APERTI ALLA VITA... COME UNA VERGINE

08.12.2015 06:46

Abbiamo sentito proclamare nel Vangelo che l’Angelo , viene inviato , ad una vergine , in un luogo prestabilito , Luca ne specifica regione e città . La vergine è colei che è in attesa, in attesa di dare origine ad una comunità , che è aperta alla vita e in attesa della vita , che ama , ama Giuseppe ci fa sapere Luca e il suo nome è Maria . Abbiamo dunque un luogo , due sposi promessi o promessi sposi , il quadro della quotidianità , la storia delle nostre coppie . Il Signore per bocca di Luca ci sta dicendo che la sua venuta è nel quotidiano , nelle cose di sempre e di ovunque . Le cose di sempre , la quotidianità è l’amore e l’amore è attesa e apertura alla vita , trasmissione della vita , educazione alla vita , per la vita e dalla vita . Nella quotidianità c’è l’incontro continuo con il Signore , che viene non tanto quando lo invochiamo , ma è sempre presente e rassicurante : “ Rallegrati , piena di grazia , il Signore è con te “ . Il Signore dunque è sempre con noi . L’incontro con il Signore , secondo il racconto di Luca , porta turbamento , che è quel sano comprendere che non si può essere chiusi in se stessi ma aperti , fuori dalle logiche della pura conservazione , proiettati verso grandi cose : “ grandi cose ha fatto in me l ‘Onnipotente “ si rende conto Maria , la vergine , nel rispondere ad Elisabetta sua cugina cioè Maria comprende , è consapevole di essere ( come ognuno di noi ) al centro di un grande progetto , cosmico , non limitato alle quattro mura che ci circondano o alla sola nostra persona ma universale in cui noi assumiamo l’importanza che ci è dovuta in quanto persona a cui è stata conferita una dignità e da questa è maturata la nostra personalità, quella capacità di chiamare Dio Padre e di guardarlo fisso negli occhi perché degni e capaci e meritevoli di stare alla sua presenza , al suo cospetto . Il Signore è con me , con ognuno di noi , perché siamo figli suoi , come il Figlio è il suo Figlio  e come ogni buon padre , viene a visitarci ogni giorno , giorno dopo giorno, perché non può stare senza vedere la carne della sua carne , il sangue del suo sangue , colui che ha creato a sua immagine e somiglianza. L’uomo può fare meno di relazionarsi , di dialogare , l’uomo può escludere, ma Dio no , perché Dio con l’uomo ha stretto un patto , una alleanza ed è fedele alla sua Parola perché è lui stesso Parola , l’uomo no , l’uomo non è fedele , perché ha infranto e continua e continuerà ad infrangere la sua alleanza perché non è fedele , ha imparato a non essere fedele perché l’infedeltà gli conviene per opportunismo  , l’uomo non crede alle cose che spera e non accetta le cose che non vede . L’uomo non crede che Dio lo accompagna , non crede che Dio sia il suo fedele compagno crede a Dio quando questo soddisfa le sue continue richieste ……. continue richieste non una sua richiesta …. crede a Dio per un  breve lasso di tempo , che è il tempo , l’intervallo di tempo per chiedere un ulteriore favore .

Abbiamo parlato della vergine , e della sua apertura alla vita , e dobbiamo dire anche della sua attesa di un momento , del momento : l’unione . La vergine è colei dunque che attende l’unione per divenire unità , Genesi scrive che gli sposi lasceranno le loro famiglie per divenire una unica carne , cioè unità : “ per questo l’uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne “ . La vergine è dunque in attesa di ricevere . Questo ricevere , se accolto , ha come frutto il restituire , tutto avviene nella reciproca soddisfazione , il godimento che scaturisce tra dare e ricevere . Il frutto , ciò che genera la soddisfazione, godimento è il dono . Il dono è il reciproco darsi , lo scoprirsi e lo scoprire , il ricevere , l’annullarsi nell’altro , il perdersi nell’altro , per essere l’altro . Nel rapporto con il Signore , se c’è rapporto se intercorre rapporto c’è l’annullarsi ed il perdersi in Lui e Lui in noi . Si ama Dio ? Sì ! Si ama se c’è volontà , libera volontà di perdersi e annullarsi nell’altro , se c’è verginità d’attesa . La verginità d’attesa è quella che Maria vive con Giuseppe , la  verginità d’attesa è quella che Gesù indica in quel : “ chiamò a sé un bambino lo pose in mezzo a loro e disse - se non vi convertirete e non ritornerete come i bambini , non entrerete nel regno dei cieli “ . Gesù per bocca di Matteo , in questo brano di Vangelo appena citato ci dice che dobbiamo riacquistare la verginità , cioè il desiderio della disponibilità e vivere l’incontro per conseguire il dono : l’amore reciproco , il reciproco godimento e la reciproca soddisfazione che è l’unità della carne e perché fatti ad immagine e somiglianza di Dio unità dello spirito ,nello Spirito .

La vergine è dunque colei o colui che elabora , perché ha qualcosa da dare e da ricevere e ha qualcosa da crescere , dunque elabora , deve elaborare perché è lei che dopo l’atto unitivo attende il frutto dell’attesa , ciò che cresce in lei è vita che ha un inizio cioè la creazione che diviene generazione , continuità , trasmissione  , Tradizione .

La verginità è segno  di inizio , ed è inizio del segno . Chi è dunque la vergine ? E’ donna ? Oppure può essere anche uomo ? Paolo risponderebbe come ebbe a scrivere ai Galati : “ non c’è più uomo nè donna , perché tutti voi siete uno in Cristo Gesù “ . La Madre dunque , la vergine è una come noi siamo uno in Cristo Gesù .