FACTOTUM
Leggo sul settimanale “Famiglia Cristiana “ del 20 c.m. , un articolo , accompagnato da fotografia , sulla condizione di insegnante precaria della moglie del Presidente del Consiglio . La signora è ritratta mentre attende con altri colleghi l’assegnazione delle cattedre . L’articolo , direi piuttosto partigiano ( d’altra parte “Famiglia Cristiana “ non ha mai nascosto la sua simpatia per i governi targati centro – sinistra , soprattutto quando guidati da personaggi che , anche per puro opportunismo , si definiscono e si sono definiti cattolici mentre per onestà verso l’elettorato cattolico , bene avrebbero fatto definirsi battezzati più che cattolici ) , ebbene l’articolo vuole mettere in risalto virtù attribuibili alla moglie del Presidente del Consiglio che di fatto non lo sono . Mentre il settimanale evidenzia positivamente che la persona in questione ( che possiamo chiamare cittadina, in fondo dovrebbe simpatizzare per un partito che si ispira ai principi di libertà, uguaglianza e fratellanza ) non considera che potrebbe lasciare quel posto di precaria o di insegnante se fosse di ruolo a persone più bisognose di lei , soprattutto in questo periodo di crisi e di grave disoccupazione perché ,la cittadina ,anche se non lavorasse non perderebbe la dignità , avendo un membro della famiglia occupato e bene occupato ( economicamente e prestigiosamente ) . Il fatto che la moglie del Presidente del Consiglio sia un’insegnante precaria per “ Famiglia Cristiana “ forse è una virtù da usare come spot elettorale , propaganda spicciola considerando che il marito ex scout , si definisce di estrazione cattolica . Dietro a ciò c’è il grave problema ,che si manifesta ovunque vi sia una classe borghese , di idee radical , tanto aperta ai problemi sociali , all’impegno nel volontariato o in parrocchia o nei gruppi ecclesiali che non si ferma davanti a nulla , sino a spingersi a “ soffiare “ il posto a chi non ha neppure un reddito ; e più ancora dietro a ciò c’è l’indifferenza di un governo che dovrebbe controllare , prima di assegnare posti pubblici garantendo occupazione ad almeno un membro per famiglia e che questa battaglia al diritto al lavoro ( sancito dalla Costituzione … o si vuole o si è già abrogato ? ) sia estesa anche nel privato , le assunzioni dunque siano vagliate per non lasciare indietro nessuno e perché tutte le famiglie possano avere almeno un lavoro che gli permette di vivere dignitosamente . Questa rivoluzione , condannata da questo sistema clericale – borghese come utopica , dovrebbe partire da chi ha redditi alti e non credo che il Presidente del Consiglio abbia uno stipendio che lo relega tra le fasce medie di contribuzione . Dovrebbe essere la politica della Chiesa , e mentre penso che il Papa queste cose le ha nel cuore, le porta nel cuore , in quel cuore di Argentino , posso dire con sicurezza che chi non le ha nel cuore , né nella testa , sono monsignore ed i suoi collaboratori , infatti si circonda di laici che di lavori se va bene ne hanno tre in due , un esempio ? Più esempi ? Marito insegnante e libero professionista , moglie insegnante o impiegata ; oppure …. marito imprenditore ( cioè con un reddito più alto che medio alto ) e moglie insegnante o impiegata; oppure … marito imprenditore o impiegato e assessore comunale o provinciale o regionale ( stipendiato ) o consigliere ( gettone di presenza ) , moglie insegnante o impiegata ; oppure marito imprenditore e amministratore in una municipalizzata o affine e moglie insegnante o impiegata ; mentre ci sono ragazzi giovani che fanno tirocini assurdi , senza stipendi , sfruttati che vivono mantenuti ancora totalmente o parzialmente dalle famiglie perché questi cattolici , non mollano per prestigio , per avidità in spregio alla carità il loro posto di lavoro che da prete , da cattolico , ma anche da persona di buon senso mi viene da dire , non gli appartiene , ed è ciò che il Papa pensa e che se non lo ha detto , lo potrebbe dire in qualsiasi momento . Mi piace ricordare , e l’ho già scritto a voi cari amici di Chiesa Controcorrente non per vanto ma per dovere di cronaca e perché con questi valori e attraverso questi esempi ho educato i miei figli , che mia moglie incinta del nostro primo figlio , pur lavorando da suo padre , preferì rimanere a casa a crescere suo figlio accontentandosi del reddito del mio lavoro e lasciando ad un’altra persona il suo posto di lavoro .
Queste cose sono scritte per voi cari amici di Chiesa Controcorrente , non è la prima volta che le scrivo , ma le ribadisco con forza soprattutto per monsignore ; infatti leggo dal giornale diocesano che nel “ normale avvicendamento ? “ di uno degli economi , chi subentra ha dichiarato di prestare il suo servizio gratuitamente , mentre colui che ha “ lasciato ? “ percepiva un contributo ( ricordo per chiarezza e dovere di cronaca che entrambi sono pensionati ) . Non è importante prestare un servizio gratuito , disposizioni CEI invitano le diocesi ad affidare lavori delicati, tra i quali quelli amministrativi , non a volontari ma a persone assunte , per un fattore di serietà e per offrire possibilità di lavoro perché la Chiesa è per solo dare e nulla richiedere ( non è certamente il motto di monsignore , ma neanche quello del parroco del duomo e di molti altri vicini a chi siede nelle stanze dei bottoni ) . I fedeli pensionati ,dotati di buona esperienza e preparazione in campo amministrativo prestino il loro impegno affiancando i giovani assunti oppure servano a tavola o asciughino piatti e bicchieri in mensa . Quando il Papa , invita i conventi che paghino le tasse se svolgono attività alberghiera anzichè l’opera di solo ospizio , ci dice che non è possibile soppiantare con un volontario un lavoro retribuibile , pensate se ciò è possibile o applicabile e consentito alle normali attività professionali o commerciali .
Il Papa apre una strada di giustizia sociale , puntualizzando la differenza tra lavoro e prestazione volontaria. Chi ricopre la carica di economo svolge un lavoro che non può essere volontario ma retribuibile . Tempo fa sono stato accusato ( ero già prete ) di essere un cattivo fedele , perché ho preteso di essere retribuito , solo dopo tre anni di attesa , per un incarico professionale assegnatomi da un ente laicale di culto ; ora io non credo e non penso , che un fedele e pensionato che svolge un lavoro che potrebbe essere assegnato ad un giovane disoccupato negando a questo una via , una possibilità , sia un cattivo fedele , penso solo che aprendo il Vangelo leggendolo ,meditandolo e cercando di applicarlo alla sua vita, deve fare i conti con la sua coscienza .
Vi riporto poi una serie di frasi ben si accompagnano alle mie affermazioni e che non troverete nella rubrica del giornale diocesano dedicata al Papa e per volontà di monsignore e del suo factotum il costruttore di cessi e demolitore delle chiese bisognose e di chi cura la rubrica : “ La prima conversione parte dal portafoglio “ ; vi riporto anche una affermazione di un autorevole giornalista del Corriere della Sera “ Questo Papa è ben voluto dalla gente , non dal clero “ ; circa la sua popolarità il Papa stesso ha affermato : “ E’ franceschite “ ; “ gli economi disastrosi sono una benedizione per la Chiesa perché la liberano dallo spirito di mondanità “ ; “ è normale amministrare con giudizio i beni materiali ma quando ciò entra nel cuore e determina la vita è triste “ .
Dobbiamo davvero fare la rivoluzione , non attraverso i principi di libertà , fraternità e uguaglianza ( parole soltanto parole …. ), ma scoprendo la nostra identità e dignità scritta nel Vangelo, dobbiamo rivendicare e riconquistare il nostro spazio ed il nostro ruolo ad una classe clericale che ci sta soffocando .