... Esulta e giubila ...
05.07.2020 10:05
“ Esulta grandemente , figlia di Sion , giubila figlia di Gerusalemme . Ecco a te viene il tuo re . Egli è giusto e vittorioso , umile ,cavalca un asino , un puledro figlio d’asina … “ abbiamo sentito proclamare queste parole nella prima lettura tratta dal libro del profeta Zaccaria che la Liturgia della Parola propone oggi XIV domenica del Tempo Ordinario .
Lo stesso brano del profeta è citato da Gesù stesso nel Vangelo di Matteo a conferma dello stretto rapporto ,del legame , della continuità tra i due Testamenti , l’Antico ed il Nuovo ( 21,1-10 ) : “ … Quando furono vicini a Gerusalemme e giunsero presso Bètfage, verso il monte degli Ulivi, Gesù mandò due dei suoi discepoli dicendo loro: «Andate nel villaggio che vi sta di fronte: subito troverete un'asina legata e con essa un puledro. Scioglieteli e conduceteli a me …. condussero l'asina e il puledro, misero su di essi i mantelli ed egli vi si pose a sedere …. Entrato Gesù in Gerusalemme, tutta la città fu in agitazione …. “ .
Il legame tra i due Testamenti è confermato al capitolo IV della Costituzione Dogmatica sulla Divina Rivelazione la DEI VERBUM ( 18 novembre 1965 ) : “ … Dio dunque, il quale ha ispirato i libri dell'uno e dell'altro Testamento e ne è l'autore, ha sapientemente disposto che il Nuovo fosse nascosto nel Vecchio e il Vecchio fosse svelato nel Nuovo . Poiché, anche se Cristo ha fondato la Nuova Alleanza nel sangue suo (cfr. Lc 22,20; 1 Cor 11,25), tuttavia i libri del Vecchio Testamento, integralmente assunti nella predicazione evangelica acquistano e manifestano il loro pieno significato nel Nuovo Testamento (cfr. Mt 5,17; Lc 24,27), che essi a loro volta illuminano e spiegano …. “ e ciò perché, come riporta ancora la Costituzione Dogmatica ( Cap. III ) : “ … Le verità divinamente rivelate, che sono contenute ed espresse nei libri della sacra Scrittura, furono scritte per ispirazione dello Spirito Santo . La santa madre Chiesa, per fede apostolica, ritiene sacri e canonici tutti interi i libri sia del Vecchio che del Nuovo Testamento, con tutte le loro parti, perché scritti per ispirazione dello Spirito Santo (cfr. Gv 20,31; 2 Tm 3,16); hanno Dio per autore e come tali sono stati consegnati alla Chiesa per la composizione dei libri sacri, Dio scelse e si servì di uomini nel possesso delle loro facoltà e capacità , affinché, agendo egli in essi e per loro mezzo, scrivessero come veri autori, tutte e soltanto quelle cose che egli voleva fossero scritte . Poiché dunque tutto ciò che gli autori ispirati o agiografi asseriscono è da ritenersi asserito dallo Spirito Santo, bisogna ritenere, per conseguenza, che i libri della Scrittura insegnano con certezza, fedelmente e senza errore la verità che Dio, per la nostra salvezza, volle fosse consegnata nelle sacre Scritture . Pertanto «ogni Scrittura divinamente ispirata è anche utile per insegnare, per convincere, per correggere, per educare alla giustizia, affinché l'uomo di Dio sia perfetto, addestrato ad ogni opera buona … “ .
Dunque Gesù è colui al quale il Profeta si riferisce , è il re , il nuovo re , l’unico re , Dio , è il re dell’universo , l’unico che possa entrare trionfalmente come un re a cavallo di un asino nella città Santa , la città di Dio , la Santa Gerusalemme e santa sia in terra e che in cielo .
La cavalcatura citata nei due libri della Bibbia , non è poi lasciata al caso .
La storia ci informa che i re di Israele erano soliti cavalcare mule cioè Ibridi equini, nati dall'unione di un asino e di una cavalla ; mentre l’asino è un mammifero quasi estinto allo stato selvatico ( onagro ) , ma addomesticato è allevato come animale da soma, da basto e da tiro .
Quale dunque migliore cavalcatura poteva scegliere colui che ha declamato ( Mt.5, 3 – 11 ) : “ … Beati i poveri in spirito … Beati gli afflitti … Beati i miti … Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia … Beati i misericordiosi … Beati i puri di cuore … Beati gli operatori di pace … Beati i perseguitati per causa della giustizia …. Beati voi quando vi insulteranno , vi perseguiteranno e mentendo diranno ogni sorta di male per causa mia … “ dunque quale migliore cavalcatura poteva scegliere l’uomo delle beatitudini se non quella di un asino ? E quali sono le esigenze di Gesù nello scegliere un asino per entrare in Gerusalemme ?
Beh , la prima è chiara è per affermare che egli , Gesù è il Cristo , l’unto di Dio , il Figlio annunciato dai profeti colui che fa dei due un unico libro , un’ unica Parola , Parola di Dio ; la seconda esigenza dimostra che attraverso ciò che l’immagine dell’asino evoca , il Messia si è volontariamente , liberamente caricato del peso dei nostri peccati . Il Messia per similitudine è l’immagine dell’ umile ,colui che serve e obbedisce , come il figlio al padre , come l’asino al padrone .
L’asino non è certo cavalcato da chi esercita o da chi vuole conquistare il potere . L’asino è la cavalcatura di colui che serve, che è a servizio . Lo possiamo chiamare anche somaro in quanto è caricato della soma, il peso che gli altri gli addossano.
Se il Cristo ha chiesto di essere Lui stesso caricato dei pesi a noi destinati , come si prega nel Salmo 55 (22 ) : “ … Getta sul Signore il tuo affanno,ed egli ti sosterrà … “ o come l’apostolo Pietro ci esorta nella sua prima lettera ( 5,7 ) “ … gettando in lui ogni vostra preoccupazione, perché egli ha cura di voi … “ è perché Egli vuole rendere il carico , la soma che grava ogni giorno su di ognuno di noi , secondo quanto Gesù stesso afferma ( Mt.6,34 ), : “ …. A ciascun giorno basta la sua pena … “un fardello che da insopportabile è reso , dalla presenza del Signore, non solo sopportabile ma piacevole : “ … Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero … “ ( Mt.11,30 ) . Ciò non capita a caso o per buonismo , ma perché si prenda coscienza dell’umiltà : “ … Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli …. “ come l’odierna lettura del vangelo ci ha appena svelato .
I piccoli , per la Parola , sono coloro che le beatitudini esaltano definendoli beati .
I piccoli sono dunque gli asini , i somari coloro che i sapienti e gli intelligenti a cui Gesù si riferisce , e che oggi potremmo riconoscere nei ben pensanti coloro che saturano e soffocano ogni luogo , gruppo e comunità, ritengono i piccoli poco intelligenti , sempliciotti che possono essere da loro manipolati , caricati della soma , sottoposti , messi sotto , che è l’esatto contrario delle intenzioni di Dio venuto per elevare l’uomo , Lui , Dio , Lui si è caricato dei nostri pesi per elevarci ( Gv.12,32 ) : “ … quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me…. “
I sapienti , gli intelligenti , gli odierni benpensanti rappresentano coloro che Gesù indica con queste parole( Mt.23,2 -7 ) : “ … Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere, perché dicono e non fanno. Legano infatti pesanti fardelli e li impongono sulle spalle della gente, ma loro non vogliono muoverli neppure con un dito. Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dagli uomini: allargano i loro filattèri e allungano le frange; amano posti d'onore nei conviti, i primi seggi nelle sinagoghe e i saluti nelle piazze, come anche sentirsi chiamare "rabbì" dalla gente …. “ .
Comunque i piccoli cocciutamente , portano , trasportano il carico ogni giorno, sia esso pesante o leggero, con mansuetudine , pazienza , perseveranza , semplicità , libertà , con amore e in solitudine .
Il quadro finale di questa meditazione richiama l’odierna seconda lettura ... sì … i piccoli , coloro che sono ritenuti gli asini ,i somari perché cocciuti vivono non : “ … sotto il dominio della carne , ma dello Spirito … “ e Gesù , il re dell’universo , il Verbo fatto carne ,colui che era presente sin dall’origine sceglie l’asino per entrare trionfalmente come un re nella città Santa , in Gerusalemme e a regnarvi qui in terra elevato sulla croce , suo talamo , trono ed altare e di regnare trionfalmente nella Gerusalemme del cielo la Santa Gerusalemme simbolo e realtà ultima . Il destino dell’asino corre, si snoda parallelamente e analogamente a quello del Cristo : insultato , vilipeso , deriso , maltrattato , battuto , sfruttato e caricato del peso della morte . “ Esulta grandemente , figlia di Sion , giubila figlia di Gerusalemme . Ecco a te viene il tuo re . Egli è giusto e vittorioso , umile ,cavalca un asino , un puledro figlio d’asina … “