DUE STAMZE ALTRO CHE 600 MQ
Ho incontrato ieri una comunità e con essa ho celebrato l’anniversario della Vittoria della Grande Guerra e la Festa delle Forze armate . E’ triste constatare come queste due ricorrenze civili da celebrare il 4 novembre siano stati posticipati alla domenica successiva , in questo caso ieri 8 novembre . Mentre a livello centrale , le alte cariche delle Stato celebrano ufficialmente le due ricorrenze nella data del 4 novembre all’altare della Patria con la rappresentanza del governo centrale e delle più alte cariche delle Forze Armate ma senza la presenza del popolo , il resto del Paese le deve celebrare distanza dalla celebrazione ufficiale . Ho ricordato , durante la celebrazione eucaristica , prima dell’omelia , quanto sia sbagliato educativamente per il popolo ma soprattutto per le giovani generazioni questo distacco ,questa diversità e direi anche questo poco rispetto delle tradizioni e dei governi periferici . A parte la data , ieri presso quella piccola comunità erano presenti l’autorità civile con il sindaco accompagnato da alcuni esponenti del Consiglio comunale , il rappresentante delle Forze Armate un carabiniere della vicina stazione , la rappresentanza delle associazioni d’Arma e il popolo, la gente . Il segnale dato all’esterno , di questo piccolo governo periferico , è un segnale di democrazia ( dove c’è libera partecipazione popolare c’è democrazia )e di buona educazione civica . Diversamente il segno che viene , ormai da anni , dai vari governo centrali che si sono succeduti , non è un buon segno , se non c’è la presenza del popolo c’è distacco , non c’è partecipazione , c’è solo la presenza di caste o classi . E’ il popolo che con la sua partecipazione e la sua disomogeneità annulla l’ omogeneità delle caste e della classi . Purtroppo chi ci rappresenta e che dovrebbe difendere gli interessi e le sacrosante richieste popolari , sono caste o classi ormai lontane dal popolo benché lo rappresenti . La privata celebrazione , il 4 novembre all’Altare della Patria , dell’ anniversario della Vittoria e della festa delle Forze Armate ,ho ricordato ai presenti, ricorda la reggia di Versailles quando il Re Sole , viveva lontano dalla capitale , Parigi , cuore dello Stato, solamente circondato dalla sua corte , lontano dai problemi del suo popolo , in una virtuale e surreale vita dorata ( capita anche nella Chiesa e questo Papa lo denuncia da quando è salito al soglio di Pietro ). La mancanza del popolo , dei suoi bisogni , delle sue necessità ma anche del suo entusiasmo e della sua fecondità porta all’inevitabile malcontento , gestibile solo da forze avverse alla democrazia e questo è il pericolo . E’ indubbio come si sente il distacco delle alte cariche dalla realtà popolare , ecco perché ho ricordato ai presenti che ogni rivoluzione parte dal basso , non da un grande fuoco ma da una piccola scintilla , come nella Chiesa , tutto è partito da un piccolo gesto che è segno e inizio di grande cambiamento : l’avere scelto di vivere in due stanze anziché in un alloggio di 600 metri quadrati . Piccoli segni , piccoli passi ma è l’unità che forma la molteplicità , così nelle comunità civili tutto deve partire dal basso è il virtuosismo dei comuni con la loro popolazione che deve dare l’esempio e segnare la svolta ovvero non fermarsi alle apparenze di una classe centrale burocratizzata ma sanarne le deficienze .