ATTO DI CORAGGIIO
Avrei dovuto iniziare a leggere una meditazione dal titolo della : “ Per essere cristiani bisogna essere coraggiosi “ . La vita cristiana dunque come atto di coraggio insegnava . Le parole del Vangelo risuonano come campane , taglienti come lame di rasoio , lapidarie : “ Guai a voi quando tutti gli uomini diranno bene di voi ….. “ ( Lc 6,26 ) . Il Cristo , e lo ricorda proprio nelle prime righe della sua meditazione P.Anastasio , in ( Lc 4 21,30 ) è , suo malgrado , chiamato in causa in un drammatico colloquio in cui si manifesta l’opposizione , a Lui , da parte dei suoi concittadini . Il Cristo comunque continua nella sua missione , che si apre proprio con quell’opposizione che lo porterà alla Passione , fisica e morale , perché oltre alla tortura ed alla morte , il Cristo patisce l’abbandono da parte dei suoi discepoli e del Padre , straziante l’urlo dalla Croce : “ Dio mio , Dio mio perché mi hai abbandonato “ Elì, Elì , lamà sabactàni ? “ ( Mt 27,46 ) che , più che l’invocazione del figlio al padre è quella del credente al suo Signore . Il Cristo dunque crea l consenso perché dimostra di pagare , di testimoniare ciò che dice ed afferma …… il suo credo è totalizzante , sino alla morte , è senza compromessi , il suo parlare è come lui afferma : “ Ma il vostro parlare sia : Si , si ,no , no , perché il di più viene dal maligno “ . Il Cristo fa quel che dice , non certo come gli scribi , i farisei e i sacerdoti del Tempio che : “ …. dicono e non fanno … “ ( Mt 23, 3 ) , il Cristo manifesta il coraggio della verità , proprio perché Lui è , per suo detto via , verità e vita : “ Io sono la via , la verità e la vita “(Gv 14,6 ) . Il seguito , la sequela che si mette in cammino dietro al Cristo è frutto della coerenza di vita del Cristo e della comunità che lo manifesta , esplicito è ciò che si legge nel libro degli Atti degli Apostoli (11, 26) “ … ad Antiochia per la prima volta i discepoli furono chiamati cristiani … “ . Il coraggio di vivere la fede , il proprio credo , suscita interesse , dispone alla conversione , crea comunità . Quel coraggio secoli dopo si manifesterà in un santo che noi veneriamo , scelto come Patrono del nostro Paese : l’Italia . Francesco di Assisi è considerato il Santo più somigliante al Cristo , tanto che il suo corpo divenne , con le cinque piaghe , simile a quello del Signore . Ma le piaghe che soffrì Francesco furono , come quelle del Signore 6 e non 5 , la sesta piaga è stata l’abbandono da parte dei suoi discepoli , che Cristo subisce nell’orto degli ulivi e Francesco al primo Capitolo del suo ordine , quello chiamato delle Stuoie , in cui il suo modo di vivere , il suo coraggio di vivere il Vangelo , di essere cristiano non fu compreso dai suoi ,nè si ravvisò come invece fu colto dai pagani ad Antiochia . Quel coraggio di essere cristiano fu colto come eccessiva radicalità da parte dei suoi discepoli, e Francesco che presentò come Regola dell’Ordine il Vangelo , fu costretto a scendere a compromessi , obbligato a scrivere una Regola innacquata che non era il Vangelo , da vivere alla lettera come Francesco intendeva ….. avere il coraggio di viverlo . E’ con quest’animo che mi addentro nella meditazion il cristiano è dunque l’agnello in mezzo ai lupi , un chiara esempio di come il Cristo intende il coraggio . Non è certo la politica che la classe sacerdotale odierna propone ai cristiani affamati di novità , cioè della buona notizia , della buona novella , ma è più simile alla classe sacerdotale dei tempi di Gesù e a quella che per opportunismo impose al Santo di Assisi l’umiliazione di piegarsi ad una Regola che di fatto si sostituì alla Parola , cioè al Cristo stesso . Spesso , molto spesso certa chiesa oggi segue le mode e la mondanità cioè spegne il coraggio , scoraggia , cancella spesso l’idea stessa del cristianesimo e la sostituisce con il buonismo , la filantropia , l’adattamento …… non sono interessato a questo genere di esperienza e non ho vergogna dio dirlo , ho il coraggio di dirlo e per questo sono isolato ….. perché non appartengo alla classe sacerdotale del Tempio , che ama farsi servire da scribi e farisei . L’isolamento a cui mi costringono mi rafforza e indebolisce i costrittori .