ETERNO VAGABONDO

31.08.2016 06:52

Piacevolmente conversando di viaggi con uno dei miei figli , al ritorno dall’ennesima sua visita medica , mi citava Thoreau che , parafrasandolo , affermava l’importanza di essere capaci di viaggiare in se stessi , così chè la conoscenza che si acquisisce , l’esperienza arricchente , viene ricevuta non spostandosi di un centimetro dal luogo ove si risiede . Non si ha bisogno dunque di viaggiare lungo paralleli e meridiani alla conquista del mondo , necessario , fondamentale è viaggiare in se stessi . Così posso dire di viaggiare sempre , di essere sempre in viaggio , di non stare mai fermo , di scoprire sempre qualcosa di nuovo , di essere sempre a contatto o di fronte alla novità . Ogni giorno sono con me stesso , posso anche non accorgermene , ma sono sempre in compagnia di me stesso , mondo sconosciuto , universo inesplorato , mondo da conoscere e universo da esplorare . Sono dunque un eterno vagabondo e più sono solo più viaggio e più conosco ( mi ) e più scopro ( mi ) e se mi scopro e mi conosco , cresco , maturo , vado incontro alla mia realizzazione , dunque alla mia felicità . Quale mondo ,quale luogo vale la mia realizzazione ? Quale ? La compagnia di se stessi non è mai stancante , né bastante , mai . Chi ha paura , chi teme la solitudine , non cresce , non sa crescere , non vuole crescere , si rifiuta di crescere . Con il mio spirito posso raggiungere mete irraggiungibili , lo spirito , il mio spirito è come il vento , dice Gesù : “ Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce , ma non sai di dove viene e di dove và : così è di chiunque è nato dallo Spirito “ ( Gv.3,8 ) e lo spirito è libero … e da sempre è libero , tanto che nel libro della Genesi così è descritto : “ …..lo spirito di Dio aleggiava sulle acque …. “ ( Gn. 1,2 ) . Non ci sono limiti , orizzonti , ostacoli all’oltre da me …. il viaggio per antonomasia è quello che percorro in me stesso , se non inizio quel viaggio non inizio nulla , sono e resto nulla anche se percorro il globo terrestre più volte l’anno o al mese , e per tutta la vita . Il grande viaggio come già annunciato dai filosofi greci e scritto sul tempio di Apollo a Delfi è il motivo dominante della sacra Scrittura , di tutta la Sacra Scrittura , Nuovo e Antico o Vecchio Testamento : la ricerca di se stessi …. “ Conosci te stesso “ in quelle pagine dove la voce pedagogica di Dio , mi induce alla conoscenza , alla mia conoscenza , dunque alla conoscenza dell’altro da me e di ciò che è intorno a me . L’altro è il tutto e il tutto è nell’altro . Conoscendo , comprendo e cresco , mi elevo , mi spingo verso l’alto …. Così è avvenuto per una poco più che adolescente Teresa di Gesù Bambino senza spostarsi dal suo Carmelo nella sua breve vita , morendo in giovanissima età , è stata proclamata Santa , Dottore della Chiesa e patrona delle missioni per quel suo viaggio che ha intrapreso in se stessa alla conoscenza dell’Altro e del Tutto . Cito solo una frase della giovane carmelitana scalza , che sintetizza l’idea del grande viaggio che non compiamo mai , perché diamo tutto per scontato e perché la modalità è contro la mondanità del luogo comune , che ci attanaglia e come il tarlo e la ruggine ci corrode , ci consuma : “ La felicità consiste soltanto nel nascondersi , nel restare nell’ignoranza delle cose create …. “ . Ci si nasconde non per fuggire , ma per scoprirsi , lontano e al riparo da osservatori morbosi e interessati , e la stabilità è nelle cose di ogni giorno e che ci stanno intorno e che ci sono prestate al fine di realizzarsi ( noi cristiani possiamo dire santificarci ) …. cioè non dobbiamo cercare fuori ciò che già possediamo e in abbondanza …. solo con gli occhi della fede trascendo la realtà che mi circonda e mi proietto non fuori di me in un goffo tentativo di evasione , ma mi rivolgo alla parte più intima di me nello sforzo della conoscenza . L’evasione è ben più comoda dello sforzo , della difficoltà , più gratificante nell’immediato ma per nulla producente soprattutto nella lunga distanza . Come cristiani , ma anche come uomini di buona volontà siamo chiamati a noi stessi , mentre oggi ci stiamo allontanando da noi stessi , ci perdiamo nel vano, in ciò che ci danno da fare e da consumare , ma non da conoscere , dalla vera conoscenza ci tengono lontano con ogni mezzo , corrompendo chi dovrebbe formarci e convincendoci che dobbiamo delegare la nostra formazione , educazione , conoscenza a chi è imposto , pseudo formatori che ci negano e ci annegano . Vi riporto questa anonima citazione che ci aiuta nella comprensione del filosofico motto – Conosci te stesso - “ … Mettersi in chiaro con se stessi , con un atto di sincerità e di coraggio da rinnovare di continuo , significa pervenire all’età della ragione , cioè superare l’egocentrismo , il narcisismo ,così come l’istinto del gregge ,la falsa certezza delle frasi fatte , dei luoghi comuni . Un siffatto processo di liberazione non potrebbe avere inizio né proseguire senza un ritorno del singolo alla sua interiorità “ . Allora cari amici di Chiesa Controcorrente quale viaggio vale la pena di affrontare quale viaggio prenotiamo ?