DIVERSITA' E (E') CAMBIAMENTO
Giovanni scrive : “ …….. l’acqua diventata vino ….. “ , alle nozze di Cana di Galilea si assiste a quello che Giovanni chiama segno, cioè ciò che resta ,ciò che può rimanere o scomparire ma che comunque è stato , indiscutibilmente è stato , ciò che ha impresso , impressionato , stupito o semplicemente è stato colto . Là , a Cana , l’acqua è diventata vino , qui oggi , tra poco il vino e il pane diverranno presenza viva e reale del Signore , …. così come è stato poco fa l’annuncio , la proclamazione della sua Parola . Sia a Cana di Galilea ( che convenzionalmente possiamo dire ieri ) che qui oggi , siamo alla presenza del Signore , alla presenza del Mistero perché a Cana di Galilea è avvenuto qualcosa di non spiegabile , di misterioso , legato dunque al mistero . E’ curioso come nella letteratura latina cristiana mistero è tradotto con il termine mysterium ma talora anche , con la parola sacramentum cioè sacramento , in greco mistero deriverebbe dal termine , iniziatore o iniziato ; mentre nel linguaggio comune la parola mistero è spesso usata per indicare il fascino dell’incomprensibile , del segreto , da cui lo svelamento del segreto cioè che ci conduce al termine rivelazione . Benchè possano assumere lo stesso significato Il termine mistero , se siamo attenti , è l’antitesi di sacramento perché se mistero significa l’incomprensibile la parola sacramento significa segno cioè il comprensibile dell’incomprensibile o ciò che rende comprensibile … dunque ciò che svela il mistero. In poche righe Giovanni introduce termini , parole significative per il lessico cristiano . Tutti questi significati , tutte questi termini , tutte queste parole indicano qualcosa che sta oltre , oltre il significato , oltre la parola : l’oltre …. ciò che va al di là dello spazio e del tempo , il di più del normale , ciò che sta sopra , sovrasta la normalità . A Cana si compie un segno visibile e inequivocabile della grazia di Cristo , che tradotto significa sacramento , e quel segno è Gesù stesso che si svela , si rivela , iniziando la sua vita pubblica che Giovanni così sintetizza : “ …. A Cana di Galilea , fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù … “ . In una sintesi magistrale Giovanni ci dice tutto di Gesù : è il segno , il segno che si rivela , segno rivelato , segno visibile della Grazia , quella attenzione , quella gratitudine , quella benevolenza , che il padre ha nei confronto dei suoi figli , che Dio manifesta verso l’essere umano , il Cristo si rivela a Cana iniziatore di un nuovo modo di intendere la vita è l’iniziato colui che è designato ad iniziare . A Cana si svela dunque il Mistero , si da inizio alla storia della salvezza , della salvezza dell’uomo ; dunque non c’è più il non comprensibile , il mistero , ma lo svelamento del mistero , tutto diviene comprensibile o meglio accessibile alla nostra comprensione , tutto diviene comprensibile ….. dall’incomprensibile al comprensibile …. le Scritture sono svelate ,sono comprensibili perché compiute , il Mistero diviene Segno , il non visibile diviene atto , cioè prova concreta di ciò che si spera , di ciò che si crede . Mettendosi alla sequela del Cristo , che Giovanni traduce con ciò che Maria disse ai servitori : “ Qualsiasi cosa vi dica fatela “ , il Mistero dunque si svela perché si vive con esso e vivendolo lo si comprende , come fecero i discepoli alla chiamata di Gesù , lasciarono ogni cosa e lo seguirono liberamente per conoscerlo e per conoscersi , come liberamente ci fu chi si oppose alla sequela , il giovane ricco , che non aderì all’ invito del Mistero alle parole della Parola : ” vieni e seguimi “ , ma scelse di non fare della sua vita un segno , il segno . A Cana , con lo svelamento , con la rivelazione del Mistero , l’uomo incontra Dio , è a tu per tu con Dio , per la prima volta la manifestazione è pubblica e lo diverrà sempre di più attraverso altri segni sempre più abbondanti perchè il preludio è l’abbondanza , la presenza del Signore è caratterizzata dall’abbondanza , dalla grazia , dalla benevolenza , ricordate fratelli cristiani , i racconti evangelici …. la pesca miracolosa , la moltiplicazioni dei pani e dei pesci … tutto abbonda perché si è a contatto con il Tutto con la Gratuità …. cioè il Mistero svelato che è nudità , senza veli , l’essenziale , l’origine , la bellezza e la grandezza di ogni cosa . Ma il Mistero è anche l’altro da me , cioè ciò che non sono io , che non posso essere , ciò che non fa capo a me e che io riconosco come l’altro , nella sua diversità e che conosco nella misura in cui io mi svelo per indurre lui , l’altro , a svelarsi a me , con lo scopo di abbattere quel muro che ci separa che ci rende non conoscibili . A Cana Dio compie per la prima volta quell’atto , si rivela, si rende conoscibile per ciò che è : Dio ,colui che rende possibile l’impossibile, invitando a chi si pone alla sua sequela a vivere quell’atto quotidianamente , perché se Dio ha salvato il mondo intero ,l’uomo ha la possibilità di cambiarlo … si …. fratelli cristiani il mondo si cambia …. se noi ci sveliamo, se facciamo cadere quei veli che ci ricoprono , se ci riveliamo come Dio si è rivelato , se diciamo al mondo intero chi siamo veramente . Rivelarsi è dare la possibilità all’altro di conoscere e di conseguenza di conoscersi ….. di divenire vino , da acqua per le abluzioni a vino di ottima qualità . Il Mistero è stato tale perché si comprendesse la diversità , perché la diversità ci caratterizza , la diversità resta , ciò che rende vivo un rapporto è proprio la diversità , perché è la base dello scambio è la possibilità della reciprocità . A Cana di Galilea , Dio Mistero , inizia a farsi conoscere a rivelarsi , per dare inizio ad un pedagogico percorso di educazione alla reciprocità , che nella S. Messa sta in quell’atto e in quelle parole che il sacerdote pronuncia mescendo nel calice qualche goccia di acqua al vino lì raccolto ,pronunciando queste poche ma precise parole : “ L’acqua unita al vino sia segno della nostra unione con la vita divina di colui che ha voluto assumere la nostra natura umana “ :