CARTHAGO VENERIS

28.10.2015 08:31

Due giorni , fa , cari amici di Chiesa controcorrente , mi confessavo con voi e pubblicamente , non ho problemi di trasparenza , che rivendico con ardore , perché più ci si apre , si esce ,come invita questo Papa , più si è liberi , si acquisisce libertà . Si è liberi se non si ha nulla da nascondere , viceversa si è prigionieri , si è schiavi di ciò che si nasconde dunque si è schiavi della paura , della vergogna . Essere schiavi della paura , della vergogna , della propria diversità nel senso più ampio del significato di questa parola controversa , sotto ceri aspetti anche ambigua , significa condannarsi , escludersi , ghettizzarsi, far parte di un ghetto , abitare nel senso di rivestirsi ( proprio come si veste un abito ) di un ghetto che è talmente vasto da non avere orizzonti o confini . Tutto ciò non significa isolarsi , ma al contrario vivere con la maggioranza ,abbracciare anzi sposare un comportamento comune , da ghetto a setta allargata . Sono là, non dove c’è il mio cuore ma la mia paura , impietrito nel buio …. del e dal buio di un mondo che si vergogna della propria nudità , della propria bellezza interiore … come nel giardino . Prototipi , seguire i prototipi che la setta offre e che nel ghetto , nel buio , sono la luce , quando il cristianesimo offre un modello , un unico modello , il modello che la Chiesa propone ma non impone, la figura  del Santo santificato , il Santo di Dio ….. generazioni e generazioni sono cresciute in Lui e con Lui e a Lui si sono rapportate ; al contrario le sette propongono i loro modelli , fallibili e falliti , improponibili dunque, che fanno tendenza ma non contro-tendenza come l cristianesimo , scelti e imposti per il solo bene dei valori che la setta persegue , per il suo solo interesse , per la sua sola sopravvivenza , non certo per quella dell’intera creazione . Cari amici di Chiesa controcorrente vi confessavo due giorni fa che io non amo , non riesco amare , la gente che governa questo presbiterio (sia laici che chierici) , la sopporto sentendomi a mio volta non solo non amato o non sopportato ma odiato , cordialmente odiato , odiato di cuore , con tutto il loro cuore .

Le azioni che ho colto e raccolto da questa gente e di cui ho fatto diretta esperienza , sono azioni intrise di rancore e di vile sentimento di vendetta : tradotto … odio .

Sono sempre partito dal presupposto ,dalla considerazione che chi ama , chi ha amato , non possa odiare , sia a lui impossibile odiare ; penso che chi non ama e non ha amato che non ha fatto esperienza del totale dono di sé per l’altro può essere incline all’odio non conoscendo l’amore, ignorante d’amore  . Oggi dopo anni comprendo gli errori adolescenziali , cioè di colui che non è ancora adulto , di chi è ad un passo, in termine di tempo ,dalla maturità e che confonde il subbuglio dei  sensi con l’amore , in quella “ Carthago Veneris “ che aveva attirato un adolescente Agostino secoli fa . Questa gente matura ( doppiamente colpevole ) si è approfittata della adolescenza , ha preso amore ma non ha dato amore , ha preteso amore ,ha soddisfatto e placato temporaneamente le sua insaziabile libidine  , voragine di amori peccaminosi , ha violato l’amore ( il concetto stesso di amore nella sua completezza non nella sua specificità ) ne ha violato la sua castità e pulizia ; questi fornicatori e adulteri , hanno violato e violentato, rubato e approfittato di un sentimento puro , non sono neppure stati capaci , per vergogna di concordare un prezzo , di mercificare , hanno solo preso , senza nulla dare ma solo pretendere … hanno ridicolizzato … hanno ridicolizzato e svilito il magico momento della conversione . E poi ….. hanno il coraggio di guidare la delegazione al convegno sull’Umanesimo .