Antropocentrismo
25.06.2017 23:09
“ Nessuno sfarzo , nessuna festa . Ma una Messa solenne a cui farà seguito un rinfresco … “ e poi ancora “ …. come nel suo stile semplice e diretto … “ leggo sul quotidiano La Stampa l’articolo per i 50 anni di sacerdozio dell’ordinario di Biella . Se proprio non si vuole fare “ nessuno sfarzo “ e “ nessuna festa “ , e si è “ semplici e diretti “ , non si festeggiano i 50 anni di sacerdozio , non si affiggono nelle bacheche di tutte le chiese della diocesi manifesti in cui si annuncia la festa ….. non si fa stampare un inserto di 20 pagine all’interno del giornale diocesano , che conta 20 spazi pubblicitari ( operazione finanziaria , la mammona di cui Gesù mette in guardia ) , con stampato in ogni facciata ( anche quelle delle pubblicità a tutta pagina ) lo stemma episcopale …. non ci si fa intervistare da un quotidiano . Dunque ….. festa sfarzosa per i 50 anni di sacerdozio dell’ordinario di Biella . E’ una critica la mia ? Nient’affatto è una costatazione , leggo , semplicemente leggo e osservo , e soprattutto penso , che l’ordinario ha tutti i diritti di festeggiare , ci mancherebbe , ma non giochi a fare il modesto , perché la parata che ha messo in moto smentisce l’improvvisata , lascia intendere ad una richiesta e voluta organizzazione capillare .
Come cristiano , e prete quello che non capisco è ritenere che la S.Messa celebrata per questo forzato evento sia stata volutamente preceduta dall’aggettivo solenne ….. ma ogni Messa è solenne …. ogni Messa …. Per i profani come me , vedere scritto che quella Messa è solenne viene da chiedersi : “ ….ma le altre …. ? “ No tranquilli , tutte le Messe sono solenni , è solo che lasciarsi trasportare dall’enfasi spesso fa perdere il senso e il significato delle parole …. spesso anche il lume della ragione … ma attenzione Francisco Goja con una sua acquaforte ammoniva che “ … il sonno della ragione genera mostri … “ è già capitato …. e incomincia così , da quel … va tutto bene ….. Roma per toma insomma … attenzione all’uso delle parole ed degli aggettivi .
Stamattina nella recita del Mattutino ( la preghiera dell’alba che i ministri promettono , nella loro ordinazione , di recitare giornalmente ) è proposto un brano tratto dal primo libro di Samuele ( 16, 1- 13 ) . In esso emerge l’atteggiamento umano , insomma com’è fatto l’uomo …. Cari amici di Chiesa Controcorrente andate a leggere il brano di cui vi ho indicato gli estremi . Quando il Signore ordina a Samuele di andare a ungere Davide re di Israele , il profeta ha paura di essere ucciso dal re in carica , Saul , e manifesta al Signore il suo timore ,la sua paura , ma il Signore non gli risponde , non lo degna di risposta , gli indica solo cosa deve fare . Siamo fatti così , tutti fatti così , uomini e ministri perché uomini …. si chiama autoconservazione …. ma non è finita …. quando è poi tra i figli di Iesse , il profeta individua nel futuro re quello più robusto di aspetto mentre il Signore lo ammonisce : “ … l’uomo guarda l’apparenza, il Signore il cuore …. “ …. beh di apparenza e autoconservazione in questi giorni si è fatto largo uso ….. e poco ci si è posti nudi , prostrati al cospetto della Parola .
Domani a riflettori spenti , ricorreranno i 50 anni della morte di don Lorenzo Milani , e l’accostamento di questo anniversario con quello che ieri si è consumato sotto le luci della ribalta , stride e fa pensare , riflettere …. una cosa è certa … che un Papa tra cinquant’anni non si recherà pellegrino a rendere omaggio alla memoria di chi oggi ha preteso di essere festeggiato , celebrato , né si è fatto vivo tra i tavoli del catering allestiti in quella piazza già centro di polemiche , per festeggiare un principe , ma si è recato a celebrare un prete povero dal linguaggio rude e schietto , spesso violento . Nella mia pochezza , con i miei limiti mi è parso di cogliere che gli articoli stampati in quelle 20 pagine allegate al giornale diocesano sono la solenne celebrazione di un uomo fallibile come tanti , di un peccatore come tanti …. ma perché dunque tanta enfasi ? Dov’è il Signore in tutto questo ? Siamo alle solite è l’uomo che ambisce alla prima pagina …. si definisce antropocentrismo ….. non per nulla Gesù osservando attentamente la moneta dell’Impero conia la celebre frase : “ …. rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio “ ( Mt.22,21 ) .