AI PIEDI DI EDITH

06.10.2015 08:56

“ Lungo è il cammino per passare dall’autocompiacimento del buon cattolico , che compie i suoi doveri , legge un buon giornale , vota nella maniera giusta ecc. , ma per il resto fa come gli piace , ad una vita che si lascia guidare per mano da Dio ed è caratterizzata dalla semplicità del bambino e dall’umiltà del pubblicano “ . Sono parole scritte dalla carmelitana scalza Teresa Benedetta della Croce al secolo Edith Stein incenerita, polverizzata nel campo di concentramento di Auschwitz , santa della Chiesa di Dio e prossima dottore della Chiesa . Dedico questo pensiero , questa massima , queste parole a quei borghesi benpensanti amici di monsignore , quelli che gli fanno da collo di pelliccia sempre appiccicati addosso , che si sentono buoni cattolici , irreprensibili, leggono Il Biellese ( il bisettimanale diocesano ) e ne sono abbonati perché si sappia in giro che sostengono la Chiesa  ,ma non l’Avvenire preferendogli Il Corriere della Sera o la Stampa e il Sole 24 ore perché amano la finanza  , votano secondo i desideri di monsignore , almeno così dicono  ( di sicuro sino a quando era in vita la Democrazia Cristiana) ma poi si permettono qualche amante  tradendo la moglie o fanno qualche viaggio con un’amica ,  maneggiano denaro , lo palpano, lo accarezzano  sino ad amarlo , considerano Dio un giorno alla settimana ,quando attraversando l’assemblea proclamano la Parola o il Salmo dall’ambone o leggono la preghiera  dei fedeli  poi si umiliano questuando all’offertorio , per poi gestire morbosamente il potere in ogni ambito e non lo “mollano” , amano mostrarsi con le massime autorità della Chiesa locale , che non contraddicono mai apertamente , per poi “ tagliargli la giacca” quando è il momento, nel segreto con gli amici più intimi che sono i primi a tradirli perché da loro sono stati traditi , passano come le prostitute , da un vescovo all’altro , da un vicario all’altro , da un parroco all’altro mantenendo sempre le stesse posizioni, gli stessi privilegi, gli stessi incarichi  . Si auto-compiacciono a tal punto da sentirsi non importanti ma indispensabili. Si sentono arrivati perché fanno le vacanze con il prete , spesso gliele pagano  ,lo ospitano nelle loro case al mare o in montagna o oltre  oceano , comprano e vendono esseri umani come al tempo di Abramo Lincoln  , si spingono sino a rubare posti di lavori ai giovani o impedendogli con la loro imbarazzante presenza il naturale passaggio  da una generazione all’altra . A loro sono perdonate , taciute , mascherate le cattive amministrazioni , i debiti , le perdite di denaro spesso nelle speculazioni in borsa .  Sono borghesi , reazionari , incapaci di amare la comunità che sfruttano e usano sino ad arrivare all’abuso , le impediscono di crescere ed espandersi  ed i numeri mi danno ragione . Sono morti viventi , morti che camminano , sepolcri imbiancati come li definisce il Cristo , belli e gradevoli alla vista mentre al loro interno contengono marciume , decomposizione , disfacimento , corruzione e morte , cioè assenza di vita . Che bello e confortante che una donna che ha dimostrato la sua dignità e la sua personalità affrontando la morte con onore e coraggio non certo con rassegnazione , con la sua vita capace di scelte uniche , fondamentali e definitive , dipinga il ritratto di questa gente meschina e gli ponga davanti due vie la semplicità di un bambino ( che questi generalmente schiacciano associandolo ad un sempliciotto ) e l’umiltà del pubblicano  ( di cui questi generalmente scartano considerandosi superiori ) in tutti i casi è certo il loro esempio : non si lasciano guidare dalla mano di Dio ,dunque se ne preda atto e le debite distanze ……. ma   sono le amicizie che contano di cui si circonda monsignore .