... ascoltare , accogliere e trasmettere ....
18.01.2020 07:33
Fondamentale per la nostra vita di fede fratelli cristiani è quanto afferma Giovanni il Battista nel brano di Vangelo proclamato oggi , seconda domenica del Tempo Ordinario .
Abbiamo ascoltato queste parole , questa affermazione : ” … Giovanni testimoniò dicendo : << … ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio >> …. “ e ricordiamo anche le parole che Paolo invia ai Romani ( 10,9 ) : “ …. Poiché se confesserai con la tua bocca che Gesù è il Signore, e crederai con il tuo cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza …. “ .
L’affermazione del Battistadunque pura fede , ci rimanda a quanto si è proclamato nel Vangelo secondo Marco ( 1,40-45 ) che la liturgia della Parola ci ha offerto giovedì corso. Il lebbroso sanato , benchè ammonito da Gesù di tacere la sua purificazione , la sua guarigione : “ … si mise proclamare e a divulgare il fatto … “ si legge nel Vangelo .
Fratelli la Parola del Signore , che poi è di fatto la sua presenza in mezzo a noi , o meglio accanto a noi , in noi non può essere taciuta e deve essere testimoniata ; questo è il messaggio e questo è il nostro credo .
Se si ascolta la Parola non è possibile non divulgarla , trasmetterla , così ha avuto origine e si è diffusa la Tradizione , tramite l’ascolto e il tramandare , il passare il testimone all’altro …. ascoltare e trasmettere , perpetuare ,comunicare , immortalare , narrare , riferire , consegnare … quanti sinonimi .
Ma non basta , all’ascolto e al tramandare dobbiamo aggiungere , offrire la testimonianza , così come abbiamo ascoltato nel brano di vangelo : “ … Giovanni testimoniò … “ e poi di seguito “ …. ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio … “ .
Il testimoniare è l’azione del dare testimonianza , di trasmettere , di dichiarare , di costituire prova , di dare cioè certezza . Diamo certezza , comunichiamo con la nostra stessa vita , con la nostra persona , la nostra esistenza che Gesù è il figlio di Dio , come i martiri cristiani dei primi secoli chiamati non a caso dalla Chiesa nascente “ TESTIMONI “ .
La testimonianza dunque è vivere in prima persona ciò che si trasmette, che si tramanda . Se non vivo ciò che credo , il mio credo non è credibile , è labile , debole .
Gesù, e Matteo ( 23,3 ) lo riporta nel suo Vangelo , degli scribi e dei farisei che trasmettevono ma non vivevano la Legge , cioè la Parola dice : “ …. Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere, perché dicono e non fanno … “ .
I farisei e gli scribi di allora e di oggi non vivono la Parola , la usano e la abusano , ma non la vivono , perché viverla comporta rinunciare , comporta compromettersi .
I moderni e gli antichi scribi e farisei , in ogni ambito dell’ antica e della moderna società , adottano per vivere il compromesso , il meno peggio , pur di non rinunciare , scelgono la mediocrità scartando il valore .
In ogni decisione collegiale oggi , per mal vezzo , si adotta il compromesso , il venirsi incontro per evitare lo scontro , la contrapposizione che è sì confronto ma faticoso , oneroso , problematico . Coloro che dagli organi di informazione cercano di convincere che il confronto è compromesso e mediazione beh , non sono in linea con la Parola di Dio e se credenti devono confrontarsi con essa , non possono non farlo , non possono eludere la Parola, sottrarsi ad essa .
Gesù è categorico e radicale , Dio è categorico e radicale perché è Parola e vive la Parola sino in fondo sino a salire sulle croce . Gandhi affermava che la verità( che si trasmette con la parola e la si vive di persona ) si raggiunge con un ” … incessante crocifissione della carne … “ e Gandhi era unindù , non era cristiano , ma con queste parole dà a noi cristiani un insegnamento cristiano .
Dio Vive la Parola perché Parola , perché è la Parola vivente e perché la sua Parola crea , fa essere , fa esistere e l’esistenza non può essere un continuo adattamento , un continuo compromesso , una continua ed estenuante mediazione , l’esistenza è verità e la verità è unica e non molteplice , la verità non le verità , altrimenti è altro , ma non la verità .
Le cose che Dio ha dato all’uomo , le cose che Dio ha creato per l’uomo , per l’uomo l’amministratore del suo giardino “ sono ! “ e sono immediate , da subito e non mediate per dopo , per domani . Non sono “ un forse “ o “un non si sa ancora “ , sono certezza si legga il primo capitolo del libro della Genesi (1,3) : “ … Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu … “ . C’è in questo ombra di compromesso ? C’è nella creazione ombra di compromesso ?
La speranza cristiana , virtù teologale con la fede e la carità , è il credere , è la certezza che la radicalità di Cristo si realizza con le modalità e i tempi di Dio .
Radicalità divina , cristiana ? “ … Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio … “ dice Gesù e Matteo lo annota nel suo Vangelo ( 22,21 ) . Questa affermazione altro non è che l’invito ad una continua introspezione , una spinta alla conoscenza di se stessi , quel conoscersi nel profondo , sapere cosa si è , chi si è , cosa si ha , si possiede di fondamentale , di essenziale ed essere disposti e pronti a staccarsi “ da e di quell’ altro “ di ciò che non è parte di noi , del superfluo , della zavorra che ci appiccicano , ci caricano per schiacciarci , per impacciarci , per rallentarci , per fermarci : “ … Allora Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo: «Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei …. Legano infatti pesanti fardelli e li impongono sulle spalle della gente, ma loro non vogliono muoverli neppure con un dito … “ è questa Parola del Signore che si può leggere nel Vangelo di Matteo ( 23, 1,2 - 4 ) .
Radicalità divina , cristiana ? “ … Poi disse ai suoi discepoli: «Per questo io vi dico: non preoccupatevi per la vita, di quello che mangerete; né per il corpo, di quello che indosserete. La vita infatti vale più del cibo e il corpo più del vestito … “ ( Lc.12,22 ) e ancora nel Vangelo di Luca si legge ( 12, 29-32 ) : “ … E voi, non state a domandarvi che cosa mangerete e berrete, e non state in ansia : di tutte queste cose vanno in cerca i pagani di questo mondo; ma il Padre vostro sa che ne avete bisogno. Cercate piuttosto il suo regno, e queste cose vi saranno date in aggiunta. Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto dare a voi il Regno … “ .
Radicalità divina , cristiana ? “ … non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno … “ parole di Gesù riportate nel Vangelo di Matteo ( 5,36-37 ) .
D’altra parte fratelli cristiani che cosa possiamo dare noi a Dio , se non la fedeltà al nostro credo , alle nostre promesse battesimali , cioè alla Sua Parola , a Lui , a Dio , a Lui che tutto ha, perché tutto è in Lui , come si legge nel libro del profeta Isaia ( 66,1-2 ) : “ …. Così parla il SIGNORE: « Il cielo è il mio trono e la terra è lo sgabello dei miei piedi ; quale casa potreste costruirmi ? Quale potrebbe essere il luogo del mio riposo ? Tutte queste cose le ha fatte la mia mano, e così sono tutte venute all'esistenza », dice il SIGNORE. « Ecco su chi io poserò lo sguardo : su colui che è umile, che ha lo spirito afflitto e trema alla mia parola ... “.
A questo punto dobbiamo chiederci chi è per il Signore l’umile ?
Una buona definizione di ciò che si può intendere per umiltà , di quella che potrebbe essere la figura dell’umile l’ha coniata S. Pietro nella sua prima lettera ( 5,1 ; 6-7 ) rifacendosi al versetto 22 del Salmo 55 : “ …. Getta sul SIGNORE il tuo affanno,ed egli ti sosterrà … “ ; così possiamo leggere nella lettera petrina : “ … Esorto gli anziani che sono tra voi, quale anziano come loro ….. Umiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio, perché vi esalti al tempo opportuno, gettando in lui ogni vostra preoccupazione, perché egli ha cura di voi …. “ .
La radicalità divina , cristiana dunque fratelli cristiani è l’affidamento , è affidarsi totalmente , con fede , fiducia alla cura del Padre , come ogni buon figlio dovrebbe fare , perché ogni buon padre si carica sulle sue spalle il figlio e lo porta e lo trasporta là , dove deve andare , ancorchè il padre è Dio , Dio Padre e io cristiano per la mia radicalità : “ … ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio … “ . Ascoltare e accogliere dunque .