ANTI...CONFORMISMO; CONTRO...CORRENTE!
Si esalta Padre Turoldo ,tutti lo hanno letto ,tutti lo conoscono a fondo , io no , non ho letto uno solo dei suoi libri , ma “spizzico” qua e là , sono ignorante , molto ignorante , d’altra parte della mia formazione responsabili sono il vescovo di questa diocesi ed superiori del seminario cittadino da lui nominati , ma nel mio “spizzicare” leggo delle affermazioni del servita che mi stupiscono oltre ad accendermi come un cerino e guardando a chi in questi anni vantava di conoscerlo , associo questa gente ai” radical chic”militanti di quella sinistra borghese che amano le maglie di Kashimir e i capi firmati ,preti compresi , gente alla quale fa letteralmente schifo chi è in difficoltà ma la frequentano attraverso il volontariato per pacificare la loro coscienza e avere ,guadagnare ,visibilità . Questa gente si fregia di frequentare gli pseudo intellettuali del clero , siede nelle prime file nelle serate di formazione ,negli incontri e nelle conferenze ,vantano e sventolano il “ pedigree” del perfetto cristiano ,si accaparrano i primi posti nei banchi delle chiese e amano sedersi in presbiterio e monopolizzare gli amboni proponendosi continuamente - tra la soddisfatta accondiscendenza dei preti - come lettori , salutano tutti sorridendo per autopromuoversi e destare simpatia ( ricordate il Vangelo di un tale Gesù Cristo : “amano i primi posti nelle sinagoghe , i saluti nelle piazze …. “) ma in fondo, complice la classe sacerdotale, sono pronti a tramare per uccidere il Signore – l’hanno già fatto 2000 anni or sono l’ hanno ripetuto per 2000 anni sino ai giorni nostri e sono pronti a farlo da qui all’eternità - e di conseguenza sputare sui commenti di Padre Turoldo che vi allego. Gesù dalla croce si rivolge a questa gente e a questo clero esclamando : “ Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno “ . Uccidere il Signore oggi non significa appenderlo materialmente , fisicamente alla croce , - anche quello - ma demolirne l’immagine, promuovendo se stessi : è l’idolatria il peccato più grave della Sacra Scrittura ,della Parola di Dio. Il popolo di Dio ,il santo popolo di Dio è stanco e stufo di questa gente di questi borghesi , di quei poteri forti che rappresentano e che si permettono di comprare , che si sono comprati un certo clero decadente e ignorante seguace ed avido di denaro, potere e orge di ogni genere , facilmente corruttibile , al soldo del migliore offerente. Questa gente gioca , con la benedizione di parte della classe sacerdotale che anch’essa gioca con loro perché non hanno mai finito di giocare al buon samaritano , di giocare sulla pelle dei malcapitati . Il buon samaritano , in fondo conduce il malcapitato all’albergo e paga le sue cure, gesto encomiabile ma non è amore ,è compassione ,elemosina , ma non amore, carità . Un padre , una madre resta stabilmente al capezzale del figlio se è padre e se è madre . Questa gente paga, dunque può fregiarsi del titolo di buon samaritano se lo appiccicano addosso e lo sfoggiano in barba al Vangelo : “ non sappia la mano destra cosa fa la sinistra “ e certo clero li promuove a buoni samaritani allungando di soppiatto, subito dopo , le mani per ritrarle sporche dello “sterco del diavolo” per usare le corrette parole del Santo Padre . Interessante vedere a questo proposito il film “L’assoluzione “ con i magistrali Robert De Niro E Robert Duval . Così funziona ed è sempre Padre Turoldo ad affermare con la complicità di Don Gnocchi : “Un giorno – ormai sono passati parecchi anni – con don Gnocchi abbiamo fatto una statistica e una verifica sulle forme di assistenza di qualsiasi tipo. Ebbene il risultato circa la distribuzione degli incassi era questo: che l’ottanta per cento andava all’istituto, o all’iniziativa che fosse, e solo il venti per cento (nel caso fortunato) andava agli interessati, cioè ai poveri, o agli assistiti. Così almeno avveniva una volta, tanti anni fa!”
Il Cristo come scriveva Turoldo è quel cappellone , cioè l’inviso a quei borghesi benpensanti e perbenisti che intasano le sacrestie ,gli oratori e gli episcopi ,che “ dopo avere escluso preti e leviti ; dopo avere condannato religione ,ordine e politica ,è proprio lui ,il Cristo , che si proclama l’unto di Dio , l’inviato ,l’atteso dei secoli come salvatore e liberatore d’Israele e dell’umanità “ , e conclude Turoldo “ Più provocatore di così è impossibile perciò non poteva non essere ucciso “ . La fortuna di quel cappellone è stata che il suo movimento ha avuto successo , dunque i leviti , i farisei ,gli scribi , per potere sopravvivere a se stessi si sono riciclati nei secoli sino ai giorni nostri e noi ce li siamo trovati e li dobbiamo sopportare , noi santo popolo di Dio , li dobbiamo subire in quel loro lezioso modo di proporsi e di essere imposti .
Io non concordo affatto che l’immagine del Cristo sia da accostare a quella del samaritano ,anche se i Padri della Chiesa propongono ciò , non è certo la loro visione dogma di fede , credo piuttosto che l’immagine del Cristo sia da associare all’incontro tra Francesco di Assisi ed il lebbroso caratterizzato da quell’abbraccio in quel tempo, quando la lebbra era considerata una malattia contagiosa , Francesco forte della fede si abbandona al totale affidamento , non alla sua borsa ( come il samaritano ed i borghesi ) ma al tesoro inesauribile che scaturisce dal Signore stesso, è quel gesto che ha cancellato in Francesco l’onta del perbenismo e ne ha fatto non un santo ma un uomo , che con il suo vivere ha fatto e fa ancora oggi vergognare . Non per niente al primo capitolo, detto delle stuoie, dell’ordine da lui fondato e con lui presente , da quegli scribi,farisei ,leviti eredi di quelle classi che per secoli si erano riciclate , fu messo da parte . Questa gente in medicina è identificata con la parola parassita , vive succhiando la linfa della vita e della Vita , compromette la salute del santo popolo di Dio togliendogli , negandogli Dio . E’ luglio ricordando le rivoluzioni del 4 e del 14 luglio di qualche secolo fa ,riprendiamoci, riconquistiamo la nostra identità : caratterizziamoci ,caratterizzando il nostro modo di essere cristiani , “ non conformatevi alla mentalità di questo secolo “