A FORZA DI PAROLE, AVETE PERSO LA "PAROLA"

23.03.2015 08:37

Ancora pensando all’intervista del relatore che questa sera intratterrà in cattedrale un pubblico che negl’incontri precedenti, si è dimostrato, per numero, esiguo e limitato, tanto che nel secondo incontro si è preferito non pubblicare le fotografie scattate all’interno della cattedrale, pensando appunto a quanto riportava infelicemente il giornale diocesano sulla spinta degli organizzatori, vorrei porre fine alle mie considerazioni con le parole udite sabato sera quando in compagnia di un mio figlio sprofondato nel divano di casa ho seguito una puntata della serie televisiva del dottor House. Concludeva la puntata il protagonista uscendo dal colloquio con uno psicologo:”… qualunque sia la risposta tu non ce l’hai”. Ho associato questa affermazione ad un segno, è un segno, una risposta al relatore dell’incontro e ai suoi organizzatori. Io non appartengo alla chiesa con la c minuscola come più volte ho ribadito, io e tutti voi cari amici di Chiesa controcorrente apparteniamo alla Chiesa universale, che ai suoi fedeli propone la Scrittura, la Sacra Scrittura, cioè la Parola di Dio che è rivelata in Gesù Cristo fin dalle origini.  Geremia, ieri, vigilia dell’incontro in cattedrale concludeva: “ perché io perdonerò le loro iniquità e non ricorderò più il loro peccato”, avendo prima profetato: “ tutti mi conosceranno dal più piccolo al più grande”. Conferenze di questo tipo lasciano il tempo che trovano, servono come fa trasparire l’intervista, da parte di una chiesa con la c minuscola a ricoprire il ruolo di Pilato: lavarsi le mani, non assumersi responsabilità di alcun genere, perché incapaci ad assumerle, e chi non è capace di assumersi responsabilità non è uomo, credo neppure bambino, è un immaturo, buono solo per il paese dei balocchi. Chi è Chiesa è destinato a conoscere perché legge la Parola cioè incontra e dialoga con il Signore, non con un conferenziere o con un relatore. Da quella, la Parola, è perdonato, cioè riceve misericordia, di cui tra poco si aprirà il Giubileo eccezionale. La Parola non sarà certo un giudizio su di una generazione, perché Dio attraverso la sua Parola, se stesso: “ non ricorderà più il loro peccato”. Don Milani rispondeva all’invito neanche tanto velato del suo vescovo a lasciare la Chiesa, che non avrebbe saputo dove andare, perché solo la Chiesa aveva il potere di perdonare: lo schiaffo di un convertito, a chi scambiava l’autoritas con la sua personale autorità. “solo Dio basta” quanti preti e fedeli non hanno mai letto completamente la Parola di Dio, la Bibbia, eppure partecipano assiduamente a conferenze, sono abbonati ad Avvenire, e possiedono tutte le encicliche e i libri del papa di turno, e dei teologi di grido; “solo Dio basta” scriveva Teresa la grande, e ancora:” finalmente muoio figlia della Chiesa”. Riporto ancora alcune frasi di Francesco Guccini, dedicandole sia al relatore che all’organizzatore e curatore dell’intervista:

“ mi han detto

che questa mia generazione ormai non crede

in ciò che spesso han mascherato con la fede,

nei miti eterni della patria o dell’eroe

perché è venuto ormai il momento di negare

tutto ciò che è falsità, le fedi fatte di abitudine e paura,

una politica che è solo far carriera,

il perbenismo interessato, la dignità fatta di vuoto,

l’ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto…”

Non vi crede più nessuno!