BRUNO E FRANCESCO
Nella giornata odierna la Chiesa propone come memoria facoltativa , la figura di Bruno di Colonia , il fondatore dei Certosini , l’ordine monastico che si dice che non abbia mai sentito la necessità di riformarsi . La sua memoria , facoltativa , cioè che può non essere celebrata nell’ odierna liturgia, stride se confrontata con la giornata del 4 ottobre in cui la Chiesa festeggia S. Francesco di Assisi , dove ,cioè la liturgia ne obbliga la memoria elevandola a festa e come tale celebrandola . Non è poi tanto dissimile Bruno da Francesco …. in generale i santi non sono poi tanto dissimili uno dall’altro , di loro vengono riconosciute le virtù eroiche , quidi “ abilitati “ al culto . Se confrontiamo , Bruno e Francesco , scopriamo che entrambi hanno fondato un ordine religioso , entrambi lasciano una vita agiata per una vita disagiata , entrambi sono innamorati del Cristo , lo amano al punto da lasciare le loro occupazioni , rinunciare ai loro piaceri per dedicarsi totalmente , interamente a Lui , il Cristo , realizzazione e compimento della loro esistenza ….. ma ciò vale per ogni cristiano , ogni battezzato , che seriamente intraprende la strada della santità …. non si è solo santi perché riconosciuti dalla Madre Chiesa , la santità è ciò che ognuno di noi è chiamato a vivere come cristiano e battezzato , quindi la santità non è lo straordinario ma l’ordinario è l’identità del cristiano , la vera identità . A riprova di ciò ,lo stesso Paolo , che da subito dall’inizio , dalla nascita del cristianesimo , dalla sua “ istituzionalizzazione “ , indirizza le sue lettere ai componenti delle prime e storiche comunità chiamandoli “ santi “ …. ai santi della Chiesa di Filippi , di Corinto , di Efeso ….. e così via . La santità , parola latina che significa separare, riservare , dedicare dice l’atteggiamento che un cristiano deve assumere nella sua vita , nelle sue scelte di vita cioè …. il riservare a Dio …. il dedicare a Dio …. sapere fare posto, in sé a Dio … è la separazione dal mondo cioè quell’essere nel mondo ma non del mondo , parole di Gesù che Giovanni ( 5 , 19-20 ) così traduce : “ Se foste del mondo , il mondo amerebbe ciò che è suo ; poiché invece non siete del mondo , ma vi ho scelto io dal mondo , per questo il mondo vi odia “ . Per ben due volte il Cristo afferma che noi cristiani , suoi discepoli , non siamo del mondo , cioè siamo , da questo , separati cioè santi . Paolo non fa altro che raccogliere il pensiero del Cristo , di Dio sull’ uomo …… l’uomo è separato dal mondo , pur essendo nel mondo ( che Gesù rimarca con “ … ma vi ho scelto io dal mondo “ che conferma la nostra appartenenza al mondo , nel mondo , del mondo ) l’uomo non appartiene al mondo ma a Dio e questo il cristiano lo sente , lo percepisce dunque è chiamato a viverlo secondo le sue possibilità e capacità come fecero Bruno e Francesco . Nulla di eccezionale , nulla fuori dell’ordinario , niente di straordinario , solo riconoscere in se stessi il valore che Dio assume nella nostra vita e tendervi per ciò che siamo … ecco uomini come noi , santi come noi …. Bruno e Francesco hanno percorso questa strada , la loro strada , secondo le loro possibilità …… ragioni di opportunismo hanno poi fatto il resto . Non che questo ( l’opportunismo ) sia negativo , ci dice solo il perché di Bruno e di Francesco e non di Tizio e Caio . Quelle che furono riconosciute virtù eroiche parlando di Francesco , in quel preciso momento storico , potevano portarlo alla condanna da parte della Chiesa , solo la visione di un Papa che comprese l’opportunità politica di un ravvicinamento della massa popolare , scongiurò una condanna a Francesco … queste sono le strade del Signore …. infinite . Noi viviamo oggi il mito dei santi del passato , spesso “ ingannati “ dalle loro esagerate agiografie di sola perfezione e questo fa si che si scambi la santità per l’eccezionalità , la straordinarietà , il fuori dal comune , nulla di questo è vero … Teresina ebbe dubbi di fede , madre Teresa l’aridità spirituale , al beato Frassati fu cancellata la pipa nella fotografia che lo ritraeva in montagna …. furono mitizzati , ma furono come ogni altro uomo , come ogni altro figlio di Dio …. scelti , a dispetto di altri , come esempi dall’uomo perchè le vie del Signore sono infinite e perché come scrive Giovanni alla fine del suo vangelo ( 20,30 ) : “ Molti altri segni fece Gesù in presenza dei suoi discepoli , ma non sono stati scritti in questo libro . “ e ancora ( 21,25 ) : “ Vi sono ancora molte altre cose compiute da Gesù , che , se fossero scritte una per una , penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere “ forse il Cristo ci vuole insegnare che per un cristiano è più importante ciò che non è scritto di quanto è scritto , perché ciò che è scritto è visibile con gli occhi dei sensi dei sensi , ciò che non è scritto è visibile con gli occhi della fede ….. l’essenziale è invisibile agli occhi scriveva Saint Exupéry ….