.... viviamo la nostra libertà ...

17.02.2018 22:52 “ In quel tempo , lo Spirito sospinse Gesù nel deserto , e nel deserto rimase quaranta giorni tentato da Satana …… “ . Queste sono le scarne , quanto essenziali , parole proclamate dal Vangelo di questa prima domenica di Quaresima . Quello , quel tempo , è stato il tempo ….. è stato , cioè non è più , è passato . A scrivere “ … in quel tempo …” è Luca ( attento quanto dotto Evangelista, era infatti medico , già discepolo di Barnaba quindi di Paolo che nel primo capitolo del suo Vangelo afferma di avere fatto “ …. ricerche accurate …. “ circa la vita e gli insegnamenti di Gesù ) . Luca scrive che è lo Spirito a sospingere Gesù nel deserto . Dunque come Luca anche noi siamo invitati a ricercare …. a fare ricerca per capire , ciò che Dio ,anche attraverso il significato delle parole dell’Evangelista , vuole comunicarci . Se usato come verbo ( sospingere ) significa muovere , spronare , incitare … se usato come aggettivo ( sospinto ) significa , continuamente , ripetutamente . Ora , se rileggiamo il periodo con cui inizia il Vangelo alla luce dei significati del verbo e dell’aggettivo ,ci accorgiamo che quel tempo è il tempo , è il presente . Gesù dunque dallo Spirito ripetutamente , continuamente è mosso , incitato , spronato nel deserto tentato da Satana . Gesù dunque non è figlio di quel tempo , ma di ogni tempo , è figlio del tempo cioè carica su di sé la tentazione che è da sempre per sempre , cioè per ognuno di noi ….. la prende con sé , e ciò a protezione , a vantaggio , a beneficio dell’uomo , di noi fratelli cristiani . Lui è il tentato , lui è vessato dal tentatore , mentre l’uomo è libero , liberato . Gesù il Cristo , Dio , è tentato , l’uomo viceversa gode dello Spirito , del Paraclito , e ne gode non certo per mie deduzioni ma per bocca di Gesù ( Gv.14,16 ) : “ … egli ( il Padre ) vi darà un altro Paraclito perché rimanga con voi per sempre …..” , questa è l’azione dello Spirito , la duplice azione dello Spirito che sospinge Gesù nel deserto perché sia tentato mentre affianca l’uomo , rimane con l’uomo per proteggere l’uomo e il significato del verbo rimanere è forte , significa definitivamente infatti l’espressione che Luca usa è “ … per sempre ... “ …. non è certo una novità , ciò era già stato preannunziato nell’Antico Testamento da Dio per bocca del profeta Isaia ( 53, 11 ) “ …… il giusto mio servo giustificherà molti , egli si addosserà la loro iniquità …. “ . Fratelli godiamo dunque della libertà dalla tentazione , ma soprattutto rendiamocene conto . Rendersene conto significa elaborare e rielaborare quelle sequenza di parole , quel periodo con cui il vangelo oggi si è aperto , elaborare e ri-elaborare quelle parole per comprendere quanto il cristianesimo , cioè il discepolato sia un carico leggero : “ …. il mio giogo infatti è dolce e il mio carico è leggero …. “ ( Mt. 11,30 ) . Non siamo più caricati , non siamo più oppressi se andiamo verso una direzione , la direzione , l’unica direzione : “ …. venite a me , voi tutti , che siete affaticati e oppressi , e io vi ristorerò …. “ ( Mt.11,28 ) . Siamo liberi , siamo stati resi e fatti liberi , questo ci dice il Vangelo odierno , liberi dalla schiavitù della tentazione .….. siamo liberi anche di caricarci della tentazione ,così come l’uomo mangia del frutto perché libero di mangiarlo , fatto libero di mangiarlo ,fatto e reso libero di scegliere . Dio tenta Dio … Dio tenta se stesso attraverso il Figlio , quel Figlio che prende su di sé le fattezze umane , ma non tenta l’uomo , all’uomo fa scegliere , lo lascia scegliere , mentre comanda il Figlio , quel Figlio che accetta la tentazione , l’accetta per vincerla , Lui la vince , perché l’uomo da solo non sarebbe stato capace di vincerla . L’uomo , fratelli cristiani , lo sappiamo dalla lettera ai Romani (7,19 ) e più ancora dai fatti ( cioè dalla nostra esperienza ) fa il male che non vuole e non il bene che vuole : “ …. io non compio il bene che voglio , ma il male che non voglio …. “ Paolo lo confessa “ … io non compio … “ scrive …. L’uomo non compie , l’uomo , noi fratelli cristiani siamo fragili , ecco perché Dio carica su di sé la tentazione ….. l’uomo dunque non sa cosa sia la tentazione …. l’uomo sceglie il male …. . L’uomo sceglie , sceglie perché Dio rispetta l’uomo a tal punto rispetto che non può non lasciarlo scegliere ….. . Scrive San Ireneo nel suo trattato “ Contro le eresie “ : “ …. in principio Dio plasmò Adamo non perché avesse bisogno dell’uomo ,ma per avere qualcuno su cui effondere i suoi benefici … “ . Siamo dunque beneficati da Dio con la libertà …. un bene dunque , un bene che ci fa capaci di scegliere anche contro chi ci ha beneficati , e infatti così facciamo “ …. io non compio il bene che voglio , ma il male che non voglio …. “ . Questo comportamento è l’uso distorto della libertà , vendo la mia libertà , la mia libera scelta , condiziono la mia libera scelta , proprio perché è un bene , un bene che fa comodo ad altri , che altri vogliono , perché con essa , possedendo la mia libertà pensano di sostituirsi a Dio …. questo è anche il nostro mondo , la nostra società ,la nostra religione ….. magari fossimo tentati …. se lo fossimo ci servirebbero gli angeli e le bestie selvatiche ci farebbero compagnia ….. noi che non siamo tentati , scegliamo direttamente il male ma attenzione fratelli cristiani , ancora Ireneo , padre della Chiesa , ci trasmette questa verità : “ … l’amicizia di Dio concede l’immortalità a quanti vi si dispongono debitamente …. “ ….. Allora ? Qual è la via all’immortalità ? Lo si legge nel Salmo 55, 22 : “ … getta sul Signore il tuo affanno , ed egli ti sosterrà …. “ e lo scrive San Pietro , nella sua prima lettera : “ … umiliatevi …. “ scrive , ma come ? “ … gettando in lui ogni vostra preoccupazione perché egli ha cura di voi … “ . Umiliamoci dunque fratelli cristiani , siamo nel Tempo di Quaresima ….. ma come possiamo umiliarci ? Vivendo la nostra libertà .