... Dubitando , mai increduli ma credenti ....

30.05.2021 07:53 L’umanità degli apostoli , dei discepoli emerge nel racconto poc’anzi proclamato : “ ... essi però dubitarono ... “ annota Matteo . Dunque gli apostoli sono stati creature umane non angeliche , con ciò voglio dire che sono stati esseri di questa terra , non eterei ; sono esistiti , sono reali , non ideali proprio perché hanno dubitato . I discepoli dubitano dunque , e chi fratelli non avrebbe dubitato nel vivere quell’esperienza ? Chi ? Chi non dubita ? Chi vivendo non dubita ? E poi l’uomo , essi , come noi ,siamo stati toccati e potremmo dire offesi dal peccato originale che ha insinuato il dubbio nell’uomo e il dubbio ha minato la fede dunque la sua credibilità . C’è chi afferma che con il dubbio si cresce , si è cresciuti , lo dichiarava Cartesio ( uomo di scienza e pensatore ) egli ha lasciato scritto che: “ ... il dubbio è l’inizio della conoscenza ... “ e la poetessa Alda Merini in versi scrisse che : “ ... Ogni alba ha i suoi dubbi ... ”. Il dubbio inteso come peccato ,che emerge dalla lettura del primo capitolo del Libro della Genesi , lo sostenne anche Lev Tolstoj : “ ... “Il mio peccato principale è il dubbio . Io dubito di tutto e mi trovo sempre nel dubbio ... ” . Ma ciò che lega il dubbio all’amore lo scrisse William Shakespeare : “ ... Dubita che le stelle siano fuoco ; dubita che il sole si muova ; dubita che la verità sia mentitrice : ma non dubitare mai del mio amore ...”. Il dubbio dunque è ovunque perché presente fin dalla creazione . Il dubbio è parte della creazione, è insito nella creazione e il dubbio come la Sacra Scrittura insegna è ciò che spinge l’uomo a scegliere : il mangiare il frutto dell’albero fu scelto da Adamo e da Eva e il peccato è ovunque ;Paolo nella sua lettera ai Romani ( 3,23 ) scrisse : “... tutti hanno peccato .... “ dunque come scrisse Tolstoj principalmente tutti dubitano . Fratelli cristiani la povertà dell’uomo è tale che dubitare di Dio è forse il modo con il quale l’uomo può avvicinarsi a Dio sulla via dell’amore per Dio stesso, scrisse Paolo ai Colossesi ( 3,12-13 ) : “ ... Rivestitevi dunque, come amati di Dio, santi e diletti, di sentimenti di misericordia, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza; sopportandovi a vicenda e perdonandovi scambievolmente, se qualcuno abbia di che lamentarsi nei riguardi degli altri ... “ . Fratelli Paolo parla di sopportazione e perdono reciproco e in ciò si percepisce che l’amore , l’amarsi è per strada , ad esso si tende , al pari del dubbio e della fede . Dunque dalla sopportazione all’amore , quindi si procede dal dubbio alla fede : dal basso all’alto perché il fine è l’alto è l’elevazione . Si parte dal dubbio per giungere alla fede , o meglio la fede ha origine nel dubbio .Si dubiti pure di tutto , ma si abbia coscienza nel riconoscere il dubbio e la fede , il processo da ... a... . A questo proposito vorrei richiamare la prova sull’esistenza di Dio che formulò S.Anselmo d’ Aosta . Il vescovo e dottore della Chiesa affermava che Dio è quella cosa di cui nulla può pensarsi più grande; questo concetto è presente anche nell’ateo che nel momento in cui nega l’esistenza di Dio ribadisce comunque la concezione di Dio come essere perfetto . Se si ha coscienza aperta alla conoscenza dunque il dubbio si scioglie , si dissolve , si risolve , evolve e la direzione punta , si dirige alla fede . Il dubbio è un passaggio in direzione della fede .Possiamo immaginare il dubbio come una sorta di forche caudine , quei gioghi che i Sanniti imposero ai Romani sconfitti in battaglia , bisogna scendere , inchinarsi soggiogarsi , piegarsi , umiliarsi per poi ergersi . Il dubbio dunque ci umilia ma in vista di una via all’elevazione .Al dubbio bisogna accostarsi , per natura , per quella che è la natura dell’uomo come è stato il nostro passato , lo abbiamo ascoltato dalla lettura del libro del Deuteronomio : “ ... interroga pure i tempi antichi , che furono prima di te ... “ . Se interroghiamo i tempi antichi , i più antichi e nella fattispecie il Libro della Genesi ( il primo Libro della nostra Storia , del nostro sapere , della nostra conoscenza ) in esso il dubbio emerge , sì emerge ma ciò che conta è non farsi sovrastare non fare prendere al dubbio il soppravento , non strisciare come il serpente , ma rialzarzi come l’uomo fece dopo avere assecondato il serpente . La storia della salvezza è una realtà non solo scritta , ma vissuta , non solo declamata ma esperita. Già “ : ... Essi dubitarono ... “ annota Matteo , fra cui Matteo stesso , che fu solidale con chi dubitò ,ma poi tutti accettarono il martirio , divennero a pieno titolo testimoni . Ma di cosa ? Cosa testimoniarono gli apostoli ? Testimoniarono , accettarono , compresero che erano figli di Dio .Lo insegna Paolo nella lettera ai Romani , seconda lettura di questa prima domenica dopo Pentecoste solennità della Santissima Trinità . Nella nostra condizione di figli di Dio possiamo chiamare Dio : “ ... Abbà! Padre! ... “. Ora dove è presente la figura del padre è presente anche la figura del figlio , non c’è padre senza figlio , colui che non possiede una discendenza non può fregiarsi dell’appellativo di padre . Non facciamo confusione con i termini fratelli cristiani , attenzione proprio in questi tempi si insegnano altre cose, si pongono dubbi sulla stessa natura dell’uomo ,della famiglia : attenzione non cadiamo nel trabocchetto , testimoniamo con orgoglio la nostra visione , il nostro credo , la nostra identità . Senza figli non si può parlare di paternità e di dipendenza figliale , non può essere padre chi non ha figli , diverso è il contrario , un figlio ha sempre un padre . Non sono parole ma capisaldi su cui fondare la nostra identità .Ma c’è di più , nel brano di Vangelo oggi proclamato , Gesù è il risorto , che invita i discepoli , attraverso le donne , ad incontrarlo in Galilea . I discepoli dunque si recarono in Galilea per incontrare il Signore , il Figlio e con Lui , Dio ,il Padre . Con il Padre ed il Figlio è presente anche lo Spirito che fu annunciato da Gesù : “ ... Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve l'annunzierà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà del mio e ve l'annunzierà ... “ si legge nel Vangelo di Giovanni ( 16,12-15 ) e ancora ( Gv.14,16 ): “ ... Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito di verità che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché egli dimora presso di voi e sarà in voi ... “. Dove è presente il Padre sono presenti il Figlio e lo Spirito Santo , e la loro presenza è creatrice , esclusiva , particolare , straordinaria come alla quercie di Mamre . Dall’incontro con le tre persone Abramo seppe che nonostante l’età avanzata e la steritlità Sara avrebbe concepito e dato ad Abramo una discendenza. Alle quercie di Mamre l’umanità , attraverso l’esperienza di Abramo , ha vissuto , vive e vivrà della e alla presenza straordinaria e creatrice . Fratelli l’intima costituzione di Dio , nella teologia cattolica, è la Trinità . Noi crediamo , e la teologia enuncia, un Dio unico in tre persone ; afferma un’unica natura o essenza della divinità . La divinità sussiste ( cioè esiste autonomamente ) in tre persone divine, ossia Padre ( che genera ) , Figlio (che è generato dal Padre) e Spirito Santo (che procede cioè proviene dalle altre due persone - Padre e Figlio - come da un unico principio ). A tutte e tre le persone, ben distinte, competono allo stesso modo tutti gli attributi divini essenziali che sono l'auto-esistenza e l'eternità e inoltre la potenza, la conoscenza, la santità, la giustizia, la bontà e la verità.Fratelli vi invito caldamente a consultare il Catechismo della Chiesa Cattolica in merito alla S.S. Trinità , sono poche pagine che rimandano alla Tradizione , cioè alla Sacra Scrittura ,ai documenti della Chiesa e agli scritti dei Padri , e se ciò non basta a confrontatevi con un sacerdote se vi può servire nel crescere nella fede. Noi crediamo in un unico Dio che si presenta a noi in tre persone :Il Padre che genera ; il Figlio che è generato ; lo Spirito Santo che procede , cioè deriva , esce , dal Padre e dal Figlio – dello Spirito si dice che è spirato come l’aria che esca dalla bocca - .Rapportato alla nostra esistenza , alla nostra vita di ogni giorno anche noi siamo trinitari e lo siamo perché Dio lo è prima di noi .Siamo padri perché generiamo ,e figli perché siamo stati generati e da noi esce , procede il legame che ci lega , che lega il padre al figlio e questo legame è l’amore paterno e figliale che è amore universale , appunto cattolico , che si riversa, si applica ovunque a chiunque. Attenzione fratelli alla confusione di generi che civiene prospettata, la concezione cristiana di uomo è intesa biblicamente “ ... maschio e femmina li creò ... “ si legge in nel libro della Genesi non c’è confunsione, né altro o altri generi . Tutto si riduce all’unità,come nella divinità, non tre dei ma un Dio unico , unica divinità dunque la famiglia pur nella sua molteplicità di composizione , madre, padre , figlio-i è unica ,è unicità , è famiglia , unità delle diversità , al pari della Trinità , perché il modello di famiglia si fonda sul modello trinitario che ,essendo divino , è antecedente alla famiglia. Riappropriamoci del nostro linguaggio ma soprattutto del nostro credo , che è la nostra identità ; in esso cresciamo , conoscendolo , approfondendolo , amandolo , appunnto credendo . Dubitando , mai increduli ma credenti .