WHY? BECAUSE...

22.04.2015 08:36

Sempre in comunione di fede commentiamo insieme la Parola odierna eccellenza reverendissima, mentre lei è piacevolmente in un viaggio di piacere, in Atti si legge “in quel giorno scoppiò una violenta persecuzione contro la chiesa di Gerusalemme”. Ogni giorno la chiesa di Gerusalemme, la prima comunità, la nostra origine, l’origine di tutte le chiese, la Chiesa è sotto attacco, pochi giorni fa 12 cristiani sono stati gettati in mare e li lasciati morire per la loro fede, e 13 somali o eritrei sono stati sgozzati perché cristiani, per la loro fede. Ancora in Atti si legge “si dispersero nella regione della Giudea e della Samaria… quelli però che erano dispersi andarono di luogo in luogo annunciando la parola”. Non in viaggio di piacere, non in gita ma a predicare il Cristo, a seguito di una persecuzione per manifestare la fede, per ricevere da questa forza proprio mentre Saulo cercava di distruggere la Chiesa. E’ interessante la duplice veste di Saulo, colui che cerca di distruggere la Chiesa, che la perseguita violando l’intimità “entrava nelle case” e colui che la struttura e la diffonde. Questo ci dice che è da gente così, che viene dal basso, che bisogna guardare e imparare, non certo da chi ci viene calato dall’alto, dall’istituzione borghese, perbenista, titolato, inquadrato, indicato. Ciò che il cristianesimo indica è il figlio del falegname… Che per l’istituzione è la nullità, e per la nullità c’è la croce, allo schiavo è riservata la croce, cioè colui che non è, e per i rivoltosi è riservata la croce cioè per coloro che non devono essere. Il cristianesimo non è affidato né si affida all’istituzione, né per la sua conservazione né per la sua trasmissione, ma è affidato a uomini fatti, impastati di paura, che sono dispersi per paura, e da coloro che compiono, che sono capaci a compiere un radicale cambiamento, che sono capaci a convertirsi da distruttori a costruttori: Paolo, ma potrei scrivere l’uomo. Chi si allontana per paura, chi è capace di convertirsi o lasciarsi convertire non ha tempo per la mondanità; i pagani, le istituzioni sono avverse al cambiamento, amano tutto ciò che il mondo ama, e lo servono, i viaggi, il cibo, il denaro, il potere, la compensazione dei sensi. Eccellenza la Parola conclude che “le folle unanimi prestarono attenzione alle parole di Filippo”. Filippo scende in città tra la gente, parla e compie gesti concreti. Se in quella città della Samaria vi fu una grande gioia per il passaggio di Filippo non si può dire qui da noi per come lei si propone…. E non digrigni i denti per quello che dico perché io sono già morto e sepolto…Ma sempre in comunione di fede con la santa Chiesa cattolica una e apostolica di cui lei come tutti è parte, servo inutile incredulo, bisognoso di conversione e della misericordia di Dio proprio come tutti. Ma dal bollettino di s Stefano non emerge ciò, perché?