... godremo o patiremo la gloria di Dio ....

14.04.2018 18:10 “ …. In quel tempo , i due discepoli ….. narravano agli Undici e a quelli che erano con loro ciò che era accaduto …” . E’ questo l’inizio del racconto di Luca , che la Liturgia della Parola propone in questa terza Domenica di Pasqua . Luca narra , ciò che è stato a lui narrato , Luca tramanda ciò che è stato a lui tramandato : questa è la Tradizione , una narrazione continua , che si è perpetuata , che si è tramandata nei secoli , nei millenni per giungere sino ai giorni nostri , pronta per tramandarsi , proiettarsi nel futuro per giungere ad altri giorni , a giorni di altri , diversi da noi , ma come noi . Il racconto è sempre quello , diversa è la lingua …. la forma , stessa sostanza . Stessa sostanza ….. il racconto è così come è accaduto , raccontato , raccolto , reso e restituito a noi da testimoni , da coloro che hanno vissuto l’evento , l’avvenimento , affinchè anche noi potessimo divenire parte dell’evento , dell’ avvenimento : lo spezzare il pane . Come ? E in che modo ? Lo racconta ancora Luca nel brano di Vangelo , poc’anzi proclamato : “ ….. Mentre essi parlavano di queste cose , Gesù in persona stette in mezzo a loro …. “ . Fratelli cristiani , il solo raccontare , il solo ascoltare il racconto “ … di quelle cose … “ scrive Luca , materializza il Signore , lo rende presente , lo fa essere , lo fa esistere …. appare per stare . Il Signore dunque si fa presente a noi , diviene , è ….. : “ … Io sono colui che sono … “ leggiamo nel libro dell’Esodo ( 3,14 ) . “ … Gesù in persona stette in mezzo a loro …. “ abbiamo sentito proclamare nel racconto di Luca . In persona , cioè in corpo , anima e spirito , perché questa è la definizione che Paolo usa nel definire la persona … corpo e non solo , anima e non solo , spirito e non solo , ma corpo , anima e spirito cioè totalità , unità , unicità … divinità . Cristo reale presenza dunque , talmente reale che chiede ai presenti del cibo e Luca annota : “ … lo prese e lo mangiò davanti a loro … “ . I presenti , presenti a quella reale presenza , hanno visto, dunque hanno testimoniato … hanno tramandato , e la fede raccoglie e tramanda ciò che è stato visto , ciò che è testimoniabile . Ma cosa si è visto ? Cosa si tramanda , si deve tramandare ? Che la morte dunque è vinta , come hanno scritto i profeti Isaia ( 25,8 ) “ … Eliminerà la morte per sempre … “ ; Osea ( 13,14 ) “ … Dov’è , o morte , la tua peste ? ; l’apostolo Paolo nella sua prima lettera ai Corinti ( 15,54 ) “ … la morte è stata ingoiata per la vittoria … “ e l’apostolo Giovanni nell’Apocalisse ( 20,14 ) “ …. Poi la morte e gli inferi furono gettati nello stagno di fuoco …. “ . Vinta la morte , la vita continua , la vita diviene eterna …. continuità , totalità , unità , unicità … divinità … presenza e presenza reale . La vita diviene un ciclo aperto , ad extra , verso a ….. , verso l’esterno ,esplodendo si proietta ovunque , a chiunque e per chiunque , non implode , ad intra , piegandosi verso se stessa . Se questo segno, cioè la narrazione ed il suo ascolto , è avvenuto e avviene , e se questo segno è stato accolto e viene accolto e recepito dalla persona che corpo , anima e spirito è aperta alla divinità , allora si aprono le menti : “ ….. Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture …. “ abbiamo ascoltato nel resoconto di Luca . Il segno , la narrazione è dunque ,constatare quanto Luca scrive , ovvero : “ …. Toccatemi e guardate : un fantasma non ha carne e ossa … “ . L’uomo attraverso quei testimoni di ieri , ma di oggi e di sempre e per sempre è chiamato a fare esperienza dell’eternità ….. non sono morto , ma defunto , colui cioè che ha portato a termine la sua missione ( nel bene come nel male ) e per questo entra nell’eternità ( che è continuità della vita terrena ) ed entra con il suo corpo , la sua identità entra, accolto o respinto entra e permane . Non siamo fratelli cristiani diversi dal Cristo …. creati a sua immagine e somiglianza siamo accolti nella vita eterna così come il sacerdote recita durante la S. Messa : “ …. Accogli nel tuo regno i nostri fratelli defunti e tutti i giusti che , in pace con te , hanno lasciato questo mondo , concedi anche a noi di ritrovarci insieme a godere per sempre della tua gloria ….” ( Messale Romano preghiera Eucaristica III ) ,godremo o patiremo la gloria di Dio .