ANIMATECI.... PERCHE' ABBIAMO PERSO L'ANIMA

08.04.2015 08:44

Scusate l’ignoranza ma ho guardato il programma della “ Giornata dei ragazzi” che si è svolta ieri a Muzzano e ho constatato che manca la celebrazione della santa Messa. Secondo programma è prevista la preghiera, un’ora e mezza, ma non è scritto che all’interno di questo spazio di tempo è prevista la messa. Io non ho mai, dico mai partecipato alla giornata di Muzzano, così ho chiesto agli “addetti ai lavori”, i quali mi hanno confermato che la santa Messa nella Giornata dei ragazzi organizzata dalla diocesi a Muzzano non è in programma, e non lo è mai stata. Eppure la santa Messa è punto nodale, centrale per la nostra fede, siamo reduci dalle festività pasquali centro e fulcro di tutto l’anno liturgico, tanto che all’Epifania, dopo la lettura del vangelo si dà l’annuncio (se si vuole cantato), del giorno della Pasqua: “…centro di tutto l’anno liturgico è il Triduo del SIGNORE CROCIFISSO, SEPOLTO E RISORTO che culminerà nella DOMENICA DI PASQUA il, (per quest’anno) 5 aprile”, ciò che riporto è tratto dal messale romano. Nella santa Messa si ricorda il sacrificio del Signore, presente in corpo, anima e spirito (S Paolo), nella proclamazione della Parola e sotto le specie eucaristiche. Se per noi fedeli, formatori, sacerdoti, catechisti, il radunarsi attorno alla mensa della Parola ed alla mensa eucaristica non è punto centrale, ma lo è l’animazione, il gioco, la preghiera, il pranzo al sacco e la merenda conclusiva, allora si comprende, si deve comprendere la defezione dei fedeli. Intanto i giovani radunati sono “cammellati”, radunati e portati, dovremmo avere il coraggio di lasciarli liberi di decidere… e poi fare i censimenti; infatti venerdì prossimo il giornale diocesano pubblicherà il censimento ma non dirà, non spenderà una parola sul fatto che la Messa non è stata celebrata. E poi scusate se mi ripeto, ma il denaro, il dio denaro, l’idolo, lo sterco del diavolo (per citare papa Francesco)… nel programma quattro sono i punti per i responsabili per la logistica: 1, conoscere il numero dei ragazzi e degli animatori (censimento), quindi dei giochi, sempre giochi, non si parla più ai ragazzi, ma li si fa giocare, e pensare che avrebbero bisogno di sentirsi parte del mondo reale e non di quello virtuale; 2,3, soldi, soldi, iscrizioni e offerte per la “carità”, e pensare che Dio è carità, Deus caritas est, mi fa venire i brividi accostare il denaro alla parola carità, cioè amore, cioè Dio; ma sono i tempi di una chiesa con la c minuscola, trasformata da manager in istituto di credito e luogo di divertimento, di quel divertimento mondano; 1, 4 ancora giochi, il divertimento, ma il divertimento è un’accusa secondo Pascal, mentre il riso pasquale dato dal suono delle campane nella santa notte della veglia, è da spiegare ai ragazzi. Il cristiano trae gioia dalla risurrezione perché in essa è la libertà del vivere, dell’essere, ciò che si è, gioia nel prendere coscienza di sé, non di una realtà che non c’è, o che è creata da altri, nella quale per gioco ho un ruolo, solo per gioco. Il ruolo in Cristo, il mio ruolo è per la vita, forse dovremmo spiegare questo e lasciare che i ragazzi si facciano una bella partita a pallone con i pali delle porte fatti con le maglie… Poi si scimmiottano i sacramenti, l’acqua che cambia colore, diviene rossa… in un teatro alla presenza del presbiterio con la presenza del suo vescovo, una doppia vergogna, la mancanza del sacramento e la sua riduzione a … magia e di lì, da queste stupidaggini che ha origine il più messa meno messe, … e alla fine si conta, sempre si conta, si contano pedine e denaro. Dovremmo  noi preti essere animati perché forse abbiamo perso …l’anima.