CERTA CHIESA: SOCIETA' NELLA SOCIETA'
Ieri ho letto , la sintesi che viene stampata nel retro copertina di un libro ; ha lo scopo di catturare , in libreria , l’attenzione del lettore per spingerlo , convincerlo a comprare e fare suo quel libro . E’ un libro di uno dei miei figli , non certo spirituale ma biologico ( con gli altri due ) malgrado sia prete . Il libro reca il titolo “ Uomini non sudditi “ ed il sottotitolo “ disobbedienza civile e altri saggi “ , il suo autore è Henrj David Thoreau filosofo ,scrittore e naturalista americano mi informa chi ne ha curato l’edizione . La sintesi riportata nel retro copertina recita così : “ Il primato delle libertà e della responsabilità .L’ostinato rifiuto di ogni conformismo, moralismo o ipocrisia . La critica di ogni Stato , legge o chiesa . Viviamo da uomini , non da sudditi “ . E’ un libro scritto oltre cento anni fa , la sintesi non fa che confermare il fallimento dell’uomo nei suoi rapporti con i suoi simili . Il fratricidio ( Caino e Abele ) ciò che si legge nel libro della Genesi è l’inizio del fallimento dei rapporti . I rapporti non reggono neppure per convenienza e la convenienza che non dunque rapporto , è regolata dalla legge che è prodotta e scritta dai suoi organi … lo Stato . L’uomo può sentire il desiderio di cambiare solo se si trova di fronte alla trascendenza che percepisce ma non si spiega , ad una trascendenza che si incarna , cioè si fa come lui , condivide la sua vita , una trascendenza che diviene , si fa immanenza e benchè i due sostantivi siano tra loro antitetici : “ … a Dio nulla è impossibile “ . La chiesa di cui parla Thoreau è la chiesa con la “ c “ minuscola , una sorta di società nelle società che ad essa si appiccica ,mentre il cristianesimo è altra cosa … è la Chiesa con la “ C “ maiuscola dove conformismo , moralismo e ipocrisia non trovano posto …. Cristo non viene a confermare quelle aberrazioni tipiche dell’uomo , ma a proporre l’uomo ( e non voglio dire nuovo ) perché l’uomo , la sua valenza è già in noi , è parte di noi e si trova in quel santuario che è la coscienza , dove l’uomo incontra Dio ,la sua Parola che è la spinta a conoscersi . Come a Delphi , perché gli antichi greci avevano intuito la via alla divinità con quel monito : “ conosci te stesso “ …. è questo imperativo che Dio nella coscienza , nella coscienza di ognuno di noi , propone , è questo lo stato e la legge ( non come istituzione ma l’essere dell’uomo , la sua condizione , la sua dinamis ) che Dio propone attraverso la sua Chiesa . Dio opera in noi una rivoluzione , un capovolgimento , ci mette sottosopra perché la natura di Dio è trasmettere nell’uomo non la pace , ma la guerra in sé , perché la conoscenza di sé è guerra , è movimento , spesso scontro e violenza , non accettazione … mentre lo Stato , la legge pongono rimedi , trovano compromessi , conformano ….. lo Stato e la legge sono l’oppio dei popoli , non la religione o meglio se la religione è di Stato allora anch’essa è oppio per i popoli , perché organo dello Stato , regolamentata dalle sue leggi …. istituzione ….. suddita … asservita …. non libera . Se riduciamo , noi cristiani , il cristianesimo , cioè il nostro credo che per definizione è l’opera di Dio , ad una religione allora la chiesa diviene istituzione al pari dello Stato con i suoi poteri . Il cristianesimo è contraddizione , dunque rivoluzione , nasce dall’antitesi dei due sostantivi ( trascendenza e immanenza ) , è nella contraddizione che c’è vita , c’è dialogo , incontro e scontro , Gesù afferma che non è venuto a portare la pace sulla terra , cioè è venuto a pungolare l’uomo , a svegliarlo dal sonno in cui questa società lo obbliga , è venuto a disintossicarlo dall’oppio che lo Stato e le sue leggi lo obbligano ad assumere . Ancora una contraddizione , lotta aperta a questo Stato e a queste leggi , ma pregando Dio per questo Stato e per queste leggi , servendo questo Stato ed obbedendo a queste leggi , e favorendo lo sviluppo di questo Stato e delle sue leggi , ma opposizione secca , con la chiarezza ed il rigore etico e morale di dare a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio dunque chiarezza , trasparenza , onestà . Nel nostro blasone sia scritto e perseguito “ conosci te stesso “ perché quella è la strada per accedere e raggiungere quel santuario che è in noi , quella terra santa , dove avviene l’incontro con la trascendenza e che in noi e per noi diviene immanenza , altrimenti perché abbiamo la coscienza ? L’incontro fa di noi immanenti , dei trascendenti , così che diveniamo Dio , e Dio uomo , celebranti e celebrati …… uomini …. dunque non sudditi . Dio stesso tratta con noi direttamente per farci parte della sua trascendenza , in lui siamo Dio , dunque dove sta di casa , la sudditanza ? A tutti gli uomini di buona volontà ed ai giovani soprattutto ….. non permettiamo a nessuno di considerarci sudditi , perché non lo siamo neppure per Dio , siamo al suo pari perché entriamo in dialogo con Lui , quel dialogo spesso negato da chi rappresenta lo Stato , il potere , perché chi rappresenta lo Stato ha contatti solo con chi rappresenta un altro Stato o altri Stati e se si cerca un contatto diretto ci si deve accontentare di delegati dei delegati . Se la chiesa viene ridotta a ciò allora non solo è giusta la critica , ma secondo le parole Paolo : “ …. vana è la nostra fede …. “ Si ha il dovere di riappropriarsi delle nostre coscienze , cioè di Dio , che ci viene tolto sistematicamente perché unisce è unità e ciò è sinonimo di popolo perché dove c’è Dio c’è un popolo di cui lui ne è la guida , cioè pone la sua esperienza a servizio del popolo . Quando critichiamo costruiamo , quando dissentiamo avanziamo e la dissidenza è crescita dunque maturità ! Chissà se nelle scuole di partito si discute di queste cose …… beh neppure nei seminari ….. cari amici di Chiesa Controcorrente !