CENTO GIORNI

09.11.2016 15:10

Con domani si compiono i tre mesi di revoca dei sei inflittimi dal vescovo della mia diocesi . Ricordo di avere ricevuto il giorno 8 di agosto , memoria di San Domenico , l’avviso per il ritiro della raccomandata depositata presso la sede centrale delle poste della mia città , che ho poi ritirato il giorno dopo il 9 , in cui mi si comunicava la revoca dalla mie facoltà ministeriali , fatto salvo la celebrazione privata della Santa Messa . Sono già passati tre mesi …. la fine del periodo di revoca sarà già nell’anno nuovo , il 2017 , sarà finito il Giubileo della Misericordia , il referendum , Natale con le sue feste ….. 100 giorni , ricordo quelli di Napoleone , dal suo ritorno a Parigi , dopo l’esilio all’isola d’Elba, sino alla restaurazione della dinastia dei Borboni sotto la Luigi XVIII e ricordo i 100 giorni della mia permanenza , nell’anno 1983 , negli Stati Uniti d’America precisamente a San Francisco nello Stato della California . Questa sera ricordo questi tre 100 giorni ….. questi trecento giorni . “ Ai posteri l’ardua sentenza “ scriveva o meglio poetava Manzoni proprio su quello che è stato l’amato e odiato ( dipende da che sponda lo si guarda ) condottiero francese , e se devo essere sincero in questi 100 giorni molti hanno emesso una sentenza su questo fatto che io vivo, oltre naturalmente chi l’ha proprio decretata . Si è creato comunque dibattito , e questo è positivo . Bisogna lasciare maturare le cose , lasciarle sedimentare per poterle poi osservare e analizzare con spirito critico , ed è quello che farò perché la mia indole è proprio quella di osservare e analizzare con spirito critico … e scusate la ripetizione cari amici e nemici di Chiesa Controcorrente . La gente la si incontra ogni giorno , per lavoro , nello svago , e nello svolgimento delle faccende quotidiane e dopo un periodo di volontario silenzio , dunque di allontanamento , ultimamente mi stanno cercando confratelli sacerdoti , forse sarà l’influenza dell’anno giubilare con il suo tema , o forse il rimorso , in tutti i casi mi assicurano preghiere e il ricordo nella S. Messa … che è quello che conta di più … ancor di più di vane parole o false attenzioni o peggio ancora di banali , scontati e formali consigli che ricordano le paure di don Abbondio . Benchè sia stato uno studente non certamente modello ( ho sicuramente lasciato un ricordo indelebile nei miei insegnanti viventi ) mai sono stato sospeso da scuola …. benchè abbia rischiato almeno tre volte … il dialogo , la ragione è sempre prevalsa . Posso dire di essere in esilio ? No , l’esilio è Napoleone all’Isola d’Elba o a Sant’Elena … no , sono i 100 giorni ….. sono con il mio Signore , in sua compagnia , ogni giorno , come prima lo servo e lo incontro . La libertà dei figli di Dio , non conosce privazione …. è chi trama contro la libertà che conosce la privazione , si priva cioè della sua stessa libertà …..privando ci si priva . Chi priva vive la privazione , la subisce quindi cerca di infliggerla ad altri . Chi è libero e vive la libertà , non ne conosce la privazione perché la libertà non ha confini , è oltre , è nell’oltre è ovunque anche se costretto nel dunque ….. ricordo Massimiliano Kolbe o Teresa di Gesù Bambino … prigionieri ? Privati della loro libertà ? Costretti ? No hanno testimoniato il loro essere liberi , il loro essere ovunque , dunque per chiunque . Fa paura la censura ? No la libertà di un figlio di Dio non è censurabile , non conosce censura , non parla da se stesso il figlio di Dio ma mosso dallo Spirito …. sempre e per sempre ….. e questo fatto è oblativo …. la libertà dei figli di Dio è sempre oblativa …. si paga e a caro prezzo , si paga con la vita …. non è censura ma persecuzione , abbandono , tortura , soppressione e tutto ciò è sempre inflitto con violenza è violenza . La gioia di un figlio di Dio non è il consenso , la sua gioia è l’essere più possibile simile al Cristo contestato , vilipeso , messo da parte , marginalizzato , perseguito , Francesco d’Assisi fu tutto questo , patì tutto questo da vivo e dai suoi , non fu fatto vescovo , ma santo …. cioè messo da parte , marginalizzato , reso inoffensivo , è di venuto una statua , meglio santo che vivo e attivo . Morì ancora vivo , restò solo con il suo Signore l’unico che da subito si fa prossimo , gli fu prossimo . Il Signore non si avvicina dopo , quando la coscienza rimorde , è con i reietti subito , perché tra i suoi discepoli non esiste l’escluso ma chi partecipa a diverso titolo … questa è la prima comunità cristiana , l’esempio per le altre . Si cresce , si è cresciuti con questi valori , con questi valori e sentimenti ….. questo e altro a metà dell’esclusione ! Con la meta dell’esclusione !