... fare subito il bene ...

30.04.2022 13:43 E’ singolare, come la Sacra Scrittura sia attuale , riporti e affronti cioè le problematiche odierne per chi ha la pazienza e la volontà di osservare e comprendere dunque constatare alfine di sommare fatti ,avvenimenti e giudizi per poi trarne una sintesi . Sino a ieri il Santo Padre godeva di considerazione per la sua inclinazione ai problemi sociali ( frutto anche della sua formazione religiosa ) per la sua attenzione ai migranti considerati gli ultimi . E’ vero lo sono, così come è vero che il Santo Padre deve anche spendersi in loro favore, è un precetto che Gesù stesso ha lasciato agli apostoli , dunque ai suoi successori e di conseguenza a noi fratelli : “ ... i poveri li avete sempre con voi ; quando volete, potete far loro del bene ... “ ( Mc.14,7 ) ed è ciò che comunità cristiana sotto l’insegnamento degli apostoli si adoperò a fare attraverso l’opera di suoi ministri i diaconi , si legge infatti negli Atti degli Apostoli ( 6,1-5 ): “ ... in quei giorni, moltiplicandosi il numero dei discepoli, sorse un mormorio da parte degli Ellenisti contro gli Ebrei, perché le loro vedove venivano trascurate nel servizio di assistenza quotidiana. Allora i dodici, radunato il gran numero dei discepoli, dissero: «Non è bene che noi, lasciata la parola di Dio, serviamo alle mense. Perciò, fratelli, cercate fra voi sette uomini, di cui si abbia buona testimonianza, ripieni di Spirito Santo e di sapienza, a cui noi affideremo questo compito. Ma noi continueremo a dedicarci alla preghiera e al ministero della parola». Questa proposta piacque a tutti i discepoli ... “ e questa loro decisione , divenuta nel corso dei secoli metodo , permise di diffondere , tramandare il cristianesimo sino a noi oggi , si legge ancora negli Atti ( 6,7 ) : “ ... Intanto la parola di Dio si diffondeva, e il numero dei discepoli si moltiplicava grandemente in Gerusalemme ... “ . La Chiesa dunque ha preso in carica i poveri , gli esclusi , gli ultimi perché è ciò che il Signore ha trasmesso ai suoi discepoli e attraverso ad essi a noi loro discendenti ; ma il fondamento della cura per gli ultimi trae la sua origine nell’insegnamento , cioè nella trasmissione , nella diffusione della Parola del Signore perché come scrisse S.Paolo (1 Cor.15,28 ) : “ ... Dio sia tutto in tutti ... “ L’insegnamento della Parola è scandalo per chi detiene il potere , sia esso politico che religioso , lo abbiamo sentito proclamare nella prima lettura di questa terza domenica del Tempo di Pasqua . Il potere condanna la divulgazione , la trasmissione della Parola del Signore ; dispregiativamente abbiamo sentito accusare gli apostoli di avere : “ ... riempito Gerusalemme del vostro ( loro ) insegnamento ... “ . Dunque la Chiesa ,e in essa ogni cristiano ,è chiamata a trasmettere e vivere la Parola che si riassume nei due comandamenti chiave che Gesù stesso ha insegnato e trasmesso : “ ... «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il più grande e il primo dei comandamenti. E il secondo è simile al primo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti»... “ si legge nel Vangelo di Matteo (22,35-40 ) e in quello di Marco ( 12,28-31 ) . La Parola di Dio insegna e tramanda l’amore non la guerra : “ ... Amerai il prossimo tuo come te stesso ... “ . La guerra non è un atto di amore fratelli cristiani e, gli strumenti che inducono alla guerra non sono un atto di amore . La guerra , gli strumenti per attuarla , sinanche le sole parole , la sola giustificazione non sono un atto di amore . La guerra è peccato, è peccato contro Dio e contro la sua creatura prediletta : l’uomo ,noi fratelli cristiani perché noi siamo suoi figli e, se un genitore può dimenticare il proprio figlio Dio non lo può fare , non lo può dimenticare : “ ... Si dimentica forse una donna del suo bambino,così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere?Anche se queste donne si dimenticassero,io invece non ti dimenticherò mai ... “ recita il Salmo 49 ( 15 ) e Dio è fedele alla sua Parola lo testimonia Paolo nella sua seconda lettera al discepolo Timoteo (2,11) : “ ... Certa è questa parola : ...se noi manchiamo di fede, egli però rimane fedele,perché non può rinnegare se stesso ... “ dunque noi possiamo anche aderire e giustificare la guerra ma il Signore Dio no , nemmeno come ultima ratio , perchè rinnegherebbe se stesso . La guerra reca in sé e con sé estreme conseguenze ; nel dialogo di Gesù con Pilato ciò emerge chiaramente : “ ... se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei ... “ dunque la logica della guerra è solo di questo mondo , del nostro mondo , mondo dell’effimero , non dell’amore ; il mondo fondato nell’amore , dall’amore e sull’amore non si lascia trascinare in guerra , piuttosto subisce affinchè il mondo dell’effimero, il nostro mondo ,possa conoscere dunque comprendere che la violenza ha un solo sbocco : l’umilizione , l’offesa e una sola conseguenza , la morte ,dunque tutto ciò sfocia nell’annientamento della persona , di ciò che compone l’uomo : corpo , anima, spirito e divinità e con la persona si annientae e si distrugge anche l’ambiente che appartiene a Dio , che né il Creatore . Due, nella Scrittura, sono gli episodi che maggiormente confermano gli effetti della guerra e della violenza che da essa scaturisce sull’uomo ; nel primo Pilato presenta Gesù alla folla dopo che ha subito la flagellazione e le torture : “ ... Ecco l’uomo ! ... “ ( Gv.19,5 ) e io vi invito , fratelli ,ad immaginare le condizioni di quell’uomo . Il secondo episodio è la morte in croce , in cui Gesù è alla mercè della derisone dei presenti e della violenza gratuita dei soldati . ( cfr.Gv.19,16-30 ) Più il Santo Padre si sforza a ricordare ai potenti della terra come la guerra non porti a nessuna soluzione , tanto più viene ignorato , non è più il paladino degli ultimi , ma colui che deve essere ignorato e così tutti coloro che non ritengono la guerra una soluzione . Mai la violenza è una soluzione , la violenza genera violenza , il peccato genera peccato . Noi fratelli dobbiamo prendere le distanze dalla guerra e dai suoi strumenti : le armi . Pietro nella sua veste di vicario nella lettura poc’anzi proclamata è esplicito , chiaro ,cristallino : “ ... Bisogna obbedire a Dio invece che agli uomini ... “ così si vince la guerra , non disobbedendo ma obbedendo , obbedendo a Dio che è come si legge negli Atti degli Apostoli (3,15 ) : “ ... l’autore della vita ... “ colui che fa essere l’uomo ( Gen.2,7 ) : “ ... allora il Signore Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente... “ mentre la guerra per mano dell’uomo non fa più essere l’uomo un essere vivente . Pietro invita coloro cha hanno ucciso Gesù : “ ... l’autore della vita ... “ a pentirsi “ ... Pentitevi dunque e cambiate vita, perché siano cancellati i vostri peccati ... “ . Uccidere è peccato , provocare la morte attraverso gli strumenti della guerra è peccato e “ ... chi ha orecchi per intendere intenda ... “ . Coloro che giustificano la guerra e che armano la mano di chi combatte devono pentirsi non solo dei loro atti ma più ancora dei loro pensieri, devono evolvere , cioè cambiare vita , devono dare vita , al pari dell’autore della vita , devono creare , generare non distruggere, uccidere . Aborrire la guerra significa dare vita perché aderire alla guerra , giustificarla negli atti e nei mezzi significa divenirne complici , esserne responsabili . Mai la guerra è giusta , mai , mai si può e si deve giustificare l’annientamento di un essere umano ,mai , anche se questo si macchia dei delitti più efferati , la legge divina si fa cura di ciò , giudica ciò : fratelli è il nostro credo .Si legge nel lbro della Genesi il dialogo tra Dio e Caino dopo l’uccisione di Abele ( 4,11-15 ) : “ ... Ora sii maledetto lungi da quel suolo che per opera della tua mano ha bevuto il sangue di tuo fratello. Quando lavorerai il suolo, esso non ti darà più i suoi prodotti: ramingo e fuggiasco sarai sulla terra». Disse Caino al Signore: «Troppo grande è la mia colpa per ottenere perdono! Ecco, tu mi scacci oggi da questo suolo e io mi dovrò nascondere lontano da te; io sarò ramingo e fuggiasco sulla terra e chiunque mi incontrerà mi potrà uccidere». Ma il Signore gli disse: «Però chiunque ucciderà Caino subirà la vendetta sette volte!». Il Signore impose a Caino un segno, perché non lo colpisse chiunque l'avesse incontrato ... “ . A coloro che combattono contro i fratelli e a coloro che armano loro la mano gli sarà posto un segno che è vivere nel rimorso . Noi fratelli cristiani se aborriamo e condanniamo la guerra , la violenza nell’ intimo del nostro cuore e più ancora pubblicamente diveniamo testimoni con lo Spirito Santo delle Resurrezione di Gesù , cioè di come la vita volta al bene e alla verità non possa essere annientata , né taciuta perché diviene parte dell’eternità . Noi fartelli siamo e saremo sempre perché , attraverso i discepoli , siamo già stati testimoni delle pace , testimoni dell’autore della vita . Abbiamo festeggiato in questi giorni S.Caterina da Siena ,compatrona d’Italia e d’Europa , il suo pensiero è per l’immediato: “ ... L’ora di fare il bene è subito ... “ dunque non c’è tempo e spazio per la guerra.