... ciechi , storpi , zoppi , muti , lebbrosi , in preda ad ossessioni .....

02.03.2019 09:54 “ … Può forse un cieco guidare un altro cieco ? … “ . E’ ciò che Gesù domanda a noi oggi fratelli cristiani , in questa VIII domenica del Tempo Ordinario alla vigilia del conferimento delle Ceneri , l’inizio del santo periodo quaresimale . Non solo ciechi ma , storpi , zoppi ,muti , lebbrosi , in preda ad ossessioni … eppure ostentiamo le nostre opere perchè le si possano riconoscere , perché gli altri ci possano considerare ciò che non siamo ma ciò che vogliamo apparire : modelli a cui gli altri possano riferirsi e di noi compiacersi affinchè noi possiamo compiacerci . Dice Gesù degli scribi ,dei farisei , di noi fratelli cristiani : “ … tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dagli uomini ….. “ ( Mt. 23,5 – 7 ) . E quali sono mai le opere dei farisei , le nostre opere fratelli cristiani , le opere di noi ciechi , storpi , zoppi , muti , lebbrosi , in preda ad ossessioni ? Ascoltate bene come Gesù , via , verità , vita , elenca le opere dei farisei , degli scribi , dell’uomo: “ … allargano i loro filatteri e allungano le frange ; amano posti d’onore nei conviti , i primi seggi nelle sinagoghe e i saluti nelle piazze …. “ . Amiamo le mode , l’apparire , l’apparenza non l’essenziale , non l’essenza , l’essere ciò che veramente siamo …. maschere , dietro le quali celiamo , nascondiamo la nostra vera natura . Seguiamo le mode che riteniamo il buon esempio , quel buon esempio che adottiamo , ostentiamo per potere essere notati , per amore dell’apparire diversi da ciò che è la nostra vera essenza . Le mode “ il così fan tutti …. il così bisogna fare “ abbiamo trasformato il cristianesimo quando va bene in filantropia , quando va meno bene in una buona società borghese . Ci sentiamo realizzati nel vestire gli abiti della guida , del capo , essere nominati responsabili , educatori …. rabbì … maestro … ma questo è proprio ciò che Gesù rinfaccia ai farisei che amano : “ … sentirsi chiamare rabbì dalla gente … “ . ( Mt. 23, 7 ) . “ … Guai a voi …. Stolti e ciechi … Serpenti … razza di vipere … “ così Gesù si rivolge a chi vuole essere ciò che non è , a chi a tutti i costi vuole apparire , a chi da cieco vuole guidare un altro cieco o altri ciechi . Ciò che rende la vista , ciò che sana , ciò che guarisce è riconoscere il Maestro e il Padre , l’unico Maestro e l’unico Padre e la conseguenza di ciò è riconoscersi fra di noi fratelli . Dice Gesù : “ Ma voi non fatevi chiamare rabbì perché uno solo è il vostro maestro e voi siete tutti fratelli …. e non chiamate nessuno Padre sulla terra … “ ( Mt.23,8-9 ) . Paolo , prima della sua conversione è colui che più incarna la figura del fariseo , dello scriba , dell’educatore di colui che è in vista , che occupa un posto di rilievo nella società del tempo , a cui tutti noi ardiremmo somigliare ….. l’uomo di potere riconosciuto potente , e per questo , rispettato , onorato , invidiato , temuto. Di sé Paolo scrive con sorprendente lucidità e confessa negli Atti degli Apostoli ( 22 ,3 ) : “ … Io sono un Giudeo …. formato alla scuola di Gamaliele nelle più rigide norme della legge paterna , pieno di zelo per Dio … “ e ancora in Atti : “ …. molti dei fedeli li rinchiusi in prigione con l’autorizzazione avuta dai sommi sacerdoti e , quando venivano condannati a morte , anch’io ho votato contro di loro …. “ e alla comunità dei Galati ( 1,13 e ss ) prima , e a quella dei Corinti ( 1 Cor.15,9 ) poi , scrive : “ … Voi avete sentito certamente parlare della mia condotta di un tempo nel giudaismo : perseguitavo ferocemente la chiesa di Dio e la devastavo superando nel giudaismo la maggior parte dei miei coetanei e connazionali , accanito com’ero nel sostenere le tradizioni dei padri …. “ e ancora “ … ho perseguitato la chiesa di Dio …. “ . La conversione di Paolo passa attraverso la cecità : “ … all’improvviso lo avvolse una luce dal cielo e cadendo a terra udì una voce …. Saulo si alzò da terra ma , aperti gli occhi , non vedeva nulla …. “ ( Atti 9, 4 e ss. ) ; passa attraverso l’affidamento : “ …. Gli uomini che facevano il cammino con lui , guidandolo per mano , lo condussero a Damasco … “ ; passa attraverso il digiuno : “ … a Damasco dove rimase tre giorni senza vedere e senza prendere cibo né bevanda …. “ ; passa attraverso la preghiera , il Signore apparendo ad Anania per inviarlo da Paolo gli dice dove cercarlo e come riconoscerlo : “ …. ecco sta pregando … “ e come guarirlo ovvero imponendogli le mani : “ …. perché recuperi la vista … “ . Ma non basta , la conversione , il passaggio , la Pasqua , l’aprire gli occhi alla nuova vita , l’essere strumento eletto non comporta il successo sperato , sognato , agognato e rincorso dall’uomo , anzi il Signore svela ad Anania : “ …. egli è per me uno strumento eletto per portare il mio nome davanti ai popoli , ai re e ai figli di Israele ; e io gli mostrerò quanto dovrà soffrire per il mio nome … “ . Guarito dalla sua cecità Paolo è pronto a ricevere la sua nuova identità : “ … Anania … gli impose le mani …. E improvvisamente gli caddero dagli occhi come delle squame e recuperò la vista ; fu subito battezzato poi prese cibo e le forze gli ritornarono ….. “ . Così , in questo modo Paolo , diviene anche lui l’uomo dei dolori che incontreremo e conosceremo nella santa Quaresima . Vivrà il dolore , convivrà con il dolore , la sofferenza , le divisioni , le privazioni , il tradimento … vivrà tutto ciò per Cristo … è la gioia del cristianesimo lo leggiamo nella seconda lettera cha Paolo invia alla comunità di Corinto ( 12,9-10 ) : “ …. Mi vanterò ben volentieri delle mie debolezze , perché dimori in me la potenza di Cristo . Perciò mi compiaccio delle mie infermità , negli oltraggi , nelle necessità , nelle persecuzioni , nelle angosce sofferte per Cristo : quando sono debole è allora che sono forte …. “ perché la forza di Paolo , la nostra forza fratelli cristiani è racchiusa nella frase che Paolo stesso invia alla comunità di Filippi ( 4,10-13 ) : “ ….. Tutto posso in chi mi dà la forza..….. “ . Un cieco dunque non può guidare un altro cieco , lui stesso necessita di essere soccorso , guidato , curato e guarito …. poi : “ ….. Tutto posso in chi mi dà la forza..….. “ .