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ANESTETIZZAZIONE DELL'ESSERE

04.10.2015 15:00

“Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma “ . Queste parole di Gesù portiamole scolpite nel nostro cuore , la legge è scritta , resa pubblica , stampata , nero su bianco per la durezza del cuore dell’uomo  . Non entro nel merito alla separazione tra uomo e donna , marito e moglie , quella se mai è una o la conseguenza della legge e di una provocazione  , mi fermo a meditare sulla legge cioè la conseguenza della durezza del cuore dell’uomo . E’ lampante quanto affermo …. quanto afferma Gesù è la risposta ad una provocazione dei farisei : ” Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla “ sono le parole dei farisei e del giudizio , oggi , di tanti cristiani . Formalmente è ineccepibile , ma nel cuore , nel fondo del cuore , nella nostra coscienza come si vive questo ? La legge lo contempla , dunque mi adeguo ? Dunque le leggi razziali negli anni ’30 erano giuste ? Giusta anche la pena di morte ? Azioni legittime , cioè legittimate dal legislatore , eppure ci si è ribellati e ci si ribella . Perchè ? Perché inaccettabili dalla coscienza dell’uomo dove il rapporto Dio – uomo è vivibile ,quindi visibile  atto , atto concreto, presenza ,dove Dio fa avvertire, perché suscita la giustizia , perché tocca nel vivo la carne dell’uomo e lo va rivoltare , rivolgere , lo porta alla sua vera essenza , alla sua profondità, ad essere ciò che deve essere, non a dimostrare ciò che vorrebbe essere o che gli altri vorrebbero che fosse . I farisei e i sacerdoti del tempio sono anestetizzati dalla legge , la usano a loro uso e consumo  per convenienza ed opportunismo , la strumentalizzano , giustificano con essa le loro scelte  che è la provocazione , il mantenimento del loro status , del loro perfido  modo di essere . La legge dell’uomo dunque è scritta perchè sia applicata e la sua applicazione è coatta , è scritta per obbligare, per governare , ed il governo impone a mai propone, prende di più di ci che da , spesso ha preso e preteso la vita dei sui cittadini ( pensiamo alle guerre, gli orribili massacri della prima guerra mondiale di cui quest’anno si celebra il primo centenario  ) . Il popolo è escluso dalla proposta , vi partecipa solo per delega , e ciò è un pericolo , è il pericolo , di trovare scritto ciò che non si vorrebbe fosse stato scritto . Ben diversa la legge che Dio pone nei nostri cuori nella nostra coscienza , legge che proviene dall’ascolto della sua Parola , dal docile ma anche dal critico ascolto della sua Parola  dove l’uomo ascolta, medita , confronta liberamente e poi sempre liberamente vi aderisce o non vi aderisce nel reciproco rispetto delle parti , ciò che è  posto nella coscienza dell’uomo è la verità  e la verità è ciò a cui l’uomo anela  “ datemi la verità invece che amore , danaro o fama “ scrisse più di un secolo fa lo scrittore americano Thoreau   . L’atteggiamento di Dio è l’attesa, della legge è l’immediatezza cioè la sua immediata applicazione giusta o ingiusta che sia  . La legge è dunque forzatura illiberale . Le comunità cristiane , le prime , pur rispettando la legge ( era richiesta la preghiera per i governati )  , anzi subendola , vivevano una forma di governo che si è perpetuata nei secoli attraverso ad esempio agli ordini religiosi . Negli Atti degli Apostoli leggiamo che ponevano al centro la comunità , cioè una forma di divisione di tutto il loro essere , non solo dei loro averi , pensiamo bene al loro comportamento : l’Eucarestia la frazione del Pane Eucaristico ,l’ascolto della Parola , la vita comune , la condivisione dei beni . Non si parla di legiferazione , quei 4 momenti , quei 4 momenti racchiudono la vita e la sapienza della comunità cristiana . Nella Parola trovano il modo di vivere la vita cristiana e ne saranno testimoni tanto da portare all’esterno il loro modo di vivere ( la chiesa in uscita che Papa Francesco auspica e non solo lui ) , sempre in Atti leggiamo che osservando attentamente il loro modo e tenore di vita i pagani li chiamarono cristiani , furono stupiti da come i nostri padri vivevano , altro che primi comunisti o socialisti …… cristiani ! ….. E quella testimonianza e quel nome li portarono con onore e dignità nei circhi romani subendo il martirio . La legge non fa dell’uomo un uomo , i farisei ne sono la prova , i sacerdoti del tempio ne sono la prova . Quando l‘uomo si adagia , si lascia guidare dalla legge , usa la legge per giustificare e giustificarsi non è più uomo ma pezzo di un ingranaggio , una macchina , oggi possiamo dire un robot un computer programmato nel ciclo di una catena di montaggio . La legge dunque ruba l‘anima ecco perché Cristo viene , scrive Paolo , non ad abolire ma dare compimento , cioè a risvegliare la coscienza dell’uomo , la sua anima violata , dove l’uomo valuta e legifera perchè lì nella coscienza, c’è Dio cioè il bene tutto il Bene ,tutto ciò che esce di lì  e di lì è prodotto è bene . Se dall’uomo esce il male , è perché l’uomo non scende in profondità , non guarda sé , non riconosce sé , dunque non riconosce Dio , quindi non riconosce gli altri  . La legge dunque è scritta , deve essere scritta , come Marco annota le parole di Gesù “ scrivere un atto di ripudio “ , lo scrivere è il gioco a ribasso , mentre la Parola di Dio è inscritta nel cuore dell’uomo dunque non è scritta come la legge che deve essere scritta perchè sia visibile , ma è inscritta nel cuore dell’uomo perché l’uomo ad essa sia sensibile dunque vi possa docilmente tendere . Se pensiamo , ed è una fine sottigliezza,  il fedele si accosta alla mensa della Parola per ascoltare la Parola , dunque non deve leggere ma ascoltare , e la Parola è letta non dall’uomo ma da Dio attraverso la voce dell’uomo , perché la Parola non varia , non cambia è sempre quella dall’eternità  e per l’eternità . La legge dell’uomo è provvisoria non definitiva , non c’è in essa il per sempre ,le leggi cambiano , come cambiano i governi ,dalla monarchia alla dittatura poi alla democrazia non sapendo cosa ci riserva il domani . La legge di Dio è eterna e scritta , inscritta , cioè la possediamo già non dobbiamo istruirci ma è insita in noi , ne siamo già dotati , la possediamo già , è la nostra ricchezza è il tesoro da trovare perché ci si è messi alla sua ricerca ,è ciò che ci fa tutti ricchi , cioè che ci pone tutti sullo stesso piano che è il primo principio della legge che Dio iscrive nei nostri cuori : uguaglianza, unità con tutto ciò che ne deriva .

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DOPO LE ELEZIONI, ASPETTANDO IL BALLOTTAGGIO. UOMINI DI CHIESA S'INTERROGANO

01.06.2014 10:18

Consentimi di commentare il titolo che è apparso venerdì 30 maggio sul bisettimanale cattolico locale, caro Direttore : “ Buon giorno Biella sceglie : Gentile o libertà di voto “ . Voglio commentarlo perché ,come prete, è chiamato in causa il mondo cattolico, si legge infatti nell’articolo che chi guidava la lista sconfitta : “ ha sempre esibito con orgoglio la sua appartenenza al mondo cattolico, del volontariato , dello scautismo “.

Mi sento di dire che non eletto, l’aspirante sindaco ha solo il dovere di sedersi nei banchi dell’opposizione e di farla ; il comportamento descritto nell’articolo ci riporta a modi da prima repubblica a personaggi alla stregua di Casini che con una manciata di voti hanno condizionato l’azione di governo .Plaudo al candidato Cavicchioli nel chiudere la porta ad un modo di pensare e agire vecchio , finito da dimenticare , sul quale la storia ha sentenziato che non è possibile costruire . Il diktat , l’out l’out , il o…. o , sono segno di una arroganza che non appartiene al mondo cattolico né al mondo del volontariato ,ma  che purtroppo è manifesta in giovani prelati in carriera che hanno sponsorizzato e che continuano a sponsorizzare  ,(di fatto e non tanto velatamente), l’insuccesso della lista . L’elettorato non appartiene a nessuno , non si può ma soprattutto non si lo deve condizionare per nessun motivo  , ma farlo crescere e maturare ; i diktat , gli ordini , la sudditanza al capo vanno bene forse nel mondo scout , ma non tutto l’elettorato della lista in questione  porta o ha portato  pantaloncini corti .

I toni poi sono da imprenditore , infatti l’aspirante sindaco nella sua campagna elettorale vantava di essere a capo di una azienda di 60 dipendenti , e questo atteggiamento è di berlusconiana memoria , il quale manifesta pubblicamente l’orgoglio di essere il capo del suo elettorato . Con ciò capisco che l’aspirante sindaco, che si dice sensibilmente di sinistra , di fatto  è marcatamente di destra .

In fondo la storia del giovane imprenditore che dalla sconfitta vuole emergere e contare è eloquente :

già consigliere comunale e assessore ,lascia per obbedienza , ( a chi non si sa), il suo posto a Palazzo Oropa,

(e se no sbaglio ad un suo parente primo fra gli esclusi ),per assumere per oltre un decennio  la presidenza del Cordar, aprendo il CDA a suoi personali amici e trasformando la sede stessa dell’ufficio, ( basta visitarla ), in una mostra permanente di lavori artigianali di un altro suo amico . Alla vigilia di questa consultazione elettorale forte di  suoi incarichi all’interno dell’OFTAL organizza una tre giorni a Roma con gli associati . E’ il modo di intendere il bene comune ? Dov’è di casa in ciò l’etica , la morale ? E poi , è così importane segnalare l’ appartenenza al mondo cattolico ? O è piuttosto una chiara indicazione o strategia  di quella parte di confratelli preti che credono  di contare in diocesi ?

Il motto della sua campagne elettorale è stato : ci metto la faccia ; dopo l’articolo pubblicato dal bisettimanale cattolico potrebbe essere ripensato in : ho perso la faccia .

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Vocazione

22.04.2014 19:57

Così nasce la mia vocazione.... Condivido quanto scritto alcuni anni fa...

Biella, 23 ottobre 2004

Con la gioia nel cuore, mi accingo a scrivere queste righe a 5 anni dalla morte della mia sposa Anna, o come lei volesse che si dicesse “ a 5 anni dalla sua nascita al cielo “.

 

Il primo incontro con la morte avvenne però , ben prima, cioè dieci anni fa , ( oggi ne sono passati 15 ),al manifestarsi della malattia , fu allora che la incontrammo e con lei iniziò la nostra convivenza , fu sempre presente nella nostra vita di coppia , nella nostra intimità .

Anna visse il suo rapporto con la morte sino in fondo da donna, da sposa e da madre .

Dopo avere chiesto ed ottenuto il conforto dei sacramenti , Riconciliazione, Eucarestia e Unzione degli Infermi , preparò la sua funzione funebre , scelse i canti , il brano di Vangelo di Giovanni che narra la resurrezione di Lazzaro ,( specificando che aveva scelto la versione lunga ),volle che fosse recitata la professione di fede scelse in celebrante , i lettori , lasciò a me la scelta della lettura , scelse chi doveva portare il suo feretro ed il luogo della sua sepoltura , scelse gli abiti con cui voleva lasciare questo mondo , il vestito nero a fiorellini che le regalai quando ci fu annunciato che saremmo diventati padre e madre per la prima volta e la maglia di cotone azzurro , mio regale di Pasqua , regalo costoso anzi costosissimo a tal punto che non volle mai indossarla “ perché avevo speso troppo “ . Di quella scelta voglio credere che fosse un bel modo per presentare le sue scuse …. Sì , era chiaro ,il regalo lo aveva gradito tanto da indossarlo per il giorno della festa , la festa che ella stessa aveva preparato . In ultimo scelse la fotografia da dare a chi ne avrebbe fatto richiesta , ( scattata il giorno delle nostre nozze , il giorno più bello della sua vita , il coronamento del suo sogno ), e diede disposizione di stampare sui biglietti di risposta alle partecipazioni la frase dell’evangelista Giovanni “ Hai tanto amato il mondo, o Padre, da dare il Tuo unigenito Figlio perché chi crede in Lui non muoia ma abbia la vita eterna “.

Ecco cosa produsse l’incontro con la morte di Anna , la morte come attimo da vivere , vivere al meglio , vivere come festa e la morte non come il definitivo ma solo come passaggio per e verso l’eternità .

La morte non mi ha tolto nulla , né mi ha abbandonato , discreta è la sua presenza nella mia vita , perché è certezza come non lo è il vivere . Inoltre la morte non ha allontanato il mio pensiero da Dio , anzi essa mi porta ad assaporare e a  sentire la reale presenza del Padre .

 

Di seguito trascrivo le sensazioni che ho annotato nei giorni precedenti la nascita al cielo di Anna , e precisamente dal 25 aprile al 1° maggio 1999 quando a 37 anni salì alla casa del padre .

 

Biella, 25 aprile 1999

 

Ho cercato disperatamente il volto di Dio , ora è qui di fronte ai miei occhi, il volto della sofferenza , il volto di una donna che amo , il volto di una madre che ama , il volto di una sposa che ama e che amo .

Anna la donna che Dio mi ha posto accanto , Anna la vocazione che Dio ha in me suscitato , Anna il volto di Dio che cercavo e che non trovavo perché velato da una densa nebbia , ora è chiaro è luce ed è gioia .

Mi sono steso accanto nel mio posto di sposo,ho preso la sua mano di madre , di sposa dormiente , ha trasferito alla mia calore , vita , quella mano che non riesce più a reggere un bicchiere .

Dal sonno una domanda . “ Perché piangi ? ” . e piangendo nel silenzio della notte mi consolavo guardando tutte quelle stelle appese alle pareti del nostro mondo , brillavano, brillano , brilleranno . ( Quelle stelle sono le tante fotografie che fissano i momenti belli della nostra vita ),

Poi ho guardato a fondo nel mio cuore e anche lì come d’incanto una miriade di stelle , do volti ,che sorridevano trasmettendo gioia . Chi può dire che l’incontro con la morte sia così dolce e amaro nello stesso tempo ? Amaro perché è impotenza e dolce perché è potenza . Non puoi fermarlo, stopparlo , ma sveglia il tuo cuore e lo obbliga ad amare . Mi resta ora il silenzio ed il vuoto , ma sento in me che se mi svuoto piano piano di non so cosa , vero è che piano piano mi riempio di non so cosa .

Credo sia il tuo volto Dio , che riempie il mio vuoto e porta dolci suoni alle mie orecchie .

Ti ringrazio signore della tua prorompente presenza e ti ringrazio di tutte quelle stelle che ha i acceso, luce eterna nel cuore, nella nostra vita .

 

Biella, 26 aprile 1999

 

E’ mezzogiorno , ti chiamo ma non senti più l’esile timbro della tua voce , odo solo il suone delle campane . La pace come un torrente in piena dilaga nel mio cuore .

 

Biella, 26 aprile 1999

 

Penso alle cose che avrei dovuto o potuto dirti , ora non c’è più tempo !

Sbaglio ed èil Signore a correggermi , ho tutto il tempo a disposizione perché tu sei : la mia eterna Sposa !

 

 

Biella, 27 aprile 1999

 

Ho sete ! La stessa frase di Gesù sulla Croce : “ Ho sete ! “

Ti porgo un sorso d’acqua Signore , sei Tu che me la chiedi ; le dà sollievo , Ti dà sollievo , mi dà sollievo ……… ma tutto ciò ha un prezzo troppo alto !

 

 

Biella, 1° maggio 1999

 

Dio non toglie dignità a chi incontra o a chi va incontro alla morte ; angoscia esuberanza,agitazione sono realtà di quel preciso attimo .

Dio non toglie dignità alle sue creature , sono esse con atto volontario e libero che possono rinunciare alla loro volontà .

Io ho perso la mia dignità di fronte al dolore perché mi ha vinto la stanchezza , non ho reagito ,la mia testa ciondolava e i miei occhi si chiudevano non dal dolore come Anna, ma dalla stanchezza .

Oggi mi ha colpito molto , ha detto : “ avrei tanto voluto guarire “.

 

Biella, 1° maggio 1999

 

Sussurri :“ sono umile” e poi ancora : “ sono umile “, è iniziato il tuo dialogo intimo con il Padre.

Un senso di tenerezza e di amore mi avvolge : “ Ti amo “ .

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Primo blog

21.04.2014 11:42

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