ATTENZIONE: SPUTANO ADDOSSO!

06.04.2015 09:00

Lo scorso venerdì santo, Passione del Signore, per chi ha seguito la via crucis presieduta dal santo padre Francesco, trasmessa in tv, e commentata da sua eccellenza mons Renato Corti vescovo emerito di Novara, nella seconda stazione avrà sentito sicuramente la citazione del vangelo di Marco 15,20 “dopo essersi fatte beffe di lui lo spogliarono della porpora e gli fecero indossare le sue vesti, poi lo condussero fuori per crocifiggerlo”. Provando a calarsi nei pensieri e nei sentimenti di Gesù, mons Corti così commentava il versetto: “ mi circondano i soldati del governatore. Per loro non sono più una persona, ma una cosa. Su di me vogliono giocare, prendermi in giro. Per ciò mi vestono da re. E’ pronta anche una corona ma di spine. Mi percuotono in testa con una canna. Mi sputano addosso. Mi conducono fuori.” (Cfr Mc 15, 16-20) E’ vero, mons Corti lega questa meditazione ai cristiani martiri, mentre io rivivo l’incontro con il mio vescovo ed il suo giovane vicario episcopale alla vigilia e dopo la mia ordinazione presbiterale. Il primo ha voluto prendermi in giro deliberatamente proponendomi l’impossibile l’improponibile, l’altro ha voluto giocare, sono stato un giocattolo nelle mani di un bambino viziato, di un arrogante figlio di papà. Traggo dal commento di mons Corti, che per loro non ero più una persona (non lo sono mai stato), ma una cosa, “ per loro non sono più una persona ma una cosa”, infatti chi ha il potere di prendere in giro, ha dato il potere di considerarmi pedina, dunque cosa, cioè non più persona, ma cosa. Insieme tristemente hanno voluto giocare, sì mi hanno sputato addosso, hanno sputato sull’uomo, dunque sull’umanità intera, per poi promuovere le serate sul nuovo umanesimo, avendo pure il coraggio di presiederle. Tra loro due c'è chi mi ha scritto, quella lettera che ho pubblicato per voi, che il Cristo nel processo giudaico romano, “tacebat”, impersonificando il maestro, ma a torto, perché Gesù com’è scritto nei vangeli, parla, e parla perché ha di fronte degli esseri umani, suoi simili, suoi pari, suoi fratelli, fatti a sua immagine e somiglianza, ai quali dice ciò che deve dire, poi tace, perché questi in risposta lo flagellano, gli pongono una corona di spine sul capo, gli sputano addosso, lo percuotono, lo schiaffeggiano, lo dileggiano. Loro hanno concluso e chiuso così il dialogo, perché non sono capaci d’altro che esercitare il loro potere, un basso potere: prevaricare e difendere il loro piccolo orto, così è la storia e così è la vita, così non è il cristianesimo, così non si è cristiani, così non si regge, né si guida, né si governa un gregge; ma così si guida e si regge una società, un cda, così si fa politica, così si è dei manager, ma così non si esercita il sacerdozio, ai due piccoli bambini, ma d’età, che giocano ancora, chiedo se pensate mai a queste cose? Per fortuna non siete voi la Verità, né la possedete, ne siete solo al servizio, servi della verità, servi inutili… servi!