SCANDALIZZARE
Due dichiarazioni , la prima del Santo Padre, era il 6 giugno c.a. e il Papa incontrava la confederazione latinoamericana e dei Caraibi dei religiosi e delle religiose ( Clar ) : “ Nella Curia ci sono persone sante davvero , ma c’è anche una corrente di corruzione . Si parla di una lobby gay , ed è vero, esiste . Noi dobbiamo valutare cosa si può fare “ .
La seconda del discusso don Andrea Gallo , di venerata memoria , nel suo libro – testamento su Papa Francesco , scrisse che nella Chiesa esiste : “ una lobby omosessuale molto forte : un gruppo di vescovi che nasconde la propria omosessualità e la sublima non nella castità bensì nella ricerca del potere . Cercano di allungare la catena che li unisce creando altri vescovi omosessuali “ .
Anche Benedetto XVI aveva parlato , nel suo breve ma pregnante pontificato , di una forte lobby gay presente in Vaticano , in particolare nella Segreteria di Stato , attraverso le indagini affidate a tre cardinali ( Herranz , Tomko e De Giorgi ) .
Il dibattito sull’omosessualità all’interno della Chiesa si è scatenato in questi giorni con l’outing studiato , del monsignore polacco , ma è storia , storia di sempre , da sempre e per sempre .
Quello che mi stupisce è perché di queste cose , da noi in diocesi, non se ne parli seriamente , non si metta al centro degli incontri del clero il quale alla fine, deve dare risposte certe e credibili al santo popolo di Dio che chiede , che interroga e si interroga . E’ vero che sono anni che con un piano sistematico e diabolico si selezionano i fedeli , eliminando quelli che danno rogne cioè che chiedono , pongono domande , ma tenendo stretti i buoni borghesi benpensanti e perbenisti che pur di baciare e lustrare pile e balaustre non chiedono , come non vedono e non sentono : questa gente è tenuta stretta perché si sono comprati il posto in prima fila , o il palco per osservare compiaciuti il frutto dei loro investimenti e per farsi osservare , per apparire , comandare, dirigere ,essere depositari delle deleghe e delle lusinghe dell’alta gerarchia curiale , alta quanta effimera perché sono anche loro carne per vermi . Poi nel teatrino , uso questa immagine irriverente perché suggeritami , quando ancora frequentavo il seminario , da uno dei superiori del decaduto e decadente seminario cittadino , il quale per comunicare ai sottoposti ( cioè a quelli che con l’ordinazione sarebbero divenuti le sue pedine ) che doveva celebrare la santa Messa , l’Eucarestia usava queste ignobili parole “ devo andare in scena “ . Nel teatrino diocesano c’è anche il loggione , il posto dei poveri ,di quelli che non contano nulla, coloro che dovrebbero essere la ricchezza della Chiesa sono relegati agli ultimi posti e sono zittiti , consegnati , ceduti per essere sottoposti al potere di chiunque ha ricevuto delega dai loro pastori .
Ora mi chiedo perché avendo a disposizione un giornale , il giornale diocesano , non si fa cultura cioè informazione e dibattito sugli scottanti temi che interessano la comunità cristiana tutta . Non si fa perché si ha paura di scandalizzare o turbare la gente , la paura è frutto del peccato , del nascondimento , del nemico della Chiesa , del principe di questo mondo . Abbiamo un gran bisogno si trovarci , di scontrarci , di chiarirci , i tempi a cui andiamo incontro sono bui , perché non alimentiamo la fiamma delle chiarezza , della trasparenza , della verità . Siamo portatori del buio , del pregiudizio e del giudizio , del nascondimento ,della paura , neghiamo la speranza , non proponiamo più la fede , non amiamo più . Le comunità non riconoscono più nel prete l’uomo di Dio , ne riconoscono l’educatore , l’operatore sociale , non più l’uomo di preghiera . Tutto si ferma ai cinque sensi il vedere , il toccare , l’udire , l’odorare il gustare , nulla è più portato sul piano dello spirito , del sentimento , della fede , della speranza , dell’amore : infatti non sappiamo più amare , amiamo a pagamento e per convenienza e ciò è prostituzione . Il non discusso , il convenientemente taciuto , il volontariamente eluso cresce esponenzialmente come un problema , Adamo non dialoga più con Dio , non passeggia più con lui , con si confronta più dunque dà origine al peccato che dilaga spingendosi, sfociando nell’omicidio : la negazione della vita . Non è possibile disporre di un giornale che tratta di pettegolezzi , che appoggia i soliti candidati nelle elezioni amministrative , che fa pubblicità , un giornale dunque che sceglie di non fare informazione seria , di non fare formazione , di non educare eludendo ciò che capita non approfondendo o dibattendo le tematiche e le problematiche dell’uomo .
Non è possibile che il giornale poi sia e si definisca cattolico , si definisca mezzo di informazione della chiesa locale , quando sceglie di trattare ciò che la proprietà impone, una proprietà lontano anni luce dall’universalità della Chiesa . Non è possibile che la proprietà non abbia a cuore la formazione e l’educazione dei suoi lettori , optando per l’anestetizzazione della loro coscienza eludendo ed escludendo temi che segnano i tempi , i nostri tempi , che sono i segni dei tempi . Vorrei che quel giornale scandalizzasse , scuotesse i lettori , provocasse tematiche e dibattiti , che “ non si dicesse bene di lui come indica il Vangelo “ invece ….. la solita minestra , il solito brodino , l’imposizione “delle menate” dei guru del sociale ,perché l’impegno sociale o il volontariato è la sola formazione permanente impartita al santo popolo di Dio , il solo ed unico scopo della vita di un cristiano e della pastorale ; e se i rifugiati devono trovare ospitalità nelle famiglie ne siano d’esempio prima il vescovo ed i suoi preti ospitandoli prima di tutto nel palazzo vescovile o in seminario poi nelle case parrocchiali o nelle abitazione private dei preti che urlano e sbraitano accusando di razzismo famiglie e paesi . E ancora , oltre a raccogliere quotidianamente vestiti e alimenti si introduca, nel lessico cristiano cattolico e si dibattano le parole : condivisione dei beni , vita comune dei preti , sobrietà di vita, sacrificio , rinuncia , povertà , vita ritirata , moderazione, peccato , morte , inferno , omosessualità , adulterio , separazione e divorzio , aborto , eutanasia , prostituzione , avarizia ,potere ,denaro , settarismo ,lobby e non solo nella vita di ogni cristiano ma in primis in quella dei sacri ministri , c’è bisogno di dibattito , di costruire , non di ritirare il manufatto prefabbricato , ma di costruire il futuro con le nostre mani , questo è il futuro della comunità . Tutto deve emergere deve essere portato alla luce , la Chiesa deve fungere da dispensatore di una formazione permanente a 360° proprio perché “ gratuitamente avete ricevuto , gratuitamente date “ e soprattutto sempre dare, mai chiedere . La Chiesa in uscita non è quella delle comode e convenienti poltrone di velluto rosso nei CDA delle banche e delle fondazioni ….. è ben altro .