... ansia e tranquillità ...

26.11.2022 14:42 Presente e futuro sono i tempi usati nelle tre letture scelte dalla Liturgia della Parola oggi prima domenica di Avvento . Paolo alla comunità cristiana che era in Roma ,annuncia la consapevolezza del momento ovvero svegliarsi dal sonno e scrive che: “ ... la nostra salvezza è più vicina di quando diventammo credenti ...”. Dunque fratelli consapevoli ed edotti da ciò, secondo l’apostolo è giunto il tempo di indossare : “ ... le armi della luce ... “ di comportarsi : “ ... onestamente ...” rivestendosi : “ ... del Signore Gesù Cristo ... “ . Con queste parole Paolo dunque spinge noi , oggi ad un’ azione repentina , presente qui , subito , adesso . Subito , immediatamente si deve cambiare il mondo e il mondo deve cambiare , l’auspicio è che il mondo deve svegliarsi dal torpore in cui è caduto , che lo avvolge e che non gli permette di agire . Il mondo addormentato è statico , non certamente dinamico , non certamente volto a creare ,ma solamernte a sognare . Il sogno è necessario , utile a percepire la visione , per tradurla poi in realtà , la realtà , il nostro vivere, l’oggi, l’adesso , il presente . Pensiero dunque , e come conseguenza azione . Pensiero, ovvero principio di ogni cosa , ciò che stà prima, poi azione ciò che sta dopo , ciò che consegue al pensiero che non è meno importante ma è certamente subordinato a ciò da cui deriva , da cui ha origine . L’azione dunque ha origine , prende forma con il pensiero , con il sogno , con la visione . Il presente , sgrammaticamente l’ora , il subito , l’adesso è comunque conseguenza del passato : se incontro Dio è perché è venuto ,ciò che è passato dunque è presente , e Dio è presenza che è altro rispetto alle esperienze comuni , è un fenomeno straordinario nella vita dell’uomo e ,se ciò è presente , sempre presente , migliora la nostra esistenza . Diversamente da Paolo, Isaia specula sul divenire , su ciò che accadrà ,che dovrà accadere in futuro , dopo ,domani , nel tempo : “ ... alla fine dei giorni ... “ ovvero quando tutto sarà certezza , nel tempo della stabilità ( agognata dai popoli di questo mondo , non dai potenti che amano piuttosto la guerra alla stabilità di qualsiasi natura sia, sia essa fisica o psicologica ). Solo “ ... alla fine dei giorni ... “ cesserà la guerra , le guerre annuncia il profeta : “ ... Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri , delle loro lance faranno falci ; una nazione non alzerà più la spada contro un’altra nazione , non impareranno più l’arte della guerra ... “ . La fine dei giorni è dunque l’avvento dell’avvenimento , del fenomeno , cioè di ciò che si è atteso, della nuova realtà che si vive già adesso , perché è sì ora la realtà , ma è per sempre , per l’eternità . Il cristiano incontra Dio, ha incontrato Dio perché Dio è venuto , perché Dio è realtà ,eternamente realtà perché da generazioni l’incontro con Dio è realtà , perché Dio si lascia incontrare , si lascia esplorare , finanche manipolare da ciò che ha creato , dalla creatura e dalla creazione e nella sua Parola fatta carne si rende disponibile al dialogo , all’incontro . Dio , dialoga con chi lo vuole liberamente incontrare dunque conoscere . Anche Gesù attraverso il vangelo di Matteo che oggi è stato proclamato si rivolge a noi invitandoci ora subito , adesso , senza perdere altro tempo a vegliare : “ ... Vegliate dunque ... “ .E’ l’invito a star svegli ,a badare , proteggere , vigilare , a tenere sotto controllo , ad assistere ma anche studiare ,lavorarare , dialogare nella prima parte della notte è questa l’etimologia del verbo vegliare . Dunque dedicare tempo , quel tempo , il tempo in cui si è soli , in cui si è soliti sognare , pensare ,il tempo in cui si viene in contatto con la visione , ad incontrare l’oggetto dei nostri pensieri , dei nostri desideri della nostra speranza, vivere in pace con i prorpri pensieri , a conoscerli per conoscere se stessi , prendere coscienza di ciò che sta oltre alle nostre esperienze : lo straordinario e a comprendere , conoscere che lo straordinario non è altro che l’ordinario che ,conosciuto, lo straordinaro diviene anch’esso ordinario . Dio , lo straordinario , se conosciuto , se incontrato diviene ordinbario , cioè d ’ogni giorno e per ogni giorno ,adesso qui , subito , ora , e non dopo : “ “ ... Sta scritto infatti:Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì,né mai entrarono in cuore di uomo,queste ha preparato Dio per coloro che lo amano ... “ . Fratelli questa riflessione di S.Paolo ( 1 Cor.2,9 ) è oggetto del nostro credo e della nostra fede che , sempre secondo il pensiero dell’Apostolo (Eb.11 ,1 ) è : “ ... fondamento delle cose che si sperano e prova di quelle che non si vedono ... “ affinchè, scrisse ancora Paolo (2 Cor.4,18), non si fissi : “ ... lo sguardo sulle cose visibili, ma su quelle invisibili... “ perché ... “ ... Le cose visibili sono d'un momento, quelle invisibili sono eterne ... “ . Dio ha dunque preparato il terreno , ha creato le modalità e ha causato l’incontro con l’uomo per poter essere a lui sempre presente, continua Presenza : la Presenza e nella presenza ciò che consegue , amicizia , sponsalità , comunità . Alla comunità cristiana che era in Corinto Paolo scrisse (1 Cor.12,24-25 ) : “ ... Dio ha composto il corpo, conferendo maggior onore a ciò che ne mancava, perché non vi fosse disunione nel corpo, ma anzi le varie membra avessero cura le une delle altre ... “ .Paolo definisce persona la composizione di corpo, anima e spirito a cui aggiungere la divinità ,la vita di grazia acquisita mediante il sacramento del battesimo . Delle quattro componenti della persona tre sono quelle ritenute dall’uomo , dal pensiero debole , inesistenti non essendo evidenti , mentrte il pensiero Paolino , che traduce il pensiero di Dio, ritiene la persona unità di corpo anima e spirito e di divinità e ciò : “ ... perché non vi fosse disunione nel corpo ... “ . Benchè vi sia una barriera, valicabile solamente con la morte o con una privata visione ( ne sono un esempio i mistici ) tra questa realtà “... e la vita del mondo che verrà ...” , secondo la nostra professione di fede , Paolo scrive ( 1 Cor.13,12 ) che : “ ... Adesso noi vediamo in modo confuso, come in uno specchio; allora invece vedremo faccia a faccia. Adesso conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch'io sono conosciuto ... “ . Malgrado questo nostro vedere in modo confuso , questo percepire, siamo già posti di fronte alla realtà definitiva , essa è dunque già presente e Presenza , ne facciamo già esperienza , viviamo già lo straordinario , o meglio lo straordinario è già l’ordinario , percepiamo già una pulsione di vivere il Cielo anche qui sulla terra , rendiamo vivibile ciò che sta sopra di noi e sopra al mondo . Questo ci insegna il periodo di Avvento , esso fa comprendere che sono state abbattute le distanze tra la divinità e l’uomo , perché la divinità è uomo affinchè noi si potesse divenire divinità come Dio è Divinità .L’avvenimento celebrato e che si celebra è che Dio si è abbassato affinchè l’uomo fosse elevato , affinchè l’uomo fosse attratto e attirato da ciò che è al di sopra di noi : “ ... e io, quando sarò innalzato dalla terra, attirerò tutti a me ... “ .(Gv.12,32 ) Fratelli svegliamoci , rendiamoci conto che non per nostro volere siamo stati elevati dunque viviamo in pace e di pace e che questa sia il nostro presente ed il nostro futuro . Dice il Signore Gesù : “ ... Pace a voi ! ... “ . ( Gv.20,19 )