AGNELLO IN MEZZO AI LUPI

03.07.2016 08:01

Sono anni che si sente commentare , l’odierno brano di Vangelo ( Lc. 10,1-12.17-20 ), da un’omiletica che associa il racconto , alla mancanza di vocazioni sacerdotali , e molto spesso , in riferimento a ciò , nelle intenzioni di preghiera viene usata una frase del brano testè ascoltato : “ Pregate dunque il padrone della messe, perché mandi operai nella sua messe ! ” . Dobbiamo chiederci se fosse intenzione del Cristo istituzionalizzare la Chiesa , renderla cioè l’istituzione che spesso appare . Credo che la risposta a questo quesito sia racchiusa nell’ultima frase del brano di Vangelo proposto : “ … rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli “ . La frase riporta il cristiano di fronte al mistero dell’eternità …. quella frase , pronunciata dal Cristo , annuncia l’eternità e l’eternità si acquisisce con la grazia che ci è conferita nel battesimo ….. da quell’attimo diveniamo e siamo realmente ed eternamente figli di Dio come scrive nella sua lettera Giovanni ( 1 Gv. 3,1 ) : “ Vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio , e lo siamo realmente ! “ Ecco spiegato perché i nostri nomi sono scritti nei cieli perché ciò che siamo , cioè la nostra dignità e la nostra identità per Dio , per la nostra fede in Lui , la nostra speranza in Lui , cioè per il nostro credo , divengono eternità . Divenuti figli di Dio , diveniamo divini , ogni differenza viene appianata …. il padre non fa distinzioni tra i figli , perché generati da lui , sono carne della sua carne , sangue del sangue , il vincolo della famigliarità è stretto , unitivo , unico ….. quel figlio può dilapidare tutte le sostanze del padre e abbandonarlo , ma il padre lo attende e lo attende sulla soglia di casa pronto a far festa per il suo ritorno sperato . Leggiamo in Luca ( 11, 11 ) : “ Quale padre tra voi , se il figlio gli chiede un pane gli darà una pietra ? O se gli chiede un pesce , gli darà al posto del pesce una serpe ? O se gli chiede un uovo gli darà uno scorpione ? “ . Cari amici di chiesacontrocorrente , ognuno di noi in forza della sua dignità e della sua identità ricevuta , è chiamato a essere “ agnello in mezzo ai lupi “ , il Signore si rivolge ad ognuno di noi per andare “ lungo la strada “ , una strada che non è indicata da Dio ma da noi intuita , perché Dio è rispettoso della nostra libertà e sveglia e pungola le nostre capacità , la nostra fantasia , la nostra creatività , la nostra attenzione e intuizione perchè la nostra realizzazione divenga atto , dunque gioia : “ ….. rallegratevi dunque ….“ leggiamo nel brano lucano . Il battesimo rende ognuno di noi , re , profeta e sacerdote siamo in grado di governare , santificare e annunciare … cosa ? La nostra vita , che in Dio è vita divina , dunque annunciamo la vita di Dio . Se parlo con Dio , parlo di Dio e viceversa se parlo di Dio parlo con Dio …. non è esclusività degli uomini di Chiesa manifestare e annunciare il Signore , ma di ogni battezzato , di ogni uomo che si professi cristiano . Il cristianesimo è l’assunzione di responsabilità dirette , le responsabilità di un figlio , che ogni figlio ha nei confronti del padre e della famiglia di appartenenza , e nelle responsabilità è compresa la testimonianza attraverso la propria vita cioè il comprendere di essere “ agnelli in mezzo ai lupi “ . Non possiamo sottrarci alle responsabilità assunte con il battesimo , abbiamo dato la nostra parola , ci siamo assunti un impegno, confermato con il sacramento della Confermazione , questo impegno è stato preso con Dio che è fedele come leggiamo nel libro del Deuteronomio ( 32, 4 ) : “ E’ un Dio fedele , e non inganna …. “ e Paolo nella seconda lettera a Timoteo (2 ,13 ) scrive : “ …. se noi manchiamo di fede , egli però rimane fedele , perché no può rinnegare se stesso … “ il Dio che mantiene le sue promesse attraverso un segno, l’unzione … ricordiamo che anticamente ,si ungevano i re ,i profeti e i sacerdoti … e la Chiesa oggi per fedeltà a Dio continua a impartire questo segno … ad ognuno dei suoi figli … ad ogni battezzato …. ad ognuno di noi fratelli cristiani . Queste promesse , queste nostre responsabilità sono la nostra gioia … e la gioia ,scaturisce dalla fedeltà. La gioia è equilibrio , sinfonia . Dio è gioia perché fedele , malgrado “ soffra “ per l’infedeltà dell’uomo , ma la sua “ sofferenza “ è vinta dalla sua fedeltà … chi rimane fedele alle sue promesse è in pace , gode della pace , premio alla fedeltà . La stessa natura trinitaria di Dio , ci parla della sua fedeltà e della sua gioia , la sua vita trinitaria , a cui siamo invitati , è gioia senza fine , festa senza fine , Dio dunque attraverso la sua Chiesa unge ognuno di Dio , conferendo a tutti i battezzati la stessa dignità regale , profetica e sacerdotale e non pone distinzioni , né tanto meno le istituzionalizza .Se siamo unità , in forza di quell’unzione , se siamo figli in forza del battesimo non siamo istituzione ma famiglia , significatamente di più di comunità , in cui ogni differenza è vinta , in cui non si è giudicati per le nostre capacità , ma in forza dell’amore e della misericordia .La parola , dunque , il Verbo fatto carne , Cristo , Dio stesso pone ogni sua attenzione ad ognuno di noi , la pone in forza del sentimento della paternità che è vincolo di sangue e di amore e se ciò è vincolo politico dunque istituzionale allora : “ Beata la nazione il cui dio è Il Signore ; beato il popolo ch’egli ha scelto per sua eredità “ ( salmo 33,12 ) .