Radicalità

01.07.2017 11:38 Il messaggio cristiano , la Parola non solo detta ma vissuta è chiara , trasparente , cristallina , fin troppo chiara e fin troppo cristallina fratelli cristiani : radicalità , totale radicalità …. e la Parola del Signore appena proclamata ne è la prova . Chi di noi , di ognuno di noi è capace di vivere , di mettere in pratica la Parola di Dio ? …... Ammettiamolo ….. nessuno . Perché il cristianesimo , la vita cristiana , non è qualcosa che si applica o qualcosa che presuppone l’unanimità , o qualcosa che mette d’accordo , o è il frutto del compromesso …. anzi è l’esatto contrario ( Mt.5,37 ) “ … sia invece il vostro parlare – si,si ,no,no – il di più viene dal maligno … “ radicalità e …. insegnata da Gesù . Il cristianesimo reca con sé meraviglia , stupore , ma una meraviglia ed uno stupore spesso , molto spesso legato alla divisione e allo scandalo , all’esclusione : “ …. un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua … “ dice Gesù , ( Mt. 13,57 ) ricordando che il profeta è colui che è sì , scelto da Dio per vivere un rapporto intimo con Lui , ascoltare e accogliere , ma finalizzato alla missione , al dovere di diffondere , divulgare la sua Parola , la Parola di Dio , ricevendo in cambio ostilità , sopportando persecuzioni , patendo l’isolamento … spesso la morte corporale , mai spirituale . La Parola di Dio ricorda ad ognuno di noi l’osservanza della nostra promessa … perché noi fratelli abbiamo promesso attraverso i sacramenti dell’iniziazione cristiana di vivere , o meglio di sforzarci di vivere quella promessa che noi liberamente , con atto libero , responsabile , abbiamo posto nelle mani del Signore … ecco perché voi oggi siete qui , siete qui a rinnovare e onorare la vostra promessa … ma non è finita ….. vi trascrivo integralmente un passo del Vangelo di Luca ( 12,49-53 ) perché insieme ci si renda conto a che cosa conduce la vita cristiana se vissuta integralmente, radicalmente …… è Parola del Signore non certo frutto della mia speculazione : “ Sono venuto a portare il fuoco sulla terra , e quanto vorrei che fosse già acceso ! …. Pensate che io sia venuto portare la pace sulla terra ? No , io vi dico , ma divisione . D’ora innanzi se in una famiglia vi sono 5 persone , saranno divisi tre contro due e due contro tre ; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre , madre contro figlia e figlia contro madre , suocera contro nuora e nuora contro suocera …. “ . I passi che vi ho letto fanno da sponda e continuità alla Parola che la liturgia oggi ci offre in questa XIII domenica del tempo ordinario . La vita cristiana , che è vita , vita quotidiana , non è quella continua festa gioiosa che ci inducono a credere che sia , che cercano di spacciarci …… siamo adulti e ce ne siamo accorti , anche perché Dio lo predica attraverso i suoi profeti tanto nell’Antico quanto nel Nuovo Testamento , lo predica , cioè lo dice da sempre , attraverso la sua Parola scritta ed incarnata ….. : “ … basta a ciascun giorno il suo affanno …. “ ( Mt.6, 34 ) … questa è la vita , la nostra vita ,la vita cristiana …. l’affanno o meglio il sacrificio . Ma in che cosa dunque è gioiosa la vita cristiana ? Perché mi devo dichiarare cristiano ? Perché sono cristiano alla luce di questa Parola dura , ruvida , secca , scarna , sincera , essenziale , sobria , radicale ? Lo sono e ne gioisco di esserlo , se sono fedele alla mia promessa per quale ho ricevuto una identità , la mia identità ….. Dio è felice , è gioioso , è danza …. e la parola pericoresi , un termine greco che indica il movimento circolare , quel ruotare caratteristico della danza , è usata dalla teologia per indicare la compenetrazione reciproca e necessaria , cioè il rapporto che intercorre tra le tre Persone divine nella Trinità , sulla base dell’unità di essenza in Dio …. cioè il Padre ,il Figlio e lo Spirito Santo insieme danzano , e la danza è gioia che deriva dall’unità , dalla reciproca carità , l’amore che li lega , li fonda . La loro Parola è unica ed è Persona nel Cristo , nel Figlio , ed è parola data , donata , è Parola unica , cioè da sempre , dunque è degna di fede , è segno di fede , ed è provata e testimoniata … attraverso la morte del Figlio , di Cristo . Se la Parola è unica , perché da sempre unica ( dunque universale ) è ciò a cui convergere , è unico linguaggio dunque è segno e mezzo di unità , unicità , identità e certezza di verità . La Parola è poi proposta , cioè vi aderisco se voglio , presuppone la mia libertà di scelta , ma non solo , è libertà piena , pura , che implica cioè il rispetto della mia scelta . Mai …. mai Dio mi disprezza , neppure se io non scelgo la sua danza ….. ma attende paziente , attende che io riconosca in Lui la mia gioia e la mia realizzazione , dunque che scelga di danzare gioioso con Lui nella pericoresi trinitaria cioè la perfetta comunità . La scelta provoca spesso scandalo , perché sempre la Verità è scandalo perché unica e non versatile non soggetta ad adeguamenti ad adattamenti …. Cristo di se stesso dice che è quella pietra scartata divenuta pietra angolare , è la sua Parola riportata e trascritta nei vangeli sinottici …. e Cristo è quel Cristo crocifisso da predicare scrive Paolo ai Corinti : “ … scandalo per i Giudei , stoltezza per i pagani … “ e conclude con “ …. perché ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente degli uomini , e ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini … “ ( 1 Cor.1 ,23-25 ) . Se scelgo , se liberamente scelgo mi realizzo è indubbio , e se mi realizzo godo , gioisco , provo piacere tanto da sentire la gioia di danzare . Il Cristo sulla croce dunque danza , quello strumento di morte è la sua realizzazione, la sua scelta , libera scelta , ciò che lo identifica e …. paradossalmente …. è la sua gioia . Scriveva il sacerdote biellese don Fontanella : “ L’onore a Dio , il piacere al mio prossimo , il sacrificio a me “ . La vita cristiana è sacrificio dunque … sacrificio , divisione , scandalo , fatica ,radicalità , ma finalizzata , in forza della fedeltà alla mia promessa , a rendere onore e piacere , cioè a dare gioia …. e ciò che si dà si riceve ….. dunque ricevere gioia ….. questa è la radicalità cristiana , il rigore cristiano , dare e ricevere che un altro sacerdote biellese don Ferraris sintetizzava così : “ … se possiederete la carità , manifesterete il Signore …. “ e ciò è partecipazione …. è l’invito alla danza … a partecipare alla danza , a danzare fratelli cristiani , a partecipare alla festa . Concludo ,con le parole di S. Gregorio di Nissa , padre della Chiesa : “ … colui che vede Dio “ ( e S. Gregorio specifica che nell’uso della Scrittura , la Sacra Scrittura , per vedere si deve intendere possedere e partecipare ) ….. dunque riprendo : “ …. colui che vede Dio …. per il fatto stesso che lo vede … “ dunque che lo possiede , e ciò implica la partecipazione “… ha ottenuto tutti i beni , una vita senza fine , l’incorruttibilità eterna , la beatitudine immortale , un regno senza fine , una gioia perenne , la vera luce ,una voce spirituale e dolce , una gloria inaccessibile ,una perpetua esultanza , insomma ogni bene . In verità quello che vien proposto alla speranza nella promessa della felicità , ha queste immense proporzioni “ .