... è così fratelli cristiani ? ... E' proprio così? ....

27.11.2021 14:41 Buon inizio di Avvento fratelli cristiani ! Di cuore vi auguro un buon inizio di questoi questo Tempo di Avvento! Nella seconda lettura , tratta dalla prima lettera che Paolo indirizzò alla comunità cristiana che era in Tessalonica e che la Liturgia della Parola propone oggi , si legge : “ ... voi conoscete quali regole di vita vi abbiamo dato da parte del Signore Gesù ... “ ; e nel Vangelo di Luca poc’anzi proclamato : “ ... Gesù disse ai suoi discepoli .... Vegliate in ogni momento pregando ... “ . Una delle regole date , fatte pervenire a noi direttamente da Gesù , da Dio per mezzo degli apostoli è dunque l’esortazione a vegliare , pregando ; dunque non solo pregare , ma vegliare pregando in ogni momento , cioè sempre , continuamente ovvero trasformare la nostra vita in preghiera , così che la preghiera divenga sì pronunciata , proclamata , ma soprattutto manifestata con il nostro agire e con la nostra presenza allo stesso modo dei discepoli di Antiochia che furono riconosciuti cristiani dai pagani per come vivevano, per come manifestavano il loro credo , la loro fede . Il significato del vebo vegliare è di largo spettro , dal più comune restare svegli durante le ore notturne - ore dedicate solitamente al sonno - al proteggere , badare , vigilare . Proseguendo nell’elenco dei significati è proposto tenere sotto controllo e per concludere , prendersi cura di qualcuno , assistere , custodire . Dunque vegliare è azione o attenzione propria , personale , per lo più un atto , un’azione umana , dunque divina - perché tale per analogia è la nostra natura – un’azione in direzione degli altri , verso l’altro da me , verso chi è da me diverso . Il vegliare dunque è un atteggiamento , un coinvolgimento di tutta la persona che si dispone per altro , per l’altro e l’atteggiamento del vegliare assume un’ importanza tale da indurre a rinunciare al riposo appunto per altro , per l’altro , dunque vegliare è un’azione tesa ad un’altra azione . Il vegliare inteso da Gesù poi obbliga , impone , l’impegno nel tempo , in tutto il tempo , intendento per tempo la modalità con cui l’uomo conta , organizza ,ordina , controlla , pianifica la sua esitenza . Questo impegno deve , dovrebbe ( usando il condizionale ) occupare tutto il nostro tempo ,tutto il tempo di chi si proclama credente ; infatti Gesù predica ed esorta a questo precetto : “ ... in ogni momento ... “ cioè sempre , continuamente . Si legge nelle lettera di Paolo ai Colossesi (4,2 ): “ ... Pregate senza stancarvi e non dimenticate mai di ringraziare Dio ... “ e nella sua prima lettera esorta i Tessalonicesi ( 5,17 ) con questa raccomandazione : “ ... pregate incessantemente ... “ . L’atto del vegliare è finalizzato dunque alla preghiera cioè a chiedere , invocare , implorare colui che può agire in favore di qualcosa o di qualcuno ma è finalizzato anche per ringraziare , per adorare . La preghiera dunque è consegnarsi integralmente all’attenzione di colui che può intercedere beneficamente per le nostre istanze o per procurare delle risposte .Paolo nella sua lettera alla comunità cristiana che era in Filippi ( 4,13 ) ,ai santi che erano in quella comunità, scrisse : “ ... Tutto posso in colui che mi dà la forza ... “. Quella forza si riceve dalla preghiera, da quel consegnarsi integralmente cioè non solo con il corpo , ma con l’anima e lo spirito cioè con tutta la nostra persona -perché questa è la nostra identità – ebbene quella forza in virtù della potenza che reca in sé - essendo forza - vince lo sforzo della veglia , l’atto della veglia , la fatica della veglia . Rivolgo ai coniugi cristiani questa domanda scontata : fratelli non si veglia forse per amare l’amato o l’amata ? La risposta è scontata sì , si veglia , si dimentica l’oppressione del sonno , si ignora l’opressione del sonno . Amare , l’amore dunque è veglia ovvero rinuncia di quella parte del mio tempo dedicato al riposo in favore del tempo speso per altro , per l’altro , l’amato che , in questo caso specifico - nella preghiera - è la divinità , il Divino , Dio . Il precetto del Signore in riferimento alla preghiera è : “ ... in ogni momento ... “ , dunque la preghiera non solo occupa , o meglio dovrebbe occupare , la parte di tempo dedicata al riposo ma deve comprendere tutto il mio tempo , se credente . Fratelli non significa che non bisogna far altro , anzi , al contrario significa che ogni azione deve divenire preghiera ,cioè tutto il vissuto del credente diviene preghiera dunque viene santificato . Vi leggo un periodo tratto da una lettera che scrisse San Pietro ( 4,10,11 ): “ ... Ciascuno viva secondo la grazia ricevuta, mettendola a servizio degli altri, come buoni amministratori di una multiforme grazia di Dio. Chi parla, lo faccia come con parole di Dio; chi esercita un ufficio, lo compia con l'energia ricevuta da Dio, perché in tutto venga glorificato Dio per mezzo di Gesù Cristo, al quale appartiene la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen! ... “ . La nostra vita fratelli cristiani , la vita del credente dunque diviene una continua preghiera se ci si lascia condurre dalle parole dell’apostolo Pietro , dalla Sacra Scrittura . Abbiamo sin d’ora accennato alla veglia , vogliamo ora soffermci sul sonno , perché l’uomo , ognuno di noi fratelli non può non dormire , riposare , la mancanza del sonno avrebbe come conseguenza un indebolimento fisico che se protratto nel tempo potrebbe portare alla morte . Fratelli se credenti se consegnamo a Dio la nostra intera identità , la nostra persona , anche il sonno sarà valorizzato , si legge nel Salmo 127 ( 1-2 ) : “ ... Se il Signore non costruisce la casa,invano vi faticano i costruttori. Se il Signore non custodisce la città,invano veglia il custode . Invano vi alzate di buon mattino,tardi andate a riposare e mangiate pane di sudore: il Signore ne darà ai suoi amici nel sonno ... “ . Se ci consegnamo integralmente al Signore , integralmente la potenza divina Padre , Figlio e Spirito Santo , la Trinità prenderà dimora della nostra persona , della nostra integrità , a proposito di ciò rispose Gesù a Giuda Iscariota ( Gv.14,23 ) : “ ... Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui ... “ . E’ il Signore che prende dimora in noi , che costruisce la casa , che custodisce la città senza la sua presenza invano si fatica , privati della sua presenza è come scrisse San Paolo nella sua lettera alla comunità cristiana che era in Corinto ( 15,14 ) : “ ... allora è vana la nostra predicazione ed è vana anche la vostra fede ... “ tutto viene vanificato senza l’intervento del Signore , senza la sua presenza nella nostra vita , senza la sua dimora in noi . Senza la presenza del Signore la vita dell’uomo ha un fine immediato , che dura ciò che misura il tempo , e il Salmo 89 (9-10 ) misura la durata del nostro tempo : “ ... finiamo i nostri anni come un soffio. Gli anni della nostra vita sono settanta,ottanta per i più robusti,ma quasi tutti sono fatica, dolore ; passano presto e noi ci dileguiamo ... “ e Gesù replica ( Mt.6,26 ) : “ ... A ciascun giorno basta la sua pena ... “ . Ma noi fratelli cristiani siamo stati istruiti per fede che la nostra vita è anche di natura divina quindi eterna e che la durata del tempo per il Signore – e cosaì deve essere per noi - è diversa da come l’uomo la contabilizza ; preghiamo infatti con il Salmo 90 ( 4 ) : “ ... Ai tuoi occhi, mille anni sono come il giorno di ieri che è passato,come un turno di veglia nella notte ... “ . Fratelli cristiani ma crediamo o no a ciò che la Sacra Scrittura predica ? E’ la Sacra Scrittura oggetto del nostro credo ? Crediamo a ciò che scrisse l’apostolo Paolo nella sua prima lettera indirizzata alla comunità cristiana che era in Corinto ( 2,9 ) ossia che : “ ... Sta scritto infatti: Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì,né mai entrarono in cuore di uomo,queste ha preparato Dio per coloro che lo amano ... “ ? Crediamo a quanto rispose l’apostolo Pietro alla domanda posta da Gesù ai dodici che è la stessa fratelli che oggi pone a noi a questa nostra generazione ( Gv.6,67 ): “ ... Disse allora Gesù ai Dodici: «Forse anche voi volete andarvene?» Fratelli un’ ultima domanda con la speranza che accompagni il vostro cammino in questo Tempo di Avvento: ci sentiamo forti abbastanza e motivati oggi per professare la nostra fede rispondendo come rsipose Pietro a Gesù ( Gv.6,67-69 ) : “ ... «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna;noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio» ... è così fratelli cristiani ? E’ proprio così ?