... cercate e troverete ...

02.10.2021 15:12 La lettera agli Ebrei che la Liturgia della Parola ci ha proposto oggi XXVII domenica del Tempo Ordinario rimanda al Salmo 8 là dove afferma che : “ ... quel Gesù, che fu fatto di poco inferiore agli angeli , lo vediamo coronato di gloria e di onore ... “ infatti il Salmo 8 ( 5-6 ) così recita : “ ... che cosa è l'uomo perché te ne ricordi e il figlio dell'uomo perché te ne curi? Eppure l'hai fatto poco meno degli angeli,di gloria e di onore lo hai coronato ... “ e ciò è prova che il Nuovo testamento è inscritto nell’Antico Testamento come si può leggere nella Costituzione Dogmatica sulla Divina Rivelazione DEI VERBUM promulgata nell’anno 1965 uno dei molteplici frutti del Concilio Vaticano II . Al capitolo IV (16 ) si legge: “ ... Dio dunque, il quale ha ispirato i libri dell'uno e dell'altro Testamento e ne è l'autore, ha sapientemente disposto che il Nuovo fosse nascosto nel Vecchio e il Vecchio fosse svelato nel Nuovo . Poiché, anche se Cristo ha fondato la Nuova Alleanza nel sangue suo (cfr. Lc 22,20; 1 Cor 11,25), tuttavia i libri del Vecchio Testamento, integralmente assunti nella predicazione evangelica , acquistano e manifestano il loro pieno significato nel Nuovo Testamento (cfr. Mt 5,17; Lc 24,27), che essi a loro volta illuminano e spiegano ..... L'economia del Vecchio Testamento era soprattutto ordinata a preparare, ad annunziare profeticamente (cfr. Lc 24,44; Gv 5,39; 1 Pt 1,10) e a significare con diverse figure (cfr. 1 Cor 10,11) l'avvento di Cristo redentore dell'universo e del regno messianico. I libri poi del Vecchio Testamento, tenuto conto della condizione del genere umano prima dei tempi della salvezza instaurata da Cristo, manifestano a tutti chi è Dio e chi è l'uomo e il modo con cui Dio giusto e misericordioso agisce con gli uomini. Questi libri, sebbene contengano cose imperfette e caduche, dimostrano tuttavia una vera pedagogia divina . Quindi i cristiani devono ricevere con devozione questi libri: in essi si esprime un vivo senso di Dio; in essi sono racchiusi sublimi insegnamenti su Dio, una sapienza salutare per la vita dell'uomo e mirabili tesori di preghiere; in essi infine è nascosto il mistero della nostra salvezza ... “ . Premesso ciò , mi permetto di rispolverare un po’ di catechismo per trasmettere cosa si deve intendere con l’espressione “ figlio dell’uomo “ che il Salmo 8 ha introdotto . ll titolo «figlio dell’uomo», o «figlio d’uomo» che si trova nel Nuovo Testamento deriva dall’espressione ebraica (o aramaica) che indica l’umanità, oppure un singolo essere umano. Nell’Antico Testamento la frase si manifesta spesso come designazione per «umanità» o «essere umano», in contrasto con le prerogative divine (Sal 8,5 «che cosa è mai l’uomo perché di lui ti ricordi, il figlio dell’uomo, perché te ne curi?»; Sal 144,3: «Signore, che cos’è l’uomo perché tu l’abbia a cuore? Il figlio dell’uomo, perché te ne dia pensiero?»; Num 23,19: «Dio non è un uomo perché egli menta, non è un figlio d’uomo perché egli ritratti»). Dunque Gesù Cristo è Dio ; Dio e uomo come recitiamo nella professione di Fede , il Credo che tra poco al termine dell’omelia insieme pregheremo : “ ...Credo in un solo Signore , Gesù Cristo , unigenito Figlio di Dio , nato dal Padre prima di tutti i secoli : Dio da Dio , Luce da Luce , Dio vero da Dio vero ... Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo ... “ . Gesù è Dio e uomo e analogamente così siamo noi . Una parte della nostra natura è umana ma una parte è divina , è di natura divina come Gesù Cristo , come Dio è divino , divinità , perché figli dello stesso Padre, figli di Dio . Si legge nella lettera che Paolo indirizzò alla comunità cristiana che era in Colossi (2,9-10 ): “ ... È in Cristo che abita corporalmente tutta la pienezza della divinità, e voi avete in lui parte alla sua pienezza, di lui cioè che è il capo di ogni Principato e di ogni Potestà ... “ e S. Ippolito nel suo “ Discorso sull’Epifania “ affermò : “ ... Il Padre dell’immortalità inviò nel mondo il Figlio e Verbo immortale , che venne tra gli uomini per lavarli nell’acqua e nello Spirito , e per rigenerarci nell’anima e nel corpo alla vita eterna , insufflò in noi lo Spirito di vita e ci rivestì di un’armatura incorruttibile . Se dunque l’uomo è divenuto immortale , sarà anche dio ….. venite tribù e popoli tutti , all’imortalità del battesimo ... “ . Si legge nel Catechismo della Chiesa Cattolica ( par.1996-1997 ) : “ ... La nostra giustificazione viene dalla grazia di Dio. La grazia è il favore, il soccorso gratuito che Dio ci dà perché rispondiamo al suo invito: diventare figli di Dio, figli adottivi, partecipi della natura divina, della vita eterna. La grazia è una partecipazione alla vita di Dio; ci introduce nell'intimità della vita trinitaria. Mediante il Battesimo il cristiano partecipa alla grazia di Cristo, Capo del suo corpo. Come « figlio adottivo », egli può ora chiamare Dio « Padre », in unione con il Figlio unigenito. Riceve la vita dello Spirito che infonde in lui la carità e forma la Chiesa ... “ . Scrisse nella sua seconda lettera l’apostolo Pietro ( 1,3-4 ) : “ ... Poiché la sua divina potenza ci ha donato tutte le cose che appartengono alla vita e alla pietà, per mezzo della conoscenza di colui che ci ha chiamati mediante la sua gloria e virtù, attraverso le quali ci sono donate le preziose e grandissime promesse, affinché per mezzo di esse diventiate partecipi della natura divina, dopo essere fuggiti dalla corruzione che è nel mondo a motivo della concupiscenza ... “ . S.Agostino nel suo Commento sui Salmi scrisse : “ ... Promise agli uomini la divinità , ai mortali l’immortalità , ai peccatori la giustificazione , ai disperati la glorificazione . Sembrava però incredibile agli uomini ciò che Dio prometteva : che essi dalla loro condizione di mortalità di miseria , di debolezza , da polvere e cenere che erano sarebbero diventati uguali agli angeli di Dio ... “ . L’uomo dunque , noi fratelli cristiani siamo coronati di gloria e di onore al pari di Cristo , perché il Sgnore , Dio ha assunto la nostra natura , la natura umana e nell’assumerla ha conferito a noi la divinità , che diviene parte della nostra identità . Siamo stati innalzati grazie all’abbassamento, allo svuotamento del Signore , di Dio , alla sua Kenosi come scrisse S.Paolo nella lettera inviata ai Filippesi ( 2,5-11 ) : “ ... Cristo Gesù, il quale, pur essendo di natura divina,non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso,assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini ; apparso in forma umana, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce. Per questo Dio l'ha esaltato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome; perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra; e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre ... “ . Il Signore , la divinità , Dio si è incarnato , è disceso dal cielo affinchè noi , fratelli , vi potessimo salire . S. Tommaso d’Aquino nelle sue “ Opere “ scrisse: “ ... L’Unigenito Figlio di Dio , volendoci partecipi della sua divinità , assunse la nostra natura e si fece uomo per far di noi da uomini dei ...” . Dunque lui , il Cristo , Dio , il divino si fece uomo affinchè noi uomini divenissimo divini , al suo pari. Il Signore Dio ,fratelli cristiani ci vuole con Lui , nel giardino , nuovamente nel giardino , in Eden dove Dio pose il primo uomo ,Adamo con sua moglie Eva ,per potere stare con loro , per passeggiare con loro , fare cioè con loro comunione , comunità fondata sul modello trinitario . Si legge nel libro della Genesi (3,8-10 ) : “ ... l'uomo con sua moglie ... udirono il Signore Dio che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno ...... il Signore Dio chiamò l'uomo e gli disse: «Dove sei?». Rispose: «Ho udito il tuo passo nel giardino ... » “ . Dio ha stabilito che l’uomo sia al centro del suo progetto , partecipe della sua gioia , della sua gloria ,con una identità ben definita, gioioso perché realizzato , perché tutto in questo mondo è stato fatto per l’uomo , per noi fratelli cristiani , tanto che Dio è disceso dal cielo perché il suo progetto proseguisse , si rafforzasse e fosse portato a compimento . L’uomo , noi fratelli , ognuno di noi è chiamato a portare a compimento il piano di Dio, che è scritto nella Parola di Dio ed in essa si manifesta . Essa ci istruisce e ci indirizza al compimento del progetto divino e svela la nostra vera identità : la santità . Nell’integrità è nostra responsabilità cercare i segni nella Parola , quei segni che indicano la direzione , il cammino da intraprendere nel corso della nostra vita . Fratelli se non ci disponiamo, con il corpo , la mente , il cuore e lo spirito , cioè con tutto noi stessi , con la nostra persona alla ricerca di quei segni , di quei sacramenti ( perché segno nel linguaggio cristiano si traduce con la parola sacramento) rischiamo di non ascendere al cielo , di non salire là dove Dio discendendo dal cielo ci vuole . Discendendo dal cielo , Dio porta il cielo sulla terra e la terra in cielo, fa della terra che un tempo fu il giardino : il regno , il suo regno , il nostro regno. Questo e non altro è la nostra ecologia , il senso della relazione tra l’uomo , tra noi fratelli e l'ambiente in cui viviamo sia esso animale , vegetale , minerale . Scrisse S. Bernardo di Chiaravalle fondatore dell’ordine Cistercense : “ ... Troverai più nei boschi che nei libri. Gli alberi e le rocce ti insegneranno cose che nessun maestro ti dirà ... ” . Si legge nel Prologo al commento del Profeta Isaia di S. Girolamo ( il santo dottore della Chiesa che passò l’intera sua esistenza a nutrirsi della Parola , affinchè , a nostra volta ,anche noi stessi potessimo nutrirci ): ” ... Adempio al mio dovere, ubbidendo al comando di Cristo: "Scrutate le Scritture" (Gv 5, 39), e: "Cercate e troverete" (Mt 7, 7), per non sentirmi dire come ai Giudei: "Voi vi ingannate, non conoscendo né le Scritture, né la potenza di Dio" (Mt 22, 29). Se, infatti, al dire dell'apostolo Paolo, Cristo é potenza di Dio e sapienza di Dio, colui che non conosce le Scritture, non conosce la potenza di Dio, né la sua sapienza. Ignorare le Scritture significa ignorare Cristo ... “ . L’incontro tra Dio e l’uomo, tra noi , ognuno di noi fratelli cristiani , e Dio è ben descritto , delineato ,manifesto , dipinto dal profeta Geremia nel suo libro : “ ... Quando le tue parole mi vennero incontro, le divorai con avidità; la tua parola fu la gioia e la letizia del mio cuore, perché io portavo il tuo nome, Signore, Dio degli eserciti ... “ .