CUPIDIGIA, CUPIDIGIA DI DENARO E DI POTERE, LE DICE NIENTE QUESTA AFFERMAZIONE DEL SANTO PADRE ECCELLENZA REVERENDISSIMA?
Il Sinodo: il Sinodo è per bocca di papa Francesco ciò che “serve a cooperare al progetto d’amore di Dio sul suo popolo”. Tengo in modo particolare a spiegare queste parole cari amici di Chiesa Controcorrente e cari giovani perchè il vuoto istituzionale (vescovo e suoi collaboratori) non l’hanno mai fatto ne mai lo faranno. Il canone 342 del CIC (CODICE DI DIRITTO CANONICO) afferma che il sinodo dei vescovi: “in stretta unione con il romano pontefice allo scopo di prestare aiuto con il consiglio dei vescovi al romano pontefice, nella salvaguardia nell’incremento della fede e dei costumi… E in oltre per studiare i problemi riguardanti l’attività della Chiesa nel mondo”. Biella, la nostra diocesi non è rappresentata al Sinodo dei vescovi, non contiamo nulla perché dal nulla rappresentati (è noto che la diocesi di Novara è rappresentata da una coppia). Ora vi spiego cos’è il Sinodo diocesano, quello che dovreste voi cari amici di Chiesa Controcorrente e tutti i fedeli giovani e meno giovani richiedere a gran voce per far sì che il nulla diventi qualcosa. Il canone 460 del CIC letteralmente recita: “il sinodo diocesano è l’assemblea dei sacerdoti e degli altri fedeli della chiesa particolare scelti per prestare aiuto al vescovo diocesano in ordine al bene di tutta la comunità diocesana…” Lo dovrebbe convocare il vescovo. Ed ecco spiegato perché non sarà mai convocato. Se non c’è guida, se non c’è trasporto verso il gregge, se non c’è pastore, se il pastore se ne sta tutto il giorno in baita… Noi montanari, che siamo montanari, sappiamo che il gregge non può essere radunato né portato ai verdi pascoli né alle chiare dolci fresche acque. Qui in diocesi funziona che il consiglio episcopale ovvero vescovo + vicario generale + due pro vicari avvalendosi di consulenza di altri preti della loro cerchia e magari anche dell’apporto delle top model, le famiglie modello, si trovano, solamente loro, per pensare a quello che per loro è il bene di tutta la comunità diocesana. I risultati del pensatoio biellese o come piace a loro laboratorio, sono descritti nelle precedenti pagine di questo sito, su cui non voglio tornare perché proverei vergogna nel fare l’elenco. Come dice il papa, anzi come accusa il papa questi si sono “impadroniti” della vigna del Signore “a causa della loro cupidigia”; il santo padre scrive che:” il sogno di Dio si scontra sempre con l’ipocrisia di alcuni suoi servitore. Noi possiamo ‘frustrare’ il sogno di Dio se non ci lasciamo guidare dallo Spirito Santo”. Pesantina quest’affermazione, se pensiamo che è diretta principalmente ai suoi confratelli vescovi che conosce a fondo. Un’affermazione frutto dell’esperienza e dell’osservazione dei fatti o di fatti. Il nostro vescovo è qui in diocesi a palazzo a casa, mi accusa di assenteismo, mentre dovrebbe essere li a Roma ad ascoltare ciò che il papa ha da dirgli, forse diverrebbe rosso come un peperone: la vergogna del fallimento va smaltita nelle buie stanze di palazzo consolandosi all’ombra del suo ritratto di pessima fattura, ma con alato dipinto il suo stemma episcopale. Prendo ancora a prestito le parole del santo padre: ” … Per la loro cupidigia e superbia vogliono fare di essa (della vigna ndr) quello che vogliono e così tolgono a Dio la possibilità di realizzare il suo sogno sul popolo che si è scelto. La tentazione della cupidigia è sempre presente… cupidigia di denaro e di potere. E per saziare questa cupidigia caricano sulle spalle della gente pesi insopportabili che loro non muovono neppure con un dito (cfr Mt 23,4)” Come la conosce bene il santo padre eccellenza reverendissima!