EVANGELIZZAZIONE: RIVOLUZIONE E FEDE RIVOLUZIONARIA

09.07.2015 08:43

Ma allora don Andrea Giordano non è proprio un cretino come dicono, malato, esaurito e non racconta panzane; vi trascrivo le parole di papa Francesco pronunciate in questi giorni durante il suo viaggio presso un’ Università Cattolica indirizzata ai formatori, quindi adattabile anche ai preti, anch’essi formatori nelle loro parrocchie: “ sviluppare uno spirto critico, uno spirito libero in grado di prendersi cura del mondo d’oggi” altro che applicare tariffe per battesimi, cresime, comunioni, funerali e matrimoni, o come complice parroco, vescovo che ne esalta le doti fa la parrocchia di S Stefano che permette ai laici di formare i giovani anziché ai preti, lo ripeto preferendo i laici ai sacerdoti incaricati. Sviluppare uno spirito critico, uno spirito libero, anziché sedere nei cda delle fondazioni e delle banche e consegnare la formazione e l’educazione cristiana dei giovani ai laici, a meno che quei preti non siano adatti, ma di ciò dissento almeno per uno stimato educatore e professore di religione per anni, presso gl’istituti cittadini prima di divenire sacerdote. Poi una seconda affermazione forte, il prendersi cura degli altri, il non escludere nessuno, l’essere sostenuti dagli altri che va ad aggiungersi a quello spirito critico e libero, è uno schiaffo a chi per vendetta mi ha “normalmente avvicendato”, cari signori siete stati schiaffeggiati dal papa anche quando l’avvicendamento “ se l’è cercato” perché con il mio atteggiamento libero e critico che sono parti fondamentali del mio spirito, è vero me lo sono cercato il mio forzato “normale avvicendamento”, dunque schiaffeggiati chi l’ha pensato e messo in atto, superiori e pensionati di lusso, fautori di quella politica della scarto che papa Francesco denuncia sin dal primo giorno in cui è salito al soglio di Pietro. Ebbene sviluppare uno spirito critico e libero, trasmette scrive papa Francesco: “ questo significa evangelizzare, questa è la nostra rivoluzione perché la nostra fede è sempre rivoluzione”. Quando scrivevo di rivoluzione in riferimento al cristianesimo e alla fede qualche mese fa monsignore e la sua cricca faceva sapere in giro che ero psicologicamente labile, mentre sono in linea con il papa, perfettamente in linea e se sono perfettamente in linea con il papa e sono psicologicamente labile, psicologicamente labile è anche il papa, ma non monsignore, mentre sono perfettamente sano di mente, come è sano di mente il papa, dunque è da capire chi sia lo psicologicamente labile… Sicuramente non io né il papa. Per i pensionati di lusso della diocesi di Biella il papa poi conclude affermando “ i beni sono destinati a tutti…” dunque il lavoro che è un bene, primario per l’esattezza è destinato a tutti, e i pensionati stipendiati o volontari che siano lo lascino pure a coloro che ne sono privi perché è loro dovere, e diritto degli altri in quanto il loro bene primario già lo godono. A Monsignore invece il papa ricorda che quel bene, il lavoro, non è destinati ai suoi amici pensionati. Concludo come conclude papa Francesco : “ questo significa evangelizzare, questa è la nostra rivoluzione perché la nostra fede è sempre rivoluzionaria”.