CHISSA' CHI LO SA

07.03.2016 08:15

E bravo monsignore , invia alle sue truppe cammellate il periodico “ Lettera diocesana “ in cui mette in bella mostra il suo modo di essere misericordioso , invita , per questa Quaresima , solo per questa ( perché è la moda di quest’anno giubilare ) a “ perdonare le offese ” lo scrive , lasciando intendere che qualcuno lo offende …. sarò forse io ? Chissà chi lo sa ! ( era il titolo di una trasmissione televisiva degli anni ’60 condotta da Febo Conti ) . Credo si riferisca al sottoscritto , i riferimenti si trovano nella lettera che mi inviò e che io pubblicai per voi cari amici di Chiesa Controcorrente , l’accusa rivoltami era che io ero cattivo … offensivo . Saranno solo mie conclusioni , che traggo leggendo tra le righe della sua riflessione pubblicata sulla prima pagina del periodico ... ma posso rispondere e, di poco più sotto lo farò , a questo personaggio sempre più enigmatico e lontano dalla realtà e come lui gli alieni che sceglie e cresce e di cui ama circondarsi …. uomini di un altro pianeta ….. lontano da qualsiasi vero e reale problema .. gente che non è della nostra terra che non ci appartiene e a cui noi non apparteniamo ma che ci sono imposti e che si impongono , sottraendo spazio vitale alla diffusione di un sano cristianesimo . In quelle poche righe il presule si presenta per come crede di essere , infatti di se stesso scrive : “ Si impara chi è l’uomo , che ritrova se stesso fino ad offrire la vita per gli altri , usando compassione e perdono “ ma è ben lontano da questo essere uomo , quella è l’immagine del Cristo a cui tendiamo , solo tendiamo e di quel gesto lui ne è incapace , ciò che ha fatto in questa diocesi lo testimonia , è un burocrate , un esattore , un limitato amministratore , incapace al discernimento e alla paternità episcopale ed alla fraternità sacerdotale che confonde con pranzi , cene , viaggi e vacanze . Poi presenta il suo persecutore , che dovrebbe essere secondo il suo vittimismo , il sottoscritto mi indirizza queste parole “ Non conosco un inno alla violenza e alla vendetta più devastante di quello …. “ e citando il Libro della Genesi riporta appunto l’urlo di Lamech : “ ho ucciso un uomo ….. “ ricordo bene ciò che scrisse di me nella sua lettera mi aveva chiamato omicida . Il misericordioso ha usato e userà tutti i mezzi per fare , intorno a me , terra bruciata , per continuare in quella sua bassa politica o meglio , già che è prete , in quella sua bassa pastorale dello scarto di cui questo governatore del nulla applica e fa applicare non solo al sottoscritto , ma a quella buona parte del clero che ha imparato a conoscerlo e a tenersi da lui lontano per non inquinarsi . Chi sistematicamente usa la politica ( oh scusate..) la pastorale della scarto , dell’indifferenza è di natura violento e rancoroso oltre che vendicativo …. e quello non sono certo io che continuo con questo mio dissenso a dare opportunità di dialoghi ed incontri ma … dalla misericordia umana si può ricevere solo humus .. letame . La parola del vescovo apparsa sul periodico , è una offesa , vuole essere una offesa diretta , ben indirizzata , sapientemente indirizzata ( e lui lo sa bene ) è un ordine alle truppe cammellate ( che leggono ciò scrivo ) essendo il periodico un mezzo della sua propaganda . La gioia e la pace che invoca nel periodo quaresimale (sempre e solo una volta all’anno …. è il lavoro dei mestieranti del sacro ) proprio perché fuori dalla realtà altro non sono che rancori , inimicizia , divisioni e vendetta … io ne fatto le spese , io sono stato al centro di questi e lo sarò sempre ….. e questi sentimenti ed atti neanche tanto velati quanto mai concreti li ha messi in pratica in primis lui presule – faraone quindi il suo patetico entourage , burattini radio comandati dalla voglia di emergere , di essere qualcuno , perché in fondo non solo si sentono , lo percepiscono …ma non sono nessuno fuori dal ruolo che si sono ritagliati . Alla fine , con l’arroganza dell’uomo di potere , dopo avere fatto la vittima e dato ordini alle truppe cammellate si permette ( lo scrive lui ) di comunicarci ( verbo infelice non , si comunica il sentire ) una preghiera in cui ci fa sapere che piange ….. a piangere dovremmo essere noi per le offese che arreca ed ha arrecato a questa comunità prodigandosi solo per i mattoni , gli affari , le redditizie sfilate del sacro , l’attaccamento al denaro, al potere , permettendo che certo suo clero viva una vita agiata, dissipata e mondana, alimentando l’arroganza verso quella parte di clero più debole , permettendo a preti e a laici di spadroneggiare sul gregge , sul santo popolo di Dio usandolo ed abusandolo , permettendo di non rispettare l’umano, coprendo e giustificando vizi e compensazioni . Ometta , per decenza lo scrivere preghiere … la preghiera come ci invita Gesù avviene nel privato , quel privato che questa gente non ha più vivendo più nelle camere dei resort stellati e nelle loro tante , troppe e costose residenze . Pochi giorni fa è nato al cielo un vecchio parroco , non ho partecipato al rito funebre perché non ho il piacere di incontrare il governo di questa diocesi al gran completo , lì presente solo per forma e quella parte di clero presente (come le mosche sul miele )solo perché a presiedere era il presule . Quei pochi gesti che quel prete ha manifestato dettando la liturgia delle sue esequie, ha umiliato questa gente che lo ha relegato in un luogo dove , dopo anni di fedele servizio , doveva dividere il bagno con altri , ( mentre altri nelle megalomani ristrutturazioni delle loro case , hanno dotato uno dei bagni della vasca idromassaggio , altri di bagni , pur vivendo da soli , se ne sono fatti costruire tre … carità … elemosina …. misericordia … sveglia ! tutte palle , solo palle ) . Questo sacerdote non lasciava mai la parrocchia e la gente a lui affidata , svolgendo con amore e con tutti i suoi limiti la sua missione di parroco ….. e di ciò non lo si può affermare di quelli che governano questa diocesi , più simili a dirigenti che timbrando il cartellino , pretendono il mese di ferie , il giorno di riposo e la settimana di esercizi spirituali sindacali , poi in aggiunta , viaggi , cene , pranzi , colazioni e break coffe , anni sabbatici , mesi di formazioni , ritiri settimanali , mensili ed annuali , giorni di deserto , programmazioni diocesane , predicazioni , incarichi vari fuori sede , studio , insomma ci sono poco , molti vivono molto poco la realtà parrocchiale e di quella che vivono continuano a lamentarsi . Alla luce di tutto ciò …. discutibile molto discutibile ….. la parola del vescovo .