DIMISSIONI!

04.07.2015 09:53

Che pena e che squallore che non si abbia un riscontro a quanto evidenzio e denuncio con forza. Ne parlano tra loro, forse si vergognano anche ma non trapela nulla, l’ordine è tacere, la linea dev’essere quella della fermezza prima o poi finisce. E’ la linea della dc al tempo del rapimento del suo segretario: la linea della fermezza che ha provocato solo disagio e conseguentemente i sensi di colpa che hanno perseguitato per il resto dei loro anni una classe politica destinata al declino, perché linea del non dialogo, linea della fermezza a dimostrazione (solo per loro) di un’anima candida, di una coscienza a posto che in fondo nascondeva il fallimento politico e morale che di lì a pochi anni sarebbe sfociato con l’azzeramento non solo di quella classe politica ma dello stesso partito che lo rappresentava. Questa gente è ancora seduta in quelle poltrone e vive di quei fasti solamente perché siamo in provincia, malati di un provincialismo che per comodità, opportunismo e convenienza rimanda la novità. La linea della fermezza li ha già seppelliti, il loro contare è sempre più esiguo, questa gente è al capolinea soprattutto anagraficamente, ed è alla ricerca disperata di replicanti anagraficamente più giovani, ma di una mentalità già vecchia, ottusa, così cari giovani cattolici osserverete sempre i pensionati di lusso passarvi davanti, togliendovi letteralmente il pane di bocca, perché ciò che conta è la linea della fermezza. Per loro sono questi gli operai che hanno diritto la loro salario, secondo quanto scrive l’evangelista Luca. Ciò è evidente nelle nomine che il vescovo ha fatto direttamente per il cda della Fondazione, gente della mia età, cioè quasi 60 anni o sessantenni, giovani? No prossimi alla pensione, ma sensibilissimi al mondo dei giovani, tanto da occupargli i loro posti, “soffiarglieli”, portarglieli via. Buona notizia? Buona novella? Vangelo? Magari!!!!! Come Paolo VI ai tempi del rapimento del segretario della dc implorava la liberazione dello statista, così io v’imploro di rassegnare le vostre dimissioni per dare un segno di cambiamento. Con un segno, un solo segno si cambia il mondo, si da inizio al cambiamento. Chi ha orecchie per intendere intenda.