CI HANNO RUBATO I NOSTRI SOGNI...!!!
Nel 1983 , con una Renualt Alliance con la targa gialla di New York , partendo da San Francisco , dove ho vissuto per tre mesi ( in Larkin st una parallela di Van Ness Ave e una perpendicolare della California st) ho attraversato , zizzagando una America reganiana sino a giungere a New York dove restituita l’auto alla Hertz sono ritornato in Italia . Lasciato San Francisco mi diressi a sud , passando nelle gallerie scavate nei tronchi delle secolari sequoia del Sequoiam Park , passando per i bassifondi di Los Angels , poi visitando la Monument Valley , avendo ancora negli occhi i mitici film di John Ford , visitando la riserva navajo di Tuba City , per proseguire nella città tutt’altro che diurna di Las Vegas per poi puntare a nord in direzione delle piste del lago salato di Salt Lake City , quindi attraversare lo Yellostone e approdare a Cody per visitare la tomba di Jeremiah Johnson della cui esistenza avevo appreso adolescente dal regista dell’omonimo film di Sydney Pollak con un giovano Robert Redfor , visitando poi il Little Big Horn e Rushmore , per approdare a Chicago dove ho compiuto i miei 24 anni . Lasciato Chicago mi diressi a Washinton per visitare Arlington e in esso le tombe dei fratelli Kennedy , John il Presidente che è rimasto famoso per la frase (oggi quanto mai significativa) pronunciata davanti a quel muro che malgrado sia stato abbattuto , il sonno della ragione ne permette la costruzione di tanti altri , sparsi ovunque in Europa ( in quello che dovrebbe essere il sogno e l’ideale degli Stati Uniti d’Europa ) e dentro ai cuori dei suoi abitanti Europei ,” ich bin ein Berliner “ tuonò Kennidy a Berlino Ovest , su quel palco e l’eco superò quel muro per giungere a Berlino est e quell’urlo fece sognare più generazioni . Quel berlinese adottato cadde nell’adempimento del suo dovere . Poi l’altra tomba ,più dimessa quella di Robert coscritto di mia madre tra pochi giorni 91enne ….. del suo sogno è rimasta quella croce bianca e quella lapide su quel prato curato , con quel suo ciuffo ribelle fece sognare …. la battaglia per i diritti dei neri …. dei meno abbienti …… Sono poi giunto a New York per vedere al mattino presto l’uscita del New York Times in una città che viveva anche la notte a differenza della mia . Non avrei mai pensato di scrivere a voi cari amici di Chiesa Controcorrente , che vivete negli USA e che siete numerosi a leggermi. Vi scrivo direttamente perché dopo anni in cui si sono succeduti alla guida del vostro paese Presidenti che non hanno fatto sognare , come quel cappellone che non divenne Presidente solo perché lo incontrò prima la morte , oggi credo che sia sceso in campo un uomo ,sicuramente non giovane biologicamente , ma con la capacità di fare sognare e di sognare, di parlare ai giovani anche di ecologia di cui Dio è il primo sostenitore perché il creato è suo . Il progresso oggi è fare un passo indietro per fare un passo avanti a riprendersi quella sana tradizione contadina che ama la vita della campagna , non la sfrutta , la rispetta e rispetta coloro che da essa dipendono e che tanto può dare in posti di lavoro e che può realizzare chi ad essa si accosta . Vi invio alcuni versi tratti dalla canzone “ Vorrei “ di un cantautore italiano Francesco Guccini ,che vi invito ad ascoltare direttamente , digitandolo su internet . Abbiamo bisogno di sognare ad occhi aperti ,abbiamo bisogno fisiologico di realizzare i nostri sogni , che non sono la conquista armata o comprata di …… ma realizzare per le nuove generazioni le condizioni perché possano tornare a sognare e lavorare alla realizzazione di quei sogni un mondo migliore partendo proprio dalla terra , perché se si parte dalla terra , si parte dall’uomo che è fatto di terra e che terra ritornerà . Non è certo quello che abbiamo visto in questi ultimi anni , di gente capace di farci sognare non ne abbiamo più fatto esperienza soprattutto per la poca serietà di uomini politici che abbiamo posto alla nostra guida e ciò ovunque in questo mondo sempre più piccolo perché povero di ideali . Tante promesse , ma nessuno ci ha fatto più sognare , ci hanno rubato i sogni , abbiamo visto un uomo premio Nobel per la pace assistere all’esecuzione di un terrorista ,semplicemente rovesciando in giù il pollice come ai tempi degli imperatori romani , spettacolarizzando la vendetta . Oggi assistiamo all’ arroganza di chi si sente già vincitrice , ma non porta neppure lei perché donna di potere ,l’azzurro del cielo , il profumo del grano e dell’orzo trebbiato nei campi , il rosso dei papaveri , ma il grigio degli abiti da cerimonia . Chi fa sognare , cari amici di Chiesa Controcorrente , è Bernie Sanders che dicono radicale, socialista ….. come se fosse una malattia , lo dissero anche di John Reed un sognatore idealista sepolto nel cimitero della Piazza Rossa contro le mura del Cremlino . Con quest’uomo pare siano emersi , tornati a galla quegli ideali da tempo sopiti , sotterrati nei diversi cimiteri americani dove sono sepolti i sognatori uccisi da quel capitalismo che è una via senza uscita per l’umanità A questi uomini , a tutto il popolo americano nato da un sogno e figlio del mondo intero e a Bernie Sanders dedico i versi di questo cantautore italiano , sperando di poterlo salutare tra pochi mesi come il futuro di un grande Paese che ha tutti i diritti di tornare a sognare e a pensare . Vorrei conoscere l’odore del tuo paese, camminare di casa nel tuo giardino respirare nell’aria sale e maggese, gli aromi della tua salvia e del rosmarino. Vorrei che tutti gli anziani mi salutassero parlando con me del tempo e dei giorni andati , vorrei che gli amici tuoi tutti mi parlassero come se amici fossimo sempre stati . Vorrei incontrare le pietre , le strade, gli usci e i ciuffi di paretaria attaccati ai muri , le strisce delle lumache nei loro gusci, capire tutti gli sguardi dietro gli scuri ……