... buona Pasqua ... buon passaggio ....

31.03.2018 15:45 “ …. e noi siamo testimoni di tutte le cose da lui compiute … “ . Questa frase è risuonata qui, in questa chiesa, come ovunque nel mondo si celebra questa SS Messa del giorno , in questa domenica di Pasqua dell’Anno del Signore 2018 . Chi ha fede , chi vive con fede , chi ha fatto della fede la compagna della sua vita è testimone , cioè vive in prima persona …. e le vive sulla sua pelle , attraverso i propri sensi , …. le cose che Gesù , il Cristo , il Figlio di Dio ha compiuto ….. Questo ,dice Pietro nel libro degli Atti degli Apostoli , parola di Dio . Come si vive questa scelta ? Oggettivamente attraverso la testimonianza , e soggettivamente attraverso l’intimità . Ognuno di noi , proprio perché l’ha scelta ( ha scelto la fede ) la porta dentro di sé , nel suo intimo , e non fa bisogno , ne è necessario divulgarla perché è palese , cioè indubitabile , il manifestarla . Usiamo categorie umane perché tali siamo e perché tale ( umano ) è lo stesso Cristo . L’intimità conseguente l’amore sponsale non è descritta , né divulgata , ma è certamente praticata e vissuta . L’adulterio , la prostituzione sono divulgate e spesso sono anche motivo di vanto , ma non l’intimità coniugale . L’amore sponsale e l’intimità derivata non fa notizia …. è la normalità , è la quotidianità , è il normale vivere di coppia e la coppia . La coppia manifesta l’amore con l’unità , è testimone di quell’unità che presuppone intimità , non può prescindere da essa . Il testimone ascolta , osserva , fa dunque esperienza diretta , anche gustando , odorando , tastando …. appunto testando una realtà che resta impressa . Quella realtà è impressa , proprio perché ha “ toccato “ tutti i sensi è cioè divenuta esperienza sensoriale, ma non solo , perché l’amore sponsale travalica , supera , trasfigura , l’esperienza e la realtà …. va oltre , nell’oltre , nell’ignoto , in quell’inconoscibile che diviene conoscibile ,per se stessi attraverso l’esperienza ….. dunque ….. poi …. dopo …. per gli altri , cioè all’esterno attraverso la testimonianza . Si diviene testimoni nostro malgrado . Quella realtà impressa , quella esperienza sensoriale è trasformata in testimonianza , cioè esce all’esterno , diviene suo malgrado visibile , percepibile , anche se taciuta e spesso volutamente celata . Il Cristo compie azioni che toccano i sensi per i veri ciechi , cioè coloro che si fermano e si accontentano del sensibile , del visibile , del superfluo ….. Il Cristo è venuto soprattutto per compiere quelle azioni che toccano l’intimo , la profondità dell’uomo , il suo spirito , luoghi ed ambiti nascosti , spesso sconosciuti a noi ( non certamente a Lui ) , quelle cose che non sono … rispetto alle cose che sono . Il Cristo converte , è quella la vera guarigione , cambia la realtà del cuore dell’uomo , cambia il suo intimo , il suo essere o meglio fa essere ciò che deve essere , ma che non è ancora. La cosa che Cristo compie e di cui noi siamo i testimoni è il cambiamento , la conversione , quel tornare indietro salendo ( perché tale è il tornante ) , tornare alle origini , verso le origini , ma salendo , elevandosi , facendo strada verso l’alto , verso il visibile per essere visibili . Le origini sono dentro di noi , non fuori di noi nei sensi . E’ il contenuto del dialogo tra Gesù e Nicodemo in Giovanni ( 3,3) : “ ….. in verità , in verità io ti dico , se uno non rinasce dall’alto , non può vedere il regno di Dio … “ . Questo è il senso , il contenuto , la manifestazione della trasfigurazione avvenuta sul Tabor e questo è il senso , il contenuto , la manifestazione del verbo che Paolo usa nella sua lettera indirizzata alla comunità di Efeso ( 1,10 ) … ricapitolare … o se vogliamo usare un verbo , una parola più vicino a noi , sicuramente più discussa ma efficace “ rivoluzionare , rivoluzione “ . Ma attenzione fratelli cristiani a non rispondere come Nicodemo ( Gv.3,4 ) : “ … come può un uomo nascere quando è vecchio ? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere ? …” . Attenzione a non sostare , se non addirittura fermarsi , bloccarsi al superficiale , ad accettare il superfluo sacrificando coscientemente l’essenziale , quella parte profondamente spirituale , intima che ci contraddistingue e ci identifica . La nostra intimità , se è tale ( e noi in coscienza ne percepiamo il valore ) è testimonianza di ciò che il Signore ha compiuto non solo in noi , ma nella Storia , perché lui è Storia …. la Storia , è testimonianza di ciò che il Signore ha compiuto universalmente …. Diveniamo contenitori di Dio e lo manifestiamo , dunque manifestiamo ciò che è di Dio … il Tutto …. e ciò è una grande e al tempo stesso una grave responsabilità … ecco perché la fede è da Dio proposta e non imposta , e da noi scelta liberamente . Concludo per dare , oggi , dopo questa meditazione , più spazio ad un momento prolungato di silenzio …. se siamo testimoni come dice Pietro , nella prima lettura allora siamo risorti , proprio come scrive Paolo ai Colossési nella seconda lettura . BUONA PASQUA !