ATTENZIONE QUI A BIELLA, IL “MADE IN DIOCESI” SPOSTA AD ALTRA DATA... LA LITURGIA

03.02.2015 08:53

Ieri 2 febbraio festa della Presentazione di Gesù al tempio nell’anno indetto per la vita consacrata, (appena iniziato con il tempo di avvento) si sarebbe dovuto celebrare la giornata per la vita consacrata. Si sarebbe, perché di fatto è stata anticipata alla domenica primo febbraio. Alle ore 18,00, in Duomo il vescovo nella giornata della vita, ben più celebrata, basta leggere il programma settimanale esposto nella bacheca della cattedrale, ha celebrato anche quella della vita consacrata. Sarebbe come celebrare il giorno di S Stefano, il 26 dicembre, il giorno prima, il giorno di Natale, il 25 dicembre. Se il parroco del duomo sottolinea con caratteri più evidenti la giornata della vita e non la giornata della vita consacrata e se la giornata della vita consacrata non è celebrata secondo calendario, ma fluttua a seconda delle comodità del parroco, del vescovo o chicchesia, significa che la vita consacrata non interessa più. Importante è la giornata della vita, si pensa che attiri di più e poi come al solito si fanno affari, si vendono le primule… “al mercato del tempio”… E poi c’è diversità tra la giornata della vita e la vita consacrata? Siamo ad un bivio, e Gesù qui in questa occasione, per questa occasione sentenzierebbe: “chi è senza peccato scagli la prima pietra”. Non c’è da scegliere tra le due opzioni che maldestramente ci sono state presentate, obbligandoci ad una scelta e dimostrando poca attenzione, soprattutto per chi ha consacrato la propria vita a servizio della Chiesa, reclusi alla messa serale, lontano dall’attenzione dovutagli segnalate in sordina in un anonima bacheca. C’è chi per insensibilità e rozzezza indica una preferenza in seno alla liturgia e in una comunità non può né deve accadere. Ma qui in diocesi non è così, ci sono preti di serie a, quelli di serie b e quelli serie c, sino alla lettera z. Il presule nel presbiterio ha assunto questa linea che è la stessa per le celebrazioni, è la dimostrazione è chiara, lampante. La liturgia prevede che il due febbraio sia la festa della Presentazione al tempio di Gesù, nella quale si celebra la giornata della vita consacrata, domenica si doveva celebrare la sola giornata della vita. Ma forse il lunedì noto per la giornata di riposo delle parrucchiere e dei barbiere è divenuta anche la giornata di riposo del clero! Dopo estenuanti celebrazioni festive e prefestive il lunedì si fa vacanza, e poi sindacalmente è il giorno libero della settimana, è un diritto. A Biella, la città del made in Biella, la diocesi, vescovo e suo consiglio episcopale si fa (made) le sue feste liturgiche adattando la tradizione. Nutro rispetto per la vita consacrata, per coloro che la vivono, e a queste persone (e non pedine che si spostano a piacimento di chi vanta di detenere il potere) chiedo scusa come e perché prete, per conto del vescovo e del suo consiglio episcopale ai quali dedico le parole di Gesù sulla croce… Non sanno quello che fanno…