DA MUZZANO.... A TAIZE'!

07.04.2015 08:43

Carissimi giovani quando i preti che assistono le vostre associazioni, i vostri movimenti, le vostre parrocchie, vi proporranno un qualsiasi viaggio o una qualsiasi esperienza da Muzzano…. a Taizè, andateci, ma ricordandovi questo aneddoto. A raccontarlo è il cardinale Ballestrero, nel suo libro “Alle fonti del Carmelo”, ascoltate con attenzione le sue parole:

“Mi ricordo un incontro severo, molto severo con Paolo VI. Ero andato in udienze da lui come presidente dell’Unione Internazionale dei Superiori Generali e il papa mi aveva ricevuto con la solita cordialità e amabilità. Mentre ero seduto presso il suo tavolo, mi capitò di vedervi un libricino che era uscito proprio in quelle settimane. Ne ebbi un urto interiore, personalmente, e dissi a me stesso: ecco fin sul tavolo del papa arriva questo!; però stetti zitto. Il papa a un certo momento, facendosi molto serio, mi disse: Vede – lo dico a lei nella sua qualità di presidente dell’Unione Internazionale dei Superiori Generali – la Chiesa ha attraversato tante volte dei momenti difficili, ma a superare le difficoltà è stata aiutata allora dall’intervento delle Famiglie Religiose, che hanno offerto lo splendore della loro virtù, l’eroismo del loro zelo, la profondità della loro fede. Oggi non è così! Oggi uno dei problemi più gravi, delle afflizioni più gravi della Chiesa del nostro tempo è la condizione della vita religiosa. Io mi sentii annichilito da queste parole del papa, dette con una passione di dolore veramente grandissima. Mostrai un momento di perplessità nel volto. Egli se ne rese conto e disse: guardi, guardi… se vuole una prova gliela do subito. Prese quel libricino, me lo fece vedere e mi disse, lo conosce? Dissi: sì, santità, lo conosco, ecco dove vanno i religiosi oggi. Sono chiamati alla mensa del Padre con Cristo Signore e si riducono  a fare i cagnolini sotto il tavolo. E poi rifacendosi al libretto che aveva in mano – era la regola di Taizè, pensate! – Ci sono briciole di cristianesimo; ma è giusto che i religiosi ispirino le loro nuove legislazioni alle briciole che cadono dalla mensa del Padre? Ebbene ricordo che tornai a casa sconvolto da questa riflessione del papa, ma nello stesso tempo consolato perché avevo capito come il papa volesse la vita religiosa: una sequela di Cristo, non proclamata con la retorica, ma realizzata con la concretezza evangelica della vita. O siamo di Cristo o non siamo cristiani!

Carissimi giovani vi ricordo che queste due figure sono state negli scorsi decenni pilastri della Chiesa, Paolo VI già beato, mentre del cardinale Ballestrero è in procinto l’apertura della causa di beatificazione, le loro osservazioni sono fondate da una vita spesa al servizio della sposa di Cristo: la Chiesa. Come scrisse ancora il cardinal Ballestrero, “vivere in ossequio di Gesù Cristo è una cosa seria, una cosa che non è fatta dalla mattina alla sera, perché chi segue Cristo, per seguirlo, deve fare tante scelte e soprattutto consumare tanti distacchi!”. Sempre, sempre siate critici, sempre chiedere il perché delle cose, e sempre ottenere una risposta plausibile e convincente, è in gioco la vostra libertà.