ACAB, GEZABELE, CAPI ED ANZIANI DELLA CITTA' DI NABOT E NABOT DI IZREEL

16.07.2015 11:07

E’ mio dovere di uomo , dunque di prete , oggi chiedere scusa, a don Davide, a  nome e per conto di questa diocesi ( totalmente mancante della guida del suo pastore ) per come è stato trattato moralmente ,spiritualmente e fisicamente .Ordinato prete 3 anni fa ,dopo l’ordinazione è stato letteralmente abbandonato , lui , per anni stimato insegnante di religione presso gli istituti cittadini , proficuo ed arguto studente tanto da concludere in meno di 2 anni il corso di licenza intrapreso presso la facoltà teologica di Milano, all’indomani della sua ordinazione è stato messo da parte ,ignorato ,escluso perché reo di dimostrare una spiccata personalità, una vita semplice , priva di pretese , sobria , doti che hanno suscitato invidia in un mondo ( quella commistione di preti e laici ,o meglio di mancati laici e di mancati preti ) abituato ad eterni studenti d’età che saccheggiano le casse delle associazioni preposte alla formazione scolastica dei preti e appositamente uso il verbo saccheggiare perché chi non conclude in 5 anni un corso di due o chi non lo conclude affatto non conseguendo la licenza ( e di questi uno siede al prestigioso tavolo della troika ,l’altro segue come un’ombra nelle funzioni solenni il presule ) vive sulle spalle degli  altri, per certa  letteratura rosa questi sono detti mantenuti per la scienza medica parassiti . La vita ritirata ,morigerata , sobria ha sempre dato fastidio ad un clero per la maggior parte mangione e beone con la benedizione di monsignore . Il suo inserimento in parrocchia , nella migliore della diocesi ,leggendo il resoconto della visita pastorale di monsignore  ( l’assente pastore della diocesi  )è stato osteggiato perché uomo e prete capace e tali capacità andavano a concorrere con il modo di condurre la pastorale parrocchiale ,quella pastorale venduta dal parroco ad un pugno di laici clericali , una pastorale non consegnata ma abbandonata in mano a laici che secondo quanto indica il Concilio dovrebbero occuparsi dei lori ambiti mentre in questa realtà ecclesiale gli si permette per opportunismo di sostituirsi al sacerdote nell’educazione spirituale dei giovani sino a dilagare a macchia d’olio nelle liturgia delle funzioni stesse e nell’organizzazione della parrocchia . Ogni ambito gli è stato precluso ,ogni occasione in questi tre anni sono stati motivo di accantonamento e studiato e metodico abbandono e maligna e malefica indifferenza , colpevoli laici ,parroco con la solenne e complice benedizione di monsignore ; ma colpevole anche un clero che poco interessato e attento  permette il dilagare ed il proliferare di questi atteggiamenti che giungono a delegare a confratelli letteralmente collusi ad un progetto satanico di disgregazione del tessuto sociale del clero stesso a scapito di alcuni e a favore di prescelti ,atteggiamento che ha portato all’abbandono di altri preti che sono giunti ,pochi anni orsono , testimone tutta la diocesi ,a gesti estremi : si vocifera di quattro casi , e questo bisbiglio serpeggia nei discorsi sussurrati del clero mentre è urlato negli ambienti  di quei laici clericalizzati che vive di pettegolezzi di un mondo che per loro è mancato e mancante . In questi giorni sono alla ricerca di una lettera il cui autore è un canonico della cattedrale , lettera che è stata indirizzata nell’anno 2007 ad Eco di Biella dallo stesso canonico affinchè venisse pubblicata alla sua morte e potesse giungere a chi governa questa terra di nessuno ; sarà interessante leggerne la psicologia. Notando sempre la carenza nell’ attualizzare la Sacra Scrittura ,  invito la gente sottointesa a leggere e magari riconoscersi nel racconto del primo libro dei Re 21,1-15 .

Intanto don Davide , ieri ai primi Vespri della Madonna del Carmine,ha iniziato il suo discernimento ( postulandato ) nell’ORDO FRATRUM DISCALCEATORUM BEATAE VIRGINIS DE MONTE CARMELO ,il Signore l’ha chiamato all’essenziale, perché il di più viene dal maligno .