... Babel ...

08.06.2019 15:13 Nella prima lettura , tratta dagli Atti degli Apostoli , che la Liturgia della Parola propone nell’odierna solennità di Pentecoste sono evindentissimi i legami tra il Nuovo e l’Antico Testamento. Leggiamo infatti che : “ … Venne all’improvviso dal cielo un fragore , quasi un vento che si abbatte impetuoso e riempì tutta la casa dove stavano … “ . L’aria è ciò che satura , che occupa , essa si insinua in ogni spazio , è ovunque e in chiunque e rende possibile la vita , fa esistere . Lo Spirito dunque è accostato , nel racconto , al fenomeno del vento impetuoso e al fragore , cioè in ciò che non si può non sentire né che non si può fisicamente non avvertire . Lo Spirito dunque è l’evidenza , la realtà , il reale , ciò che c’è , ciò che esiste e si manifesta : la vita . Lo Spirito è evidente , altro che etereo è ciò che satura , colma ed è evidente attraverso un suono forte , fragoroso , un suono che è colto da chiunque si trova nei paraggi dell’evento che si compie , che si è compiuto . Lo Spirito dunque si fa udire , ascoltare si manifesta attraverso a ciò che è percepibile dai sensi . Poi c’è l’altra evidenza , ovvero le : “ …lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro … “ abbiamo ascoltato dalla prima lettura . Un’ evidenza , l’evidenza per antonomasia , quello che salta agli occhi , che è visibile , percepibile alla vista . La vista , come d’altra parte il suono , è considerata il certo . L avista è cciò che si imprime in noi ancor più del suono perché avviene attraverso ad una azione modulata : l’ immagine . Quell’ immagine raccontata e descritta in Atti è una realtà percepibile con gli occhi e con le orecchie a cui la fede dà senso , un senso , il senso che rende certo ciò che si spera , visibile l’invisibile ,ciò che non si vede , ciò che rende possibile l’impossibile , quando l’impossibile diviene realtà , verità provata . La fede altro non è che il credere, l’opera omnia di Dio , e l’opera è ciò che è evidente , l’evidenza , e prova dell’evidenza ne è la forma , l’immagine , il suono : “ … Questa è l’opera di Dio : credere in colui che ha mandato … “ dice Gesù ( Gv. 6,29 ) e noi sappiamo fratelli cristiani che Dio , il Padre , invia il Figlio e di seguito il Paraclito, lo Spirito Santo . Quando si crede , si compie dunque un atto , l’atto di fede ; con esso si materializza e si dà vita all’immagine , alla forma ,al suono , si rende vivo lo sperato e presente l’invisibile , l’eterno …. è un segno dunque , un segno che rimanda a Dio , un miracolo . Dunque credere è un segno , un miracolo , il miracolo che è alla nostra portata , alla nostra comprensione , che è dentro di noi , in noi . Lo Spirito dunque è evidente, e se è evidente è reale , è realtà ; è prova della sua stessa esistenza , come ebbe a scrivere Paolo agli Ebrei ( 11,1 ) : “ … la fede è fondamento delle cose che si sperano e prova di quelle che non si vedono … “ e ciò che non si vede è l’eternità , dunque l’Eterno e secondo quanto afferma ancora Paolo nella seconda lettera ai Corinti ( 4,18 ) : “ … le cose visibili sono di un momento , quelle invisibili eterne … “ . Lo spirito dunque è l’Eterno , è per sempre e ovunque come l’aria e visibile con gli occhi di chi sa cogliere , lo sa cogliere : gli occhi della fede . Per ritornare all’evidenza e al parallelismo tra l’Antico Testamento ed il Nuovo da cui è tratta la prima lettura, nel primo libro dei Re ( 11,12 ) si legge che Dio , si presenta ad Elia avvolto in una brezza leggera, precisamente nel : “ … sussurro di una brezza leggera …. “ . Dunque fratelli cristiani , Dio , il nostro Dio , il Dio Trinitario , Padre e Figlio e Spirito Santo è evidente , è reale , si vede , si ascolta . L’eternità , l’Eterno è visibile , percepibile , se ne può fare dunque esperienza , si può vivere l’Eterno e di Eterno perchè il suo essere , il suo esistere è ovunque , è nelle cose che sono , che sono state e che saranno , il suo esistere dunque è sempre nel presente , è sempre presente . L’attimo in cui è percepito , l’attimo in cui viene percepito , l’attimo in cui se ne fa esperienza ha come conseguenza la comprensione . Abbiamo poc’anzi sentito proclamare nella prima lettura : “ … E come mai ciascuno di noi sente parlare nella propria lingua nativa …. ? “ . I discepoli in quel tranbusto si comprendono l’un l’altro benchè parlino lingue diverse perché di provenienze diverse . L’incomprensione e la separazione guadagnate dagli uomini nella città di Babel ( Babele ) , come si legge nel libro della Genesi ( 11,6-7 ) : “ … Essi sono un solo popolo e hanno tutti una lingua unica …. Scendiamo dunque e confondiamo il loro linguaggio , perché l’uno non capisca la lingua dell’altro ! …. “ ebbene quell’incomprensione e quella separazione si stanno piano, piano riassorbendo , appianando ; la ri-creazione , la nuova creazione , rispettando i suoi tempi , ha il suo inizio . Lo stappo che è avvenuto , che si avverato nel giardino , in Eden , è come il Big Bang , la grande esplosione che ha proiettato tutto lontano dal nucleo , ma nel tempo stesso dello scoppio , dell’allontanamento di tutto dal tutto , ecco che inizia il riavvicinamento , perché tutto è nuovamente attratto dal nucleo . Il tutto che è divenuto parte è richiamato a divenire (dopo la separazione , l’allontanamento ) nuovamente tutto , unità . Nell’atto di fede c’è comprensione , ci si comprende si è tutti aggrappati , saldati al nucleo , non si è parte ma unità . Lo Spirito dunque scende a saturare e a ricostituire , a ricreare , a saldare tutto nel tutto , attraverso la vita ,l’aria e al fuoco ciò che salda , unisce .