mistico “ …. la vita religiosa nell’Ebraismo è un dramma , un – Io – che si scontra con un - tu – ed è bello che ci sia lo scontro ! Intendiamoci ( riprende Barsotti ) : non è Dio che ha voluto il peccato , ma il peccato serve meravigliosamente al disegno divino : - O felix culpa ! – “ locuzione latina attribuita a S.Tommaso d’Acquino . Ritorniamo ora , fratelli cristiani , alle parole “ potenza “ e “ venuta “ che Pietro pronuncia nella sua lettera ….. quelle parole identificano la persona e la persona divina perché è ciò che l’uomo è al cospetto di Dio è quel tu che è persona , che si rapporta con quell’Io che è anch’esso persona , in un rapporto paritetico che significa rapporto tra diversità : Dio e l’uomo , Creatore e creatura . L’uomo è potenza e venuta perché Dio lo fa essere tale , potenza e venuta …. persona umana e divina perché tale è il Signore Gesù , Dio , e tale è l’uomo voluto a immagine e somiglianza di Dio , e nel Figlio voluto dal Padre ( il creatore ) figlio …. ecco perché l’uomo emerge dalla creazione perché è elevato al rango di figlio , compartecipe ed erede del Padre , ed ecco perchè emerge dalla storia , perché divino essendo figlio , seppur adottivo , del Padre … divino come Lui è divino e uomo come Dio ,nel Figlio è uomo . L’uomo dalla Potenza acquista potenza e dalla Venuta diviene … è … esiste , viene per essere e per esistere , di una esistenza eterna . Il figlio ,con tutto il rispetto ,il dovuto rispetto si scontra con il padre , perché lo scontro è misura , il pedagogico misurarsi tra generazioni …. scontro che è lotta …. come Giacobbe lotta con Dio , si legga a questo proposito il capitolo 32 di Genesi ( 25-32 ) . Barsotti a tale proposito cita dapprima il filosofo russo Vladimir Soloviev : “ …. Dio ha fatto talmente grande l’uomo che l’ha fatto capace di lottare con lui ….. “ e ad abbundantiam capace “ ….. di contraddire il santo …..“ come si legge nel Libro di Giobbe ( 6,10 ) . All’uomo , da Dio viene conferita una identità e una dignità che non ha pari ….. è la dignità e l’identità del figlio che è sempre il prediletto , nel quale il padre si compiace , sempre si compiace , sia che gli stia accanto , sia che dilapidi le sue sostanze con le prostitute …. dunque ricordiamo sempre ciò che siamo fratelli cristiani …… potenza e venuta .