DUNQUE IL DIGIUNO
Il digiuno : “ … il digiuno che voglio … “ abbiamo sentito proclamare nella prima lettura di questa V domenica del tempo ordinario tratta dal libro del profeta Isaia (58,7-10) …. il digiuno come privazione , atto concreto di volontaria , dunque consapevole privazione , privazione del sur-plus , del di più , dunque dedizione all’essenziale ,all’essere ….. essere ciò a cui ci si è dati , a cui ci si è consegnati , essere ciò che si è scelto , cioè a cui si crede …. provare ad essere , tendere all’essere , ben sapendo , conoscendo , che l’essere nella sua pienezza è Colui che è : Dio , il divino , la divinità … “ … Io sono colui che sono …. “ leggiamo nel libro dell’Esodo ( 3,14 ) . Paolo nella seconda lettura , tratta dalla sua prima lettera ai Corinti (2,1-5) prova a comunicare a noi che l’essere , dunque il dimostrare , il manifestare , sta in quella sua affermazione , in quella sua tesi trattata e poc’anzi ascoltata : “ … La mia parola e la mia predicazione non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza , ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza, perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana , ma sulla potenza di Dio … “ …. cioè sul fatto che ciò che Paolo manifesta ( lo Spirito ) lo manifesta , lo afferma , con la sua stessa vita , la sua quotidianità , la sua scelta , il suo credo , la sua fede proclamata e libera , sofferta e pagata , ma guidata . La sapienza umana non guida ….. indica , è la sapienza divina che guida ecco perchè Dio divinizza , rende divino l’uomo conferendogli la vita divina , perché la vita stessa dell’uomo possa guidarlo in ciò che la sua sapienza , quella umana , gli indica : Dio . Dio dunque , con il conferimento della vita divina , completa l’uomo , lo fa , lo ha fatto : “ … poco meno degli angeli , di gloria e di onore lo ha coronato : gli hai dato potere sulle opere delle tue mani , tutto hai posto sotto i suoi piedi …. “ cantiamo nel Salmo 8 . L’uomo è …… è essere spirituale “ … poco meno degli angeli … “ come Dio è , per sua volontà , divenuto uomo “ … e il Verbo si fece carne ….. e venne abitare in mezzo a noi … “ leggiamo nel prologo al Vangelo di Giovanni . Il digiuno che Dio vuole , pretende ….. è che l’uomo sia , che prenda coscienza di ciò che è , di cosa è divenuto sotto la protezione , la difesa , il patrocinio , in una parola sotto l’egida divina . Porsi sotto l’egida divina significa consegnarsi a Dio , cioè all’amore , e se ci consegnamo all’amore l’amore in noi dilaga , ci riempie oltre la nostra capacità , perché Dio è l’Oltre , l’Infinito , l’Illimitato , il Tutto e l’uomo , il finito , il limitato , il temporale , non lo può contenere ….. dunque se Dio penetra in noi , da noi straborda , straripa dunque da noi esce , cioè Lui si manifesta , e così noi lo manifestiamo, manifestiamo Dio e se lo manifestiamo lo possediamo , è in noi , è dentro di noi , è parte di noi . Un prete biellese , che fu degno vicario generale di questa diocesi ,Don Ferraris , di questo concetto , e cristianamente posso affermare di quest’atto , di questa realtà , fece il motto della sua vita , tanto che quel motto , quella sua frase , quella verità è stata incisa sulla lapide che chiude il suo sepolcro : “ … se possiederete la carità , manifesterete il Signore … “. Manifestiamo dunque il Signore quando svuotati di noi stessi , da noi stessi , rinunciamo a tutto il nostro essere di più , al nostro sur-plus , per essere , divenire ( purificati dal digiuno cioè dalla libera e consapevole privazione delle nostre sicurezze ) quell’essenziale che dice , parla , urla , attraverso un tombale silenzio , attraverso al gesto , attraverso all’atto ….. l’atto di fede , il nostro credo , quello che proclamiamo e dimentichiamo di averlo proclamato sistematicamente ogni domenica . Siamo sale o possiamo esserlo , come abbiamo udito nella lettura del Vangelo ( Mt. 5,13-16 ) . Se diamo gusto esistiamo , siamo essere …. se manifestiamo , esistiamo , siamo prova …. se agiamo , se siamo atto , gli altri sono i testimoni , i migliori testimoni di ciò che siamo , del nostro essere : “ … ad Antiochia , per la prima volta , i discepoli furono chiamati cristiani … “ ( Atti 11,26 ) . Ad Antiochia non la sapienza umana , manifestò la sapienza divina , ma l’agire umano , quel farsi scarni , magri e famelici plasmati dall’incessante lavoro che scaturisce dall’ascolto della Parola , che nutre e trasforma l’uomo , che gli conferisce identità , che lo rende luminoso , lo circonda , lo circoscrive di un’ aureola …. quell’alone di luce che si percepisce nella sobrietà dell’umile , che Matteo così descrive : “ … così fa luce a tutti quelli che sono nella casa … “ . Il digiuno dunque , rende luminosi e sapidi non insipidi : “ … quando digiuni ….. il Padre tuo …. te ne darà la ricompensa …. “ ( Mt. 6,16-18 ) e la ricompensa è nella frase che conclude il Vangelo appena proclamato : “ Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli “ . Il digiuno … rende !